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Mondiale Endurance
La 24 Ore di Le Mans entra nel vivo

Davide Reinato
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La classica maratona endurance giunge quest’anno alla 93ª edizione: la 24 Ore di Le Mans è l’appuntamento più atteso della stagione – valido come quarta prova del Mondiale Endurance 2025 – che vedrà sfidarsi in pista ben 62 vetture e 186 piloti suddivisi in tre categorie (Hypercar, LMP2 e LMGT3).

Scontro tra titani. La Ferrari arriva sul Circuit de la Sarthe da campione in carica, forte di un clamoroso trionfo nelle ultime due edizioni. Ciò la pone inevitabilmente sotto i riflettori e nel mirino di avversari agguerriti decisi a spodestarla. In primis c’è la Porsche, alla caccia di un agognato ventesimo successo assoluto sul tracciato francese. Non meno determinata la Toyota, rimasta clamorosamente a secco nelle ultime due edizioni e intenzionata a riprendersi il trofeo che le era quasi divenuto abituale negli anni precedenti. Oltre ai tre top team che hanno occupato il podio recentemente, la griglia Hypercar 2025 vanta uno schieramento eterogeneo di costruttori ufficiali. La statunitense Cadillac schiera addirittura quattro esemplari della sua V-Series.R, grazie a due iscrizioni extra con i team Action Express e Wayne Taylor Racing, che si sommano alle due vetture del team Jota, ed è la marca più rappresentata nella classe regina. Gli idoli locali, Alpine e Peugeot, tornano all’assalto di Le Mans decisi a far bene davanti al pubblico di casa. BMW, dopo un debutto complicato lo scorso anno, ha compiuto grandi progressi in mano al Team WRT ed è desiderosa di riscattarsi con un risultato di prestigio. Grande curiosità anche per l’esordio della Aston Martin Valkyrie, spinta da un ruggente V12 aspirato che sarà una delizia da sentire sui lunghi rettilinei del circuito. Insomma, tutte le principali Case automobilistiche sportive del mondo si ritrovano a Le Mans per un confronto diretto al vertice dell’endurance, a tutto vantaggio dello spettacolo in pista.

Ferrari e Le Mans, legame leggendario. La storia della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans è fatta di imprese leggendarie e lunghe assenze, ma sempre legata a un filo rosso di passione e trionfi. Dal debutto vincente del 1949 con la 166 MM guidata per 23 ore su 24 da Luigi Chinetti, la Casa di Maranello ha conquistato 11 vittorie assolute e 29 successi di classe sul Circuit de la Sarthe. Negli anni ’50 e ’60 domina la scena, culminando in una storica striscia di sei vittorie consecutive tra il 1960 e il 1965. Dopo decenni di assenza dalla top class, Ferrari torna nel 2023 con la 499P e centra subito il successo con l’equipaggio #51, ripetendosi nel 2024 con la #50. Un ritorno trionfale che ha riacceso il mito del Cavallino a Le Mans. Sulla scia di questi successi, il Cavallino Rampante si presenta all’edizione 2025 con l’obiettivo di difendere il titolo e centrare un clamoroso tris di vittorie. Malgrado i pronostici la collochino tra i favoriti, in squadra si predica calma: “Non siamo i favoriti, la lotta sarà ancor più serrata tra rivali agguerritissimi”, hanno ribadito i piloti delle 499P alla vigilia della settimana di gara. Il team campione in carica adotta dunque un basso profilo, consapevole che la concorrenza si è rafforzata e che il BoP potrebbe non essere altrettanto benevolo quest’anno. Antonio Giovinazzi, James Calado e Alessandro Pier Guidi – al volante della #51 – guidano attualmente la classifica piloti WEC 2025, reduci da due vittorie (Imola e Spa) e un podio (Qatar) nelle prime tre gare. Nonostante ciò, Giovinazzi sottolinea che a Le Mans servirà umiltà e concentrazione: “Sono bei ricordi quelli degli ultimi due anni, proveremo a ripeterci anche se sappiamo che sarà difficile per tante ragioni: è una gara lunga… Abbiamo cominciato bene il campionato con tre vittorie (due nostre), quindi ci proveremo, ma se non sarà possibile l’obiettivo è prendere punti per il campionato”. Il riferimento è al fatto che Le Mans assegna punteggio doppio rispetto alle altre tappe WEC – un fattore cruciale nella corsa al titolo mondiale.  La #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen porta il numero 1 simbolico sulle fiancate, essendo la vincitrice uscente della 24 Ore. Il trio italo-ispano-danese torna a Le Mans per difendere il titolo conquistato lo scorso anno. “Le Mans è una gara speciale e molto dura, emozioni e tensione crescono ad ogni giro, come abbiamo vissuto lo scorso anno quando Nicklas [Nielsen] doveva arrivare al traguardo; una volta tagliato, è stata un’esplosione”, ricorda Molina ripensando ai brividi finali della scorsa edizione. Dopo aver assaporato la gloria, il trio non vuole fermarsi: “Cercheremo di rivivere quelle sensazioni”, promettono, pur sapendo di avere tutti gli avversari pronti a mettere nel mirino proprio le rosse di Maranello.

Balance of Performance. Il Balance of Performance della 24 Ore di Le Mans 2025 è stato definito in modo indipendente dai risultati del Mondiale, puntando più su potenza ed energia per stint che sul peso. Tra le Hypercar, Aston Martin debutta con la Valkyrie priva di zavorre, mentre Toyota è la più pesante. Porsche e BMW beneficiano di maggiore energia e potenza ad alta velocità, mentre Ferrari, pur alleggerita di 1 kg rispetto al 2024, risulta penalizzata in termini di potenza e con una delle energie per stint più basse. Peugeot e Alpine condividono lo stesso peso ma con valori diversi di potenza ed energia, mentre Cadillac si presenta come la più leggera tra le vetture con zavorra. I parametri sono già stati applicati ai test e resteranno validi anche in gara. Anche la LMGT3 ha ricevuto un BoP specifico, senza penalità legate ai risultati precedenti. La Mercedes è la più pesante, seguita da Lexus, Aston Martin, Corvette e Ferrari. Le più leggere sono Ford e Porsche. A livello tecnico, le differenze tra le vetture sono state bilanciate anche tramite l’aerodinamica. Ne risulta una griglia estremamente competitiva, dove affidabilità e strategia faranno la differenza sulle 24 ore.

Occhio alle LMGT3.  Grande interesse ruota attorno alla neonata categoria LMGT3, al suo esordio a Le Mans dopo aver sostituito le GTE. Il parco partenti è il più numeroso e variegato, con ben 10 marchi diversi rappresentati: Ferrari, Porsche, Corvette, Aston Martin, BMW, Lamborghini, Lexus, McLaren, Ford e Mercedes. I test ufficiali hanno indicato come riferimento un duello Lexus-Ferrari, grazie alle prestazioni velocistiche delle Lexus RC F GT3 (team Akkodis ASP) affidate nientemeno che a José María López, ex campione del mondo turismo e pilota ufficiale Toyota. Le Ferrari 296 GT3 si sono dimostrate le principali rivali, con le squadre AF Corse (Vista) e Kessel molto vicine nei tempi sia sul giro singolo sia sul passo. Ma la gara GT si preannuncia apertissima: Porsche può contare su team di primo piano come Proton Competition e Manthey Racing e ha dalla sua un’affidabilità comprovata. Corvette punta sull’esperienza a Le Mans nell’anno del debutto del nuovo modello Z06 GT3.R, Mercedes e Lamborghini cercano di sorprendere con equipaggi di qualità, e BMW può contare su piloti del calibro di Valentino Rossi (al volante di una M4 GT3 del Team WRT) per tenere alta l’attenzione dei tifosi. Con così tante variabili, la battaglia per la vittoria LMGT3 sarà probabilmente decisa negli ultimi giri, con la concreta possibilità di colpi di scena e rimonte notturne.

Tornano le LMP2. Infine, un capitolo a parte meritano gli instancabili prototipi LMP2. Questa è l’unica gara del calendario WEC 2025 in cui è presente la classe cadetta dei prototipi che a Le Mans conta 24 iscritti tra team pro e pro/am. Pur non essendo più una categoria mondiale, la LMP2 continua a offrire uno spettacolo eccezionale su questa pista: vetture tutte tecnicamente identiche (telaio Oreca 07 motorizzato Gibson V8) e strategie diverse, con alcuni equipaggi composti da professionisti e altri con gentleman driver.