Germania
La ContiTech chiude quattro fabbriche
Non si placa l’ondata di chiusure nel settore automotive tedesco: la ContiTech (gruppo Continental) interromperà la produzione negli stabilimenti di Bad Blankenburg (Turingia), Stolzenau (Bassa Sassonia) e Moers (Renania Settentrionale-Vestfalia), mentre dal doppio sito di Frohburg e Geithain (Sassonia) non usciranno più utensili. Saranno inoltre ridimensionate le attività della futura area aziendale Original Equipment Solutions, ad Amburgo. Le misure interessano 580 posti di lavoro su 11.000 in Germania (39.000 nel mondo).
Crollo delle richieste. Come spiega Philip Nelles, membro del Consiglio esecutivo Continental e responsabile del settore ContiTech, “i dolorosi passi intrapresi si sono resi necessari per i gravi e persistenti cali della domanda. Gli sviluppi nel settore automobilistico e nell’estrazione di lignite in Europa ci stanno ponendo sfide particolari”. La società è già al lavoro con altre realtà per supportare i dipendenti nella ricerca di un nuovo impiego.
Difficoltà anche per Bosch. Intanto, il più grande fornitore automobilistico al mondo, la Bosch, ha reso noto che il suo utile operativo è crollato di un terzo, a 3,2 miliardi di euro nel 2024, come riflesso di una crisi profonda che coinvolge anche l’ingegneria meccanica. Ricavi leggermente contratti a 90,5 miliardi, mentre il margine Ebit dalle operazioni è sceso di due punti percentuali al 3,5%, contro un obiettivo iniziale del 7%. Ne esce particolarmente male l’Europa, che soffre la concorrenza cinese: già alla fine del 2024, la Bosch aveva annunciato l’intenzione di tagliare fino a 5.550 posti di lavoro a causa della debole richiesta di sistemi di assistenza al conducente. Nota positiva: sono stabili i ricavi nella sua divisione più grande, Mobility, a 56 miliardi di euro.