Xiaomi - In Europa dal 2027: i modelli, le strategie e le novità
Una start-up ultra rapida. La divisione automobilistica della Xiaomi, colosso della tecnologia e dei beni di consumo, è nata alla fine del 2021: il primo modello, la berlina elettrica SU7, è arrivato sul mercato tre anni più tardi. Un vero record.
Xiaomi SU7. La “Taycan d’Oriente” è una berlina-coupé elettrica a quattro porte, lunga 4.997 mm, larga 1.963, alta 1.455 mm e con un passo di tre metri esatti. Nei primi 12 mesi ne sono state vendute quasi 140 mila unità, che hanno permesso alla Xiaomi di entrare nella top 20 dei costruttori di auto elettriche.
Xiaomi SU7. Tre i tagli di batteria disponibili: quelle al litio-ferro-fosfato da 73,6 e 94,3 kWh e una Nmc prodotta dalla Catl, da 101 kWh. Le autonomie dichiarate, nel più generoso ciclo di omologazione cinese Cltc, sono rispettivamente di 700, 800 e 830 km.
Xiaomi SU7. La versione “base” ha un motore al posteriore che eroga 299 CV: scatta da ferma a 100 km/h in 5,3 secondi e raggiunge i 210 km/h di velocità massima. Il prezzo? Al cambio attuale, circa 28 mila euro.
Xiaomi SU7. La più potente Max dispone di due unità elettriche, con trazione integrale e 673 CV di potenza massima: 0-100 in 2,8 secondi e 265 km/h di velocità massima. Il listino parte (circa) da 39 mila euro.
Xiaomi SU7. Gli interni sono spaziosi, ben fatti e moderni, con la piccola strumentazione digitale dietro il volante e un grande schermo per l’infotainment, con la possibilità di aggiungere - e personalizzare - i comandi fisici (da comprare a parte).
Xiaomi SU7 Ultra. La Casa cinese ha anche prodotto una versione specifica per la pista, con carrozzeria interamente di fibra di carbonio e numerose appendici aerodinamiche per gestire l’incredibile potenza di quest’auto.
Xiaomi SU7 Ultra. La configurazione del powertrain prevede tre motori, uno davanti e due dietro, per una potenza complessiva di 1.139 kW (1.548 CV): accelerazione da ferma a 100 km/h in 1,97 secondi, per raggiungere i 200 km/h in 5,07 e arrivare a 350 km/h di velocità massima.
Xiaomi SU7 Ultra. Nel mese di giugno la SU7 Ultra ha stabilito un nuovo record al Nürburgring per i veicoli elettrici di serie, compiendo un giro del Nordschleife in 7:04:957.
Anche nel videogame. La Xiaomi e la Polyphony Digital, la software house che sviluppa Gran Turismo per PlayStation, hanno firmato un accordo per portare la Xiaomi SU7 Ultra all’interno del videogame. L’auto è disponibile in un aggiornamento gratuito.
Xiaomi YU7. Il secondo modello è di fatto la versione a ruote alte della SU7: una Suv che, nello stile, richiama la Ferrari Purosangue. È lunga 4.999 mm, larga 1.996 e alta 1.608 mm. Il passo è di tre metri esatti e il Cx di 0,245.
Xiaomi YU7. All’abitacolo ben fatto della berlina, la Suv aggiunge la praticità di poltrone anteriori che offrono la posizione chaise-longue e un bagagliaio da 678 litri dichiarati, a cui si aggiunge il generoso frunk anteriore da 148 litri.
Xiaomi YU7. Al momento sono due le motorizzazioni in gamma: a motore singolo da 235 kW (320 CV) e dual motor da 508 kW (691 CV), con batterie da 96,3 e 101,7 kWh, per un’autonomia massima (nel ciclo Cltc) di 820 km.
Xiaomi YU7. I prezzi sono sorprendenti quanto quelli della berlina, almeno rispetto agli standard a cui siamo abituati noi: in base alle versioni si oscilla tra i 30 e i 40 mila euro.
Una Xiaomi su misura. In questi giorni la Xiaomi ha avviato un programma di personalizzazione delle proprie auto che tocca colori della carrozzeria, interni, materiali, pellami, cerchi, pinze freno ma anche loghi e incisioni. Proprio come i più blasonati marchi di lusso.
Un centro di ricerca per l’Europa. La strategia di “conquista” del Vecchio Continente passa anche per l’apertura di un centro di ricerca e sviluppo, ma anche di design, a Monaco. È qui che nasceranno i prossimi modelli pensati per il mercato europeo.
Come confermato dal presidente, Lu Weibing, Xiaomi debutterà sul ercato europeo nel 2027. Più tardi del previsto, per via delle incertezze che caratterizzano il mondo dell’auto in questi mesi (a cominciare dai dazi che gli Stati Uniti intendono imporre a Pechino), ma anche per la volontà di concentrarsi sul mercato cinese, dove l’offerta del colosso hi-tech fatica a star dietro a una domanda molto elevata. Al momento la produzione prevede due modelli, la SU7 e la YU7, entrambi full electric, ma abbraccia una strategia globale dalle molteplici sfaccettature: ne parliamo in maniera dettagliata nelle schede qui sopra.