Rapporto Dekra 2025
Emergenza distrazione: l’errore umano causa il 90% degli incidenti gravi
Un percorso lungo
Le vittime della strada sono scese da 50.000 del 2005 a 20.000, tuttavia il percorso è ancora lungo. Per centrare il traguardo intermedio del 2030, cioè dimezzare i decessi in dieci anni, il ritmo di riduzione dovrebbe accelerare in modo significativo. E ancor più per arrivare all’obiettivo finale: quota zero nel 2050. La chiave per provarci è una combinazione di innovazione tecnologica dei veicoli con un severo impegno per la formazione e la sensibilizzazione dei conducenti, e una regolamentazione più incisiva anti imprudenze.
Sì all’IA, purché sia davvero intelligente
Può darsi che l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella mobilità aiuti a ridurre i sinistri, tuttavia è necessario - evidenzia lo studio - eliminare i possibili malfunzionamenti dei sistemi evoluti, garantendo che siano efficienti per tutta la vita utile dell’auto. Risulta pertanto preziosa una certificazione per aiutare i produttori a rispettare gli standard elevati, da affiancare a revisioni periodiche per prevenire guasti e rischi di manomissioni.
Strade e segnaletica, la chiave del futuro
La manutenzione costante di strade e segnaletica, da sempre fattore chiave per la sicurezza, diviene essenziale per massimizzare l’efficacia degli Adas, approdando alla guida autonoma: il rischio sinistro scende a condizione che l’auto possa interpretare in modo corretto l’ambiente, “leggendo” senza intralci i cartelli e le strisce sull’asfalto.
Mobilità micro, guai macro
La diffusione massiccia di e-bike e monopattini elettrici ha reso il traffico cittadino più complicato: ardua la convivenza fra la micromobilità e i mezzi tradizionali, specie quelli pesanti. È opportuna - la chiosa del report - una riorganizzazione urbana che separi i flussi di circolazione a tutela soprattutto degli utenti vulnerabili.