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Mini Cooper 3 porte. La quarta generazione della piccola inglese, sigla di progetto F66, è stata oggetto di un profondo restyling lo scorso anno, che l’ha svecchiata senza snaturarne il carattere. È lunga 3.876 mm, larga 1.744 e alta 1.452, con un passo di 2.495 mm.
Mini Cooper 3 porte. Davanti ci si siede radenti al suolo, con le gambe distese e le mani che impugnano un volante corposo e quasi verticale. Le dimensioni da citycar penalizzano invece chi sta dietro e il bagagliaio, che offre solo 182 litri di capacità utile (misurata dal Centro prove).
Mini Cooper 3 porte. Gli interni sono puliti, lineari e moderni, dominati dal nuovo schermo Oled rotondo da 240 mm a centro plancia, che ha eliminato anche pulsanti e levette sulla console centrale del modello precedente. Facile da utilizzare, offre la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto.
Mini Cooper 3 porte. Le plastiche sono quasi tutte rigide, ma furbamente nascoste dal tessuto che riveste la parte centrale della plancia e i pannelli porta: ottimo il colpo d’occhio. Le finiture sono curate e gli accoppiamenti precisi.
Mini Cooper 3 porte. La C monta un tre cilindri 1.5 turbo da 156 CV, mentre la S è spinta da un quattro cilindri turbobenzina due litri da 204 cavalli, capace di percorrere 15,1 chilometri con un litro di benzina (rilevati dal Centro prove). In città la percorrenza media è di 13,4 km/l.
Mini Cooper 3 porte. La versione sportiva John Cooper Works monta invece un 2.0 litri da 170 kW (231 CV) e 380 Nm di coppia massima, con cambio automatico doppia frizione a sette rapporti e sospensioni adattive: lo scatto da ferma a 100 km/h è coperto in 6,1 secondi, con la velocità massima che arriva a 250 km/h.
Mini Cooper 3 porte. Quattro gli allestimenti in gamma: Essential, Classic, Favoured e JCW, con caratterizzazione più sportiva. La guida assistita di livello 2 si può avere solo su richiesta per gli allestimenti più costosi.
Mini Cooper 3 porte. Il listino parte da 28.900 per la Cooper C da 154 CV, da 31.900 euro per la S da 204 CV e da 39.900 euro per la John Cooper Works da 231 CV. Quest’ultima offre di serie volante e sedili sportivi, impianto stereo Harman Kardon, head-up display e tetto panoramico.
Mini Cooper Electric. Pur riprendendo le linee della versione termica è un modello del tutto nuovo, arrivato nel 2023: è lunga 3.858 mm, larga 1.756 e alta 1.460, con un passo di 2.526 mm: pur senza abbondare, lo spazio per chi siede dietro è superiore rispetto alle versioni benzina.
Mini Cooper Electric. Gli interni riprendono lo stile delle Mini termiche, con plastiche rigide rivestite in tessuto e il grande schermo centrale a Oled per l’infotainment. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 210 litri (800, abbassando gli schienali della seconda fila).
Mini Cooper Electric. Le motorizzazioni in gamma sono tre, tutte a trazione anteriore: si parte dalla E, con un’unità elettrica da 135 kW (184 CV) abbinata a una batteria da 36,6 kWh netti, per un’autonomia dichiarata di 300 km.
Mini Cooper Electric. A seguire c’è la SE con motore da 160 kW (218 CV) e una batteria di maggiori dimensioni: 49,2 kWh netti, che permettono alla piccola inglese di percorrere fino a 400 km con una sola carica. La potenza massima di ricarica in AC è di 95 kW.
Mini Cooper Electric. A chiudere la gamma c’è la sportiva John Cooper Works, con motore da 190 kW (258 CV) e batteria da 49,2 kWh, per un’autonomia dichiarata di 371 km. Questa versione scatta da ferma a 100 km/h in 5,9 secondi, per raggiungere la velocità massima di 200 km/h.
Mini Cooper Electric. La variante sportiva vanta una messa a punto specifica, un impianto frenante maggiorato (con pinze freno colore Chili Red) e la funzione e-Power Boost, per 20 kW extra.
Mini Cooper Electric. Gli allestimenti sono quattro (Essential, Classic, Favoured e JCW), con prezzi da 29.500 euro per la E, da 33.500 euro per la SE e da 41.500 euro per la John Cooper Works. Su richiesta la guida assistita di livello 2.
Mini Cooper 5 porte. Rispetto alla 3 porte guadagna 16 cm in lunghezza (4.036 mm complessivi) e poco più di 7 cm nel passo (2.567 mm), a tutto vantaggio di chi siede dietro. Questa versione è omologata per cinque persone.
Mini Cooper 5 porte. Invariati gli interni rispetto alla tre porte, ma cambia lo spazio messo a disposizione per valigie e bagagli: la capacità dichiarata è di 275 litri, che diventano 925 abbassando gli schienali della seconda fila.
Mini Cooper 5 porte. Anche per questo modello sono disponibili la C con il tre cilindri da 156 CV (da 29.900 euro) e la S con il quattro cilindri da 204 cavalli (da 32.900 euro). Assente, almeno per ora, la versione sportiva John Cooper Works.
Mini Cooper Cabrio. La variante scoperta della Mini guadagna 3 mm in lunghezza (3.876 in totale) e perde 2 cm in altezza. In compenso, sulla bilancia guadagna un centinaio di chilogrammi per i meccanismi di azionamento della capote e per il rollbar. Pressoché invariata la capacità di carico.
Mini Cooper Cabrio. Tre gli allestimenti, con le stesse motorizzazioni della 3 porte: la versione da 163 CV parte da 32.900 euro, quella da 204 CV da 35.900 euro, la John Cooper Works da 231 CV attacca a 43.900 euro. La capote si apre in 18 secondi fino a 30 km/h. Volendo si può far scorrere di soli 40 cm come se fosse un tettuccio scorrevole.
Mini Aceman Electric. Questo nuovo modello, arrivato sul mercato lo scorso anno, è costruito sulla base della Mini Electric e sostituisce la Clubman. La Aceman è lunga 4.079 mm, larga 1.754 e alta 1.514, con un passo di 2.606 mm.
Mini Aceman Electric. La seduta è bassa: si guida con le gambe distese e il volante quasi verticale. La plancia, moderna e minimale, è dominata dal grande display circolare a Oled da 240 mm, con un infotainment veloce e facile da utilizzare.
Mini Aceman Electric. La carrozzeria a cinque porte rende agevole l’accesso alle sedute posteriori, ma lo spazio per chi siede dietro non è granché. Il bagagliaio ha una capacità reale di 203 litri, misurata dal Centro prove. Manca il frunk anteriore per i cavi di ricarica.
Mini Aceman Electric. Tre le motorizzazioni in gamma, come per la Cooper Electric: si parte con quella da 135 kW (184 CV), abbinata alla batteria da 38,5 kWh netti, per passare a quella da 160 kW (218 CV) con accumulatori da 49,2 kWh. Su questo modello il Centro prove ha rilevato un’autonomia media di 282 km, che diventano 347 in autostrada.
Mini Aceman Electric. La versione John Cooper Works ha un motore da 190 kW (258 CV) e 350 Nm di coppia, capace di far scattare la Suv inglese da ferma a 100 km/h in 6,4 secondi, per raggiungere i 200 km/h di velocità massima. Quattro gli allestimenti, con prezzi che partono da 32.100 euro (44.500 euro per la JCW).
Mini Countryman. La terza generazione della crossover inglese, arrivata nel 2023, è anche il modello più grande della gamma: è lunga 4.447 mm, larga 1.843, alta 1.645 e con un passo di 2.692 mm.
Mini Countryman. Le dimensioni si fanno sentire nell’abitabilità, soprattutto dietro, dove due adulti viaggiano in tutta comodità. Pratico il divano scorrevole, che permette di modulare lo spazio a piacimento, da 349 a 421 litri.
Mini Countryman. Ben fatto e moderno l’abitacolo, con il grande schermo Oled circolare dell’infotainment e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Plastiche rigide quasi ovunque, ma rivestite di tessuto, che regala un bel colpo d’occhio.
Mini Countryman. Tanti i powertrain disponibili, con trazione anteriore oppure integrale: mild hybrid a benzina, da 170 e 218 CV, mild a gasolio da 163 CV oppure elettrica da 204 e 313 CV. La motorizzazione d’attacco ha consumi interessanti: 14,5 km/l rilevati dal Centro prove. Cinque gli allestimenti, con prezzi a partire da 35.100 euro.
Mini Countryman. In gamma c’è anche la sportiva John Cooper Works con motore termico “puro” da 300 CV e 400 Nm di coppia: scatta da ferma a 100 km/h in 5,4 secondi e raggiunge i 250 km/h. Prezzi da 51.200 euro.
Nell’ultimo mese, la Mini ha registrato 1.409 nuove immatricolazioni contro le 1.334 dello stesso periodo del 2024, per un incremento del +5,6% (dati Unrae). Un risultato che rende giustizia al profondo processo di rinnovamento della gamma della Casa inglese, che ha portato al pensionamento di alcuni modelli (come la Clubman) e al debutto di altri (vedi la Aceman). Forte la spinta sulle motorizzazioni elettriche, per la prima volta anche nelle varianti John Cooper Works ad alte prestazioni. Nelle schede qui sopra scopriamo tutti i modelli in vendita nel nostro Paese, con foto, prezzi e caratteristiche.