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Le auto usate tirano più delle nuove. E la benzina sorpassa il diesel

Rosario Murgida
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Mercato italiano - Le auto usate tirano più delle nuove. E la benzina sorpassa il diesel

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Mercato italiano - Le auto usate tirano più delle nuove. E la benzina sorpassa il diesel

Il mercato delle vetture di seconda mano si conferma ancora una volta più brillante delle immatricolazioni di auto nuove. A settembre, secondo le rilevazioni dell'Unrae, i 480.107 trasferimenti di proprietà implicano una crescita del 6,8%. Tale incremento percentuale è il più elevato dell'anno per l'usato e si confronta con il +4,1% delle nuove immatricolazioni. A trainare l'usato sono i passaggi netti (+5,9% e 284.633 contratti) e ancor di più le minivolture, che crescono dell'8,2% a 195.474 , pari a 195.474.

L'analisi dell'associazione delle Case estere conferma dunque un trend ormai consolidato: listini alle stelle, continue incertezze normative e scarse disponibilità economiche spingono gli italiani a preferire l'usato. Tuttavia, dai dati emerge una sorpresa: il diesel non è più l'alimentazione dominante

Un sorpasso storico

A settembre, le vetture a gasolio perdono la loro storica prima posizione a vantaggio delle auto a benzina, che, con una quota stabile al 39,6%, salgono al primo posto, seppur con un distacco marginale. Il diesel, da tempo in contrazione, scende dunque al secondo posto, a causa di una penetrazione in flessione di 4 punti percentuali al 39,4%. Le ibride confermano una crescita sostenuta, salendo dall'8% al 10,6%, mentre il Gpl migliora dal 4,9% al 5,6% e il metano risulta stabile al 2,2%. Elettriche e plug-in salgono, rispettivamente, dallo 0,9 all’1,2% e dall'1% all'1,4%.

Auto sempre più vecchie

L'analisi fa emergere un altro segnale, negativo ma non certo sorprendente. Infatti, peggiora l'anzianità delle vetture oggetto dei trasferimenti netti: le auto con oltre 10 anni di età guadagnano 0,3 punti percentuali, arrivando a sfiorare il 50% (49,6% per la precisione). La fascia da 6 a 10 anni cede 0,1 punti e vale il 17,0%. Scendono anche le auto da 4 a 6 anni (dall'11,5% al 10,5%), nonché quelle da 2 a 4 anni (dall'11,8% all'11,5%). Le vetture da 1 a 2 anni migliorano di 0,9 punti al 5%, quelle fino a 1 anno di 0,2 al 6,5%.

In sostanza, emerge una netta divaricazione, con la progressiva contrazione delle fasce intermedie (probabile segnale di una maggior propensione degli italiani a mantenerle nella loro proprietà) e la crescita delle vetture di oltre 10 anni e di quelle giovanissime: i trasferimenti di vetture fino a 4 anni coprono il 23%, 0,8 punti in più rispetto allo stesso mese del 2024.

Le minivolture

Quanto alle minivolture, dominano ancora le auto diesel, anche se calano di 5 punti al 42,4%. Le auto a benzina, invece, guadagnano 1,6 punti al 33%. Il Gpl sale al 5,7%, il metano rimane stabile al 2,1%. In sostenuta crescita delle ibride, dal 10,9% al 13,3%. Le ibride plug-in e le elettriche pure si posizionano rispettivamente al 2% (+0,3 punti) e all’1,4% (+0,1). Anche in questo segmento, è in recupero la quota di vetture con più di 10 anni: salgono di 1,3 punti al 38%. Perde 0,2 punti la fascia da 6 a 10 anni (al 20,3%), 1,3 punti quella da 4 a 6 anni (al 12,6%) e 0,7  quella da 2 a 4 anni (al 16,2%). In aumento di 1,7 punti le auto da 1 a 2 anni (al 7,3%), mentre perde 0,8 punti e scende al 5,5% la fascia fino a 1 anno. Nel complesso, le minivolture di vetture fino a 4 anni di anzianità coprono il 29%, +0,2 punti sullo stesso mese 2024.