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Industria e Finanza

Gruppo Volkswagen
Nel 2016 torna la redditività

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Matthias Müller, ceo del Gruppo Volkswagen

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Matthias Müller, ceo del Gruppo Volkswagen

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Gruppo Volkswagen - Nel 2016 torna la redditività

Il Gruppo Volkswagen torna alla redditività in uno degli anni più difficili della sua storia. Dopo aver riconquistato lo scettro di primo costruttore globale, superando la Toyota con 10,3 milioni di consegne, Wolfsburg ha presentato un bilancio in positivo, contraddistinto da una “buona solidità operativa e finanziaria” nonostante il dieselgate, meno pesante ma ancora presente nei conti.   

I numeri. Grazie alle immatricolazioni e ai buoni risultati del business dei servizi finanziari, nell’anno fiscale 2016 il Gruppo tedesco ha incrementato i ricavi di 4 miliardi euro, chiudendo il bilancio con 217,3 miliardi (+1,9%). Ribaltando il rosso del precedente periodo (pari a 4,1 miliardi di euro), il risultato operativo del Gruppo si è attestato a quota 14,6 miliardi (+14% rispetto al 2015), che si riducono a 7,1 al netto dei 7,5 miliardi delle voci straordinarie. Si tratta di una cifra decisamente inferiore ai 16,9 miliardi del 2015, anche se il dieselgate continua a pesare per 6,4 miliardi, in particolare sul fronte della copertura dei rischi di natura legale. In aumento il ritorno sulle vendite (la profittabilità di Gruppo), a quota 6,7% contro il 6% dell’anno precedente, mentre l’utile netto è di 5,4 miliardi (7,3 ante imposte).

La divisione automotive. Per quanto riguarda la divisione automotive, il flusso di cassa da attività operative è di 20,3 milioni di euro (-14,8%), che diventano 15,9 milioni (+6,9%) sul fronte degli investimenti. In crescita la liquidità, a quota 27,2 miliardi (+10,8% rispetto all’esercizio precedente). Sul fronte delle vendite, le consegne (10,3 milioni) hanno beneficiato della crescita dell’Europa (a esclusione del mercato russo, sempre negativo) e della regione dell’Asia-Pacifico.

Müller ottimista. Commentando i dati, il ceo Matthias Müller si è detto ottimista: “Nonostante la crisi e le enormi sfide dell’anno scorso, il nostro business ha registrato la performance migliore di sempre. La nuova struttura del Gruppo, più decentralizzata, rafforzerà i singoli brand, rendendoci più rapidi ed efficienti”. Secondo il top manager, i pilastri del futuro di Wolfsburg restano il riallineamento delle attività e l’adozione del piano elettrico Together - Strategy 2025, considerato "il più grande cambiamento nella storia della Volkswagen". All’assemblea generale degli azionisti, prevista per il prossimo 10 maggio, il board di Wolfsburg proporrà un dividendo di 2 euro per titolo ordinario, contro gli 11 centesimi del 2015. D.C.