Full electric
L’Acea all’Ue: flotte elettriche? Incentivi, non obblighi
Incentivi, non obblighi: questa la ricetta suggerita dall’Acea all’Unione europea in tema di flotte elettriche. L’Associazione dei costruttori si riferisce all’indiscrezione secondo cui Bruxelles starebbe pensando di imporre ad aziende e società di noleggio a lungo termine l’acquisto di auto e veicoli commerciali full electric (idea lanciata dalla potente lobby green T&E). Obiettivo dell’Ue, in vista del ban termico 2035, spingere le vendite di mezzi a corrente dopo i dati deludenti della prima metà 2025, con un 15% di quota per le macchine e un 8,5% per i furgoni.
Scelte ponderate. In relazione a eventuali obblighi, l’Acea sostiene come sia opportuna una campagna di incentivi per alimentare la tendenza già in atto fra le flotte: nel 2022 il 52% delle auto elettriche era comprato dalle società, contro il 67% attuale. Infatti, gli ostacoli che dissuadono dal comprare elettrico sono gli stessi per aziende e privati: un costo totale di proprietà più elevato (inclusi prezzi di ricarica pubblici alti), colonnine insufficienti in molti Paesi, mercato dell’usato debole e incertezza sul valore di rivendita. L’Associazione prende come modello sia la Norvegia, dove il 90% delle vendite nel mercato aziendale delle auto sono a emissioni zero grazie a un mix di riduzioni fiscali per acquisti e infrastrutture, sia il Belgio, dove bonus analoghi portano a uno share dell’80%.