Volkswagen
Piëch "isolato" dopo la stoccata a Winterkorn
Un quadrato solido intorno all'ad, per difenderne l'operato all'indomani della stoccata arrivata dal presidente del Gruppo. Sono state tante e pesanti le voci che si sono levate in Volkswagen a sostegno di Martin Winterkorn, dalla cui linea Ferdinand Piëch ha dichiarato di aver preso le distanze, in un'intervista rilasciata la scorsa settimana a Der Spiegel.
Porsche: "Un'opinione personale". Dopo l'immediata reazione di Bernd Osterloh, massimo rappresentante sindacale nel Gruppo, sono arrivate quelle della Bassa Sassonia (importante azionista VW) e dello stesso Wolfgang Porsche, cugino di Piëch: "La sua è un'opinione personale, non condivisa dal resto della famiglia", ha dichiarato il discendente dell'altro ramo della stirpe.
La forza dei numeri. Lo schieramento pro-Winterkorn è coeso dalla forza dei numeri raggiunti sotto il suo dicastero, durante il quale sono state gettate le basi per l'imminente sorpasso su Toyota, e la conquista della leadership mondiale del settore. E secondo i calcoli di Bloomberg, il "partito" detiene una maggioranza bulgara in cda.
Ampia maggioranza per l'ad in cda. Considerando i voti della famiglia Porsche (due), quelli del land tedesco (due) e quelli delle rappresentanze sindacali (dieci), i sostenitori dell'ad possono contare su 14 seggi dei 20 totali. Come a dire, un ottimo deterrente per eventuali manovre politiche anti-Winterkorn. Sarà dunque difficile, persino per Piëch, spodestare il Ceo. Ma quella della sua successione alla presidenza resta un'altra partita. Ancora tutta da giocare.