Mercato italiano
Ad aprile vendite in calo del 4,6%
Aprile si chiude con un rallentamento delle vendite di auto in Italia, che nel mese registrano una flessione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segnando 160.359 immatricolazioni, anche in seguito alla concomitanza nel calendario di festività e ponti. Cambia lo scenario guardando al quadrimestre: complessivamente, da gennaio ad aprile di quest'anno, sono state vendute 743.321 auto, con un incremento dell’8% sulle 688.497 degli stessi quattro mesi del 2016.
I Gruppi. Calano le vendite di quasi tutti i Gruppi rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, con Renault e Suzuki uniche eccezioni significative. Il Gruppo FCA conclude aprile con 47.124 immatricolazioni (-3,84%), attestandosi sulle 220.523 unità vendute in questo primo quadrimestre dell'anno (+9,90%). Dal segno meno si salvano solamente l'Alfa Romeo, che registra un +46,63% (3.984 unità), e la Maserati (221 auto contro 108 dell'anno scorso). La Fiat chiude con un -5,97% (33.724); la Lancia con -15,51% (5.851), mentre la Jeep resta stabile (3.324). Con 20.023 consegne (-8,21%), anche il Gruppo Volkswagen ha rallentato le vendite di tutti i marchi tranne la Skoda, che ha venduto il 7,22% di auto in più (1.885). Segno meno per le altre marche: Volkswagen (11.063, -12,98%), Seat (1.373, -3,45%) e Lamborghini (14 automobili, contro le 23 di marzo 2016). Il Gruppo PSA (14.930 auto, -3,70%) segue l'andamento generale del mercato. Buoni i risultati di Citroën (6.423, +5,45%), che compensano quelli degli altri marchi: la Peugeot registra 2.280 immatricolazioni, -7,83%, mentre la DS ha venduto 277 auto, -47,21%.
Gli altri Gruppi. Va meglio, usando come parametro aprile dello scorso anno, al Gruppo Renault. Aprile si chiude con 17.065 automobili consegnate (+12,31%), grazie soprattutto al marchio principale, con 12.168 immatricolazioni (+13,85%), mentre recupera quota anche la Dacia dopo il calo dei mesi precedenti (+8,68%) con 4.897 automobili. La Ford rallenta le vendite del 4,07% con 10.999 unità, così come la Opel che traina i risultati del Gruppo GM (-10,68%, 7.967). Il Gruppo Toyota ha registrato 6.880 immatricolazioni restando sostanzialmente stabile (-1,92%), grazie alle vendite del marchio principale (6.736 auto, -1,0%). Torna in flessione dopo la pausa di marzo anche il Gruppo Daimler, che ha venduto 7.527 nuove unità, (-10,21%), con entrambi i marchi in calo: la Smart segna 2.324 auto (-16,40%), mentre la Mercedes-Benz 5.203 (-7,14%). Il Gruppo BMW resiste ai ponti e alle festività nel segno della stabilità: 7.378 nuove immatricolazioni (-0,03%) grazie al marchio principale, in crescita del 5,28%, con 5.586 vetture; calano invece le nuove Mini (-13,60%, 1.792). Nissan ha venduto il 30,95% di auto in meno rispetto aprile 2016 (3.766 unità), con 3.630 unità del marchio principale (-31,84%) e 136 Infiniti (+6,25%). La coreana Kia segue la tendenza generale (3.563 auto, -5,91%), così come Hyundai (4.618, -12,72%). In controtendenza la Suzuki, che sulla scia dei mesi scorsi continua la crescita attestandosi al 26,06% con 2.322 unità. Infine il Gruppo Jaguar Land Rover, che con 1.855 unità ha registrato un calo d'immatricolazioni dell'11,46% (Jaguar 348, -17,54% e Land Rover 1.507, -9,92%).
Guadagnano ancora quota noleggio e società. L'acquisto di auto da parte dei privati torna a vacillare ad aprile (86.740 immatricolazioni, -17,1%), come già accaduto nel febbraio scorso. Guardando ai primi quattro mesi dell'anno, le vendite ai privati calano dell'1,9%. Continua invece il trend positivo registrato già nei mesi scorsi nel comparto del noleggio (41.250, +6,4%). Positive anche le vendite delle società, con 33.050 nuove registrazioni (+24,8%). Le quote di mercato del mese di aprile sono così divise: 53,9% privati, 25,6% noleggio e 20,5% società.
Top ten: la Panda ancora in testa. La Fiat Panda resta ancora in cima alla classifica con 11.952 unità, seguita dalla Lancia Ypsilon (5.849) e dalla Fiat Tipo (5.224). Al quarto posto risale la Renault Clio (5.177), seguita da Fiat 500L (5.096), Citroën C3 (4.174), Fiat 500 (4.009), Volkswagen Polo (3.913), Ford Fiesta (3.413) e Fiat 500X (3.381).
L'ibrido non si ferma. La flessione delle vendite si riflette sulle alimentazioni, penalizzando le auto a benzina (-15,5%, 50.651 unità) e soprattutto quelle a metano, che continuano a diminuire (-55,3%, 1.982). Resta stabile la quota del diesel (+1,1%, 93.913) e delle nuove immatricolazioni a Gpl (+1,9%, 9.725). Risultati ancora ottimi per l'ibrido nonostante il trend generale, che questo mese segna + 53,8% con 4.675 nuove vetture, mentre restano modesti i numeri delle auto elettriche (94, contro le 96 di aprile 2016).
Il mercato dell'usato al palo. Le vetture trasferite nel mese di aprile hanno segnato una forte battuta di arresto, influenzando in negativo il dato complessivo del quadrimestre. I passaggi di proprietà, al lordo delle minivolture, sono stati 352.676, - 12,3% rispetto ai 402.330 dello stesso periodo del 2016.
Il commento dell'Unrae. “Nonostante l’effetto calendario (due giorni lavorativi in meno valgono circa 10 punti percentuali) - commenta Michele Crisci, nuovo presidente dell’Unrae - il mercato mantiene la propria effervescenza nell’area delle immatricolazioni alle società, mentre iniziano a flettere gli acquisti dei privati e non sembra solo per un effetto mix canali di vendita ”. L'associazione delle case estere stima che il mercato in Italia potrebbe tornare a sfiorare il livello di 2 milioni di immatricolazioni totali, un volume che supera quello del 2010. "La previsione elaborata dal nostro Centro Studi e Statistiche indica un totale annuo a 1.996.000 vetture, in crescita del 9,3%, con circa 170.000 unità aggiuntive rispetto alle 1.825.700 vetture dell’intero 2016", ha concluso Crisci.
Maria Carla Sicilia