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Pirelli
Tronchetti Provera: "Pronti nuovi investimenti in Italia"

Rosario Murgida
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Pirelli - Tronchetti Provera: "Pronti nuovi investimenti in Italia"

Pirelli è pronta ad avviare nuovi progetti di investimento in Italia, ma deve prima risolvere lo scontro in atto con l'azionista cinese Sinochem. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, in occasione della firma dell'accordo con la Regione Puglia per l'avvio di un progetto pilota per il monitoraggio delle strade locali. Per procedere con "ulteriori investimenti" nel territorio pugliese, così come in altre aree del nostro Paese, la Bicocca dovrà dunque "superare" l'impasse con il socio del Dragone.

La Puglia e i nuovi investimenti. "Grazie al supporto di tutte le Istituzioni, del mondo universitario e dei partner locali - ha affermato Tronchetti Provera -, la Puglia sta diventando per Pirelli, nel settore digitale, un centro di competenza importante a livello internazionale, perfettamente integrato con altri centri di ricerca e di sperimentazione nel mondo. Il Cyber Tyre, una delle nostre tecnologie di punta per lo sviluppo della mobilità del futuro, connessa e sostenibile, è al cuore di questa innovazione e di queste attività. Il sistema hardware e software Cyber Tyre, oltre a consentire il collegamento tra il terreno e i sistemi controllo della vettura, permette anche un’analisi puntuale dello stato delle infrastrutture". "Grazie a quanto realizzato finora e al supporto ricevuto dal territorio, stiamo valutando di realizzare anche in questa regione ulteriori investimenti non appena alcune nostre tematiche di carattere societario saranno superate. Il rapporto tra la Puglia e Pirelli è destinato a rafforzarsi ulteriormente rendendo questa Regione e il Sud del nostro Paese una parte fondamentale nel percorso d’innovazione tecnologica che vede Pirelli leader mondiale nel segmento dei pneumatici ad alto valore", ha aggiunto il vicepresidente.

Il confronto con Sinochem. Dunque, le parole di Tronchetti Provera confermano ancora una volta come la presenza nell'azionariato di una società cinese e il relativo scontro sul tema della decadenza del controllo rischino di bloccare le attività strategiche della Pirelli. E non solo negli Stati Uniti, come finora emerso: di recente, il Dipartimento del Commercio ha avvertito dei rischi per le attività statunitensi senza una riduzione della presa cinese e lo stesso management non ha mai fatto mistero su quanto importante sia il mercato nordamericano (che pesa per il 20% sul fatturato globale) e sui problemi posti dall'attuale composizione della compagine sociale, che vede Sinochem detenere il 37% circa delle azioni. Il colosso del Dragone, tra l'altro, è pronto a dare battaglia in assemblea nonostante la disponibilità della società italiana a trovare una soluzione in grado di risolvere uno stallo che ha già portato i cinesi a bocciare il bilancio 2024, proprio a causa della presenza di un'informativa sulla decadenza del loro controllo. "Quello che non accetto - ha detto Tronchetti Provera - è porre limiti alla crescita di un'azienda che dà lavoro a decine di migliaia di persone, che può continuare a darlo, senza creare dei limiti per interessi che a noi non sono noti. Viste le situazioni geopolitiche, le nuove norme americane pongono dei limiti. E noi stiamo cercando di condividere con i nostri soci la necessità di adeguarci a quella che è la normativa americana perché il mercato Usa rappresenta il 40% di quello globale delle alte tecnologie legate al pneumatico, dove noi siamo leader mondiali. Quello che stiamo cercando di condividere con il socio cinese è che la vita dell'azienda, dove lavorano 31 mila famiglie, prevale sulla vita dei soci e su quella di ognuno di noi. Quindi, guardiamo al futuro: la Pirelli realizza prodotti ed esporta il brand Italia con totale credibilità. A un certo punto, la situazione si risolverà".