Mazda CX-4
La nuova Suv per la Cina che strizza l'occhio a Occidente
Destinata, per il momento, ai mercati asiatici, la Mazda CX-4 ha tutte le caratteristiche che potrebbero attrarre anche la clientela europea. Si tratta, infatti, di una crossover compatta e dal look aggressivo, che s’inserisce nel filone caratterizzato dal linguaggio stilistico designato dalla Casa giapponese con la denominazione Kodo.
Gli interni. Molta cura è stata posta dalla Mazda nella definizione degli interni della CX-4, sia per quanto riguarda le forme sia per i materiali utilizzati. Piuttosto netta è la separazione tra la parte antistante il guidatore e quella del passeggero. Il cockpit segue i principi stabiliti dal marchio che vogliono il conducente il più possibile concentrato sulla strada, per apprezzabili ragioni di sicurezza; l’Active driving display proietta le informazioni come immagini virtuali, dando priorità a quelle essenziali. La tipologia delle finiture (alluminio, satinato, legno) dipende dal livello dell’allestimento. La disposizione dei comandi sulla console èsemplice e pulita; il freno di stazionamento ha comando elettrico, mentre i rivestimenti dei sedili sono di pelle. Il display centrale da 7”, montato al centro della plancia, garantisce la connettività della vettura, l’accesso a internet e ai social network. I clienti possono scegliere se collegare i loro device iOS o Android al sistema MZD Connect via Wi-fi, Bluetooth o Usb; il sistema consente la lettura vocale delle mail quando la vettura è in movimento e supporta anche le App musicali più popolari in Cina. Paese molto sensibile ai livelli d’inquinamento nelle aree urbane: tanto che la strumentazione può riportare anche informazioni sulla quantità di PM2,5 presente nell’aria. Quanto ai colori, la Mazda ha dato particolare importanza alle variazioni del rosso, tinta che, per i cinesi, assume significati particolari.
La gamma motori. La CX-4 offre una scelta di due 4 cilindri caratterizzati dalla tecnologia Skyactiv-G a iniezione diretta di benzina, con un rapporto di compressione elevato, disponibili nella versione da 2 e 2.5 litri, entrambe con 16 valvole e doppio albero a camme in testa. Il cambio è automatico a sei rapporti o, sulla due litri0, manuale, sempre a sei marce. Il sistema i-Activ AWD controlla la distribuzione della coppia tra l’asse anteriore e quello posteriore monitorando continuamente il livello di aderenza di ciascuna ruota. I-Eloop è, invece, il dispositivo di recupero dell’energia cinetica in frenata che contribuisce al funzionamento di luci, climatizzazione e audio, a vantaggio dei consumi.
Le sospensioni. Per la CX-4, la Mazda ha optato per uno schema MacPherson anteriore e un multi-link al retrotreno; una geometria analoga a quella della CX-5, ma ottimizzata nelle regolazioni per la diversa tipologia di vettura e i mercati di riferimento, che richiedono maggior confort. La reattività del servosterzo elettrico, il cui peso è stato ridotto, è stata migliorata; i dischi freno anteriori sono ventilati. La CX-4 è anche la prima Mazda ad adottare la funzione auto-hold: la vettura resta ferma anche quando si toglie il piede dal freno dopo che si è arrestata completamente. Nella versione col cambio automatico, i freni vengono rilasciati automaticamente nel momento in cui il guidatore schiaccia l’acceleratore; lo stesso avviene per quella con cambio manuale nell’istante in cui vengono schiacciata la frizione, innestata una marcia e premuto l’acceleratore per mettere in movimento la macchina.
La sicurezza. La CX-4 adotta tutti i più recenti dispositivi della Mazda che riducono i rischi sulle strade, dal monitoraggio dell’angolo cieco di visuale all’alert per il traffico posteriore, dalla pre-pressurizzazione dell’impianto frenante in presenza del rischio di una collisione ai sistemi di protezione per i pedoni. E.D.