Audi
Oltre 900.000 auto vendute in sei mesi
BMW prima con 932.041 auto (+5,1%), Audi seconda a 902.400 (+3,8%), Mercedes-Benz terza con 898.425 unità (+14,7%): così si presenta il podio mondiale del settore premium alla metà del 2015. Oggi anche la Casa di Ingolstadt ha presentato i suoi risultati commerciali, per la prima volta superiori a quota 900.000 unità nel primo semestre. Più moderata la crescita a giugno: +1,3%, a 157.450 unità.
In forte crescita le Americhe. Tra i modelli, sono cresciuti sopra la media la famiglia A3 (+35%, a 195.350 unità), la Q3 (+7,5%, 100.950) e la Q5 (+3,9%, 126.200). Per quanto riguarda i singoli mercati da segnalare invece il +11% degli Usa (93.615 unità, grazie soprattutto al +28,5% registrato dalla gagmma Suv Q3-Q5-Q7), il +19,6% del Canada (13.463) e il +39,4% del Brasile (8.683), che hanno contribuito al complessivo +12,4% delle Americhe nel semestre (a 127.100 unità).
La Russia appesantisce il bilancio europeo. In Europa i risultati migliori sono arrivati da A6 (+9,2%, 52.400 auto) e A7 (+23,9%, 6.300 auto). Ottimo soprattutto il debutto della TT (+78,1%, 12.300 unità). Complessivamente le vendite nel continente sono cresciute del 2,4% da inizio anno (419.900 auto) e del 3,5% a giugno (71.650). A frenare la crescita dei mercati occidentali, con la Spagna al +10,3% (25.146 auto), l'Italia al +7,9% (28.030) e la Germania al +5,5% (147.763) è stato il tracollo della Russia (-32,3%, a 12.155 unità).
Si ferma la crescita in Cina. In chiaroscuro anche il comparto Asia-Pacifico, da anni una delle locomotive per le vendite di Ingolstadt: la Cina, alle prese con una borsa ballerina e nuove misure che colpiscono gli acquisti di lusso, è cresciuta soltanto dell'1,9% da inizio anno (273.853 unità) e ha significativamente perso terreno a giugno (-5,8%). In calo anche il Giappone (-1,8%, 15.718 unità), mentre sono in forte crescita Corea del Sud (+9%, 14.560) e Australia (+17,4%, 11.339 auto). F.S.