Citycar - Le regine anti traffico
Fiat Panda. La più amata dagli italiani è sempre la piccola torinese, da anni in cima alle classifiche di vendita: dal suo debutto, nel 1980, ne sono stati prodotti quasi nove milioni di esemplari. La terza generazione, arrivata nel 2011, sarà presto affiancata dalla Grande Panda.
Fiat Panda. Lunga 3.650 mm, larga 1.640 e alta 1.550, ha quattro posti e un bagagliaio da 225 litri, che diventano 870 reclinando gli schienali della seconda fila. La versione Pandina ha l’omologazione per cinque posti di serie e un look da crossover.
Fiat Panda. Aggiornata quest’estate per avere gli Adas obbligatori per legge, è commercializzata con il solo 1.0 mild hybrid da 70 CV e il cambio manuale. Il listino parte da 15.900 euro per la base, e da 18.900 euro per la più accessoriata Pandina.
Fiat 500. Fiat 500. Arrivata nel 2007, l’erede del ''Cinquino'' degli anni Sessanta è appena uscita di produzione. Alla fine del prossimo anno arriverà una nuova ibrida costruita sulla base dell’attuale 500 elettrica.
Fiat 500. Linee senza tempo, dimensioni ultracompatte perfette per il traffico cittadino: la 500 è lunga 3.571 mm, larga 1.650 e alta 1.490 mm. Quattro i posti a sedere, mentre il bagagliaio mette a disposizione 185 litri, che diventano 550 con gli schienali della seconda fila ripiegati.
Fiat 500. Il listino prevede una sola motorizzazione, lo stesso 1.0 mild hybrid da 70 CV della Panda, due allestimenti (base e Dolcevita) e due varianti di carrozzeria: berlina e “quasi cabrio”, con la capote di tela ad azionamento elettrico che scorre sulle arcate del tetto fisse.
Abart 595/695. Le versioni “pepate” del Cinquino con il marchio dello Scorpione, anch’esse disponibili con carrozzeria berlina o cabrio, hanno un setup sportivo e montano un 1.4 da 165 CV (595) e da 179 CV (695). Il listino parte rispettivamente da 26.800 e 30.100 euro.
Fiat Nuova 500. Leggermente più grande della versione termica (è lunga 3.632 mm, larga 1.687 e alta 1.527), ne mantiene lo stile senza tempo e la praticità nel traffico cittadino. I posti a sedere rimangono quattro, e il bagagliaio mette a disposizione 182 litri (misurati dal Centro prove). Più ricca la dotazione di Adas, che può arrivare alla guida assistita di livello 2.
Fiat Nuova 500. La citycar elettrica è disponibile con powertrain da 70 kW (95 CV) o 87 kW (115 CV), abbinati rispettivamente a una batteria da 23,7 e 42 kWh. Tre le carrozzerie disponibili: hatchback, 3+1 (con una seconda portiera sul lato del passeggero) e cabrio, con il tetto di tela che scorre sui montanti del tetto. Il listino parte da 29.950 euro.
Abarth 500e. La prima elettrica dello Scorpione ha un motore da 114 kW (155 CV) e copre lo “zerocento” in sette secondi. La cabrio è venduta al prezzo della berlina, a partire da 37.950 euro. L’allestimento Turismo costa 42.650 euro ma aggiunge il sound generator, gli interni di Alcantara, le ruote da 18” e una più nutrita dotazione tecnologica.
Dacia Spring. La prima elettrica della Casa rumena è stata recentemente aggiornata nello stile e arricchita nelle dotazioni, pur rimanendo un’auto molto essenziale. Lunga 373 cm, larga 158 e alta 152, mette a disposizione quattro comodi posti e un bagagliaio dalla buona capacità: 269 i litri misurati dal Centro prove.
Dacia Spring. Con il restyling è arrivato un motore più potente, da 48 kW (65 CV), che affianca quello da 33 kW (45 CV) disponibile solo per l’allestimento base Expression. La batteria da 27,4 kWh permette un’autonomia reale di 204 km (260 in città). Ridotta la lista degli Adas, limitata a quelli obbligatori per legge. Il listino parte da 17.900 euro.
Toyota Aygo X. Insieme alle sportive GR86 e Supra è l’unica Toyota con motore termico “puro”, qui per contenere i costi. La citycar giapponese è lunga 370 cm, larga 174 e alta 153. Comoda la carrozzeria a cinque porte, per accogliere quattro persone e fino a 231 litri di carico (che diventano 829 abbassando gli schienali della seconda fila).
Toyota Aygo X. L’unico motore è il 1.0 da 72 CV abbinato a una trasmissione a variazione continua. Ricca la dotazione di Adas della suite Toyota Safety Sense, con la guida assistita di livello 2 di serie. Disponibile anche con tetto apribile di tela nella versione Air, ha un listino che parte da 18.400 euro.
Hyundai i10. La piccola coreana ha debuttato nel 2007. Quella in commercio è la terza generazione, arrivata nel 2019 e rinfrescata lo scorso anno. È lunga 3,67 metri, larga 1,68 e alta 1,48. Cinque le porte, così come i posti a sedere. Il bagagliaio ha una capacità di 203 litri misurati dal Centro prove, con il pavimento regolabile su due livelli.
Hyundai i10. Il 1.0 da 63 CV (adatto anche ai neopatentati) si può avere con cambio manuale o robotizzato a cinque rapporti, di serie per la versione da 90 CV. Per tutte la suite Hyundai SmartSense con abbaglianti automatici, cruise control e mantenimento della corsia di marcia. Il listino parte da 17.900 euro.
Kia Picanto. La terza generazione della citycar coreana, arrivata nel 2017, è stata oggetto di un pesante restyling nella primavera di quest’anno, che ha avvicinato lo stile al resto della gamma. Lunga 3.605 mm, larga 1.595 e alta 1.485, offre cinque posti a sedere e un bagagliaio che va da 255 a 1.010 litri.
Kia Picanto. La gamma di motori prevede un 1.0 a benzina da 63 CV (adatto anche ai neopatentati) e un 1.2 da 79 CV. Per entrambi è disponibile un cambio robotizzato a cinque rapporti. Il 1.0 si può avere anche bifuel a Gpl. Ricca la dotazione di sicurezza, che comprende cruise control, mantenimento della traiettoria e abbaglianti automatici. Prezzi da 16.500 euro.
Hyundai Inster. La nuova arrivata della Casa coreana è una crossover elettrica compatta, lunga 3,83 metri e larga 1,61. Lo stile è molto originale, sottolineato dalle luci a pixel. Quattro i posti a sedere, con un divano scorrevole che rende molto versatile l'abitacolo: per il bagagliaio, si passa da un minimo di 238 a un massimo di 351 litri. Abbassando gli schienali, si arriva a 1.060.
Hyundai Inster. Due le motorizzazioni, da 97 e 115 CV, con batterie rispettivamente da 42 e 49 kWh e autonomie fino a 300 e 355 km. Di serie la suite di Adas Hyundai Smart Sense, con la guida assistita di livello 2. La commercializzazione in Italia comincerà presto, con un listino che dovrebbe attaccare da circa 25mila euro.
Renault Twingo. In attesa della nuova Bev da città che riprende le linee della prima generazione del 1992, quella attuale offre 4 posti a sedere e 219 litri per i bagagli (980 abbassando gli schienali). Lunga 361 cm, larga 165 e alta 155, in città si rivela molto agile grazie al ridotto diametro di volta.
Renault Twingo. Motore e trazione sono posteriori, come sulla smart fortwo con cui condivide il pianale. La piccola francese è disponibile con un tre cilindri a benzina da 65 CV o con un’unità elettrica da 60 kW (82 CV), abbinata a una batteria da 22 kWh, per un’autonomia di 190 km (270 in città). Prezzi da 15.350 per la termica, da 24.050 per l’elettrica.
Suzuki Swift. Giunta alla sua quarta generazione (in Italia è arrivata nel 2005), la citycar giapponese mantiene linee dinamiche e sportive, pur rimanendo molto compatta: è lunga 386 cm, larga 174 e alta 150. Cinque i posti a sedere, 265 i litri messi a disposizione dal bagagliaio (980 abbassando gli schienali della seconda fila).
Suzuki Swift. La Swift è disponibile con un solo powertrain, il 1.2 tre cilindri mild hybrid a 12V da 83 CV. Una rarità, almeno in questo segmento, la trazione integrale automatica AllGrip, che si innesta tramite giunto viscoso. Uno solo anche l’allestimento, chiamato Top, con un listino che parte da 22.500 euro. Per la 4x4 servono altri 2.000 euro.
Suzuki Ignis. La piccola crossover giapponese ha debuttato nel 2016 ed è stata rinfrescata nel 2020, guadagnando una linea e una personalità ancora più marcate. Nei suoi 370 cm di lunghezza offre quattro posti a sedere e un bagagliaio che va dai 260 ai 360 litri, grazie al divano scorrevole. Con i sedili della seconda fila ripiegati lo spazio utile sale a 1.100 litri.
Suzuki Ignis. Il motore è lo stesso della Swift, il 1.2 da 83 CV abbinato al cambio manuale o un Cvt a variazione continua. L’altezza minima da terra di 18 cm la rende adatta al fuoristrada leggero; volendo è disponibile con la trazione integrale AllGrip. Anche in questo caso c’è solo un allestimento, con il listino che parte da 21.400 euro (23.400 per la 4x4).
Mini Cooper. Tre porte, quattro posti: la piccola inglese è stata aggiornata lo scorso febbraio, è lunga 388 cm, larga 174 e alta 143. Il bagagliaio mette a disposizione 210 litri, che diventano 725 litri abbassando gli schienali della seconda fila. La cinque porte guadagna 16 cm di lunghezza, a vantaggio di chi siede dietro e dello spazio per le valigie.
Mini Cooper. Due le motorizzazioni disponibili: il 1.5 da 156 CV e il 2.0 da 204 CV, senza alcun tipo di elettrificazione, abbinate a un automatico doppia frizione a sette rapporti. Quattro gli allestimenti, per un elevato livello di personalizzazione (che sale proporzionalmente al prezzo): il listino parte da 28.900 euro.
Mini Cooper Electric. Assomiglia alla versione a benzina ma è un’auto tutta nuova, che ha debuttato lo scorso anno. Motori da 135 kW (184 CV) e 160 kW (218 CV), con batterie rispettivamente da 36,6 e 49,2 kWh, e autonomie che arrivano fino a 400 km. Prezzi da 32.500 euro.
Leapmotor T03. Il primo modello che la Casa cinese importa in Europa in joint venture con Stellantis è una citycar elettrica a cinque porte lunga 3.620 mm, larga 1.577 e alta 1.652. Omologata per quattro persone, ha il tetto panoramico da 42” (con tendina parasole ad apertura elettrica) e un bagagliaio da 210 litri.
Leapmotor T03. Il powertrain è composto da un motore da 70 kW (95 CV) abbinato a una batteria da 37,3 kWh, per un’autonomia di 265 km dichiarata nel ciclo Wltp combinato, che diventano 395 in città. Ricca la dotazione di serie, anche sul fronte della sicurezza, con cruise control adattivo e assistente al mantenimento della corsia. Listino da 18.900 euro.
DR 1.0. La più piccola della gamma della casa italo-cinese è lunga 3.200 mm, larga 1.670 mm e alta 1.590 mm. Quattro i posti omologati, con un bagagliaio che per forza di cose è piuttosto piccolo: 110 litri, che diventano 630 abbattendo gli schienali della seconda fila.
DR 1.0. Il motore da 45 kW (61 CV) e 150 Nm muove le ruote posteriori ed è collegato a una batteria da 31 kWh, per un’autonomia dichiarata di 210 km (294 in città). Disponibile in un solo allestimento, a 24.900 euro.
Mahindra KUV100. La piccola crossover della Casa indiana è lunga 3.700 mm, larga 1.727 e alta 1.655. La trazione è anteriore, ma l’altezza da terra di 17 cm la rende adatta agli sterrati non impegnativi. Cinque i posti a sedere, con un bagagliaio da 243 litri, che salgono a 473 abbassando gli schienali (rilevati fino ai finestrini, non al tetto).
Mahindra KUV100. Disponibile negli allestimenti base K6 e nel più ricco K8 (con navigatore e rivestimenti più curati), monta un 1.2 da 87 CV, anche in versione bifuel a Gpl, abbinato a un cambio manuale a cinque marce. Ridotta all’osso la dotazione di sicurezza. Il listino parte da 16.195 euro.
Mitsubishi Space Star. La più piccola della gamma Mitsubishi ha debuttato nel 2013, ed è stata rivista nel 2019. Lunga 3.845 mm, larga 1.665 e alta 1.505, offre più spazio per i passeggeri (cinque) che per i bagagli: 235 litri, che diventano 912 abbassando gli schienali posteriori. Il diametro di sterzata di 9,2 metri la rende molto agile in città.
Mitsubishi Space Star. Disponibile con un 1.2 da 71 CV, con cambio manuale o automatico a variazione continua, offre una dotazione di sicurezza limitata agli Adas obbligatori per legge. Il listino parte da 15.900 euro. La più risparmiosa versione bifuel a Gpl (con il solo cambio manuale) costa 17.550 euro.
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