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Mondiale Endurance
Lone Star Le Mans, Porsche torna a vincere

Davide Reinato
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Mondiale Endurance - Lone Star Le Mans, Porsche torna a vincere

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Mondiale Endurance - Lone Star Le Mans, Porsche torna a vincere

La Lone Star Le Mans, sul circuito di Austin, non ha tradito le attese: sei ore di gara vissute sull’altalena delle condizioni meteo e di strategie che hanno rimescolato continuamente le carte. Pioggia, neutralizzazioni, pista che si asciuga e poi torna insidiosa: al Circuit of The Americas è andato in scena un autentico festival dell’imprevedibilità. Alla fine, l’ha spuntata la Porsche Penske Motorsport, che ritrova la vittoria nel Mondiale Endurance. A completare il podio Ferrari e Peugeot, mentre nella LMGT3 è arrivata una delle decisioni più controverse dell’anno: McLaren vincente per penalità, con Rossi e la BMW al secondo posto e la Ferrari retrocessa terza.

Così in Hypercar. La gara nella Top Class è stata un continuo ribaltone. La Ferrari sembrava avere in pugno la situazione con le 499P. Poi il destino ha voluto diversamente: un contatto tra Pier Guidi ed Estre ha causato la foratura dell’anteriore sinistra, facendo precipitare la Rossa #51 in fondo al gruppo. L’episodio ha spianato la strada alla Porsche #6, condotta magistralmente da Kévin Estre insieme a Laurens Vanthoor e Matt Campbell. Nella fase cruciale, con la pista in asciugatura, a Stoccarda hanno scelto la via della prudenza: niente slick, solo rifornimento. Una scelta che ha pagato, regalando alla 963 un successo dal sapore liberatorio. La Ferrari #50 di Molina/Fuoco/Nielsen ha reso meno amara la giornata di Maranello con un secondo posto costruito sulla costanza più che sulla velocità, impreziosito dal sorpasso nel finale sulla Peugeot #94 di Vandoorne/Duval/Jakobsen. La #51 ha rimontato con rabbia fino alla quinta piazza, dimostrando ancora una volta il carattere di Pier Guidi Note di merito per le Peugeot, che hanno sfruttato le condizioni miste per piazzare entrambe le 9X8 in Top4. Più complesso il weekend per Toyota, mai davvero in partita e salvata solo dal nono posto della #8. Le Aston Martin Valkyrie, ancora acerbe, hanno acceso la gara nella prima metà per poi arrendersi ai soliti problemi tecnici.

LMGT3: McLaren vince, Rossi show con la BMW.  Se le Hypercar hanno offerto spettacolo, la LMGT3 questa volta ha regalato polemiche. La Ferrari #54 di AF Corse, con un Davide Rigon in stato di grazia, aveva rimontato fino al comando sfruttando le slick e un ritmo indiavolato. Una lotta dura ma corretta con gli avversari, almeno fino al verdetto della Direzione Gara: 5” di penalità per un contatto giudicato eccessivo. Risultato? La #54 è stata retrocessa da prima a terza. A festeggiare è stata così la McLaren #95 di United Autosports con Gelael/Sato/Leung, brava a cogliere il momento giusto per montare le gomme da asciutto. Dietro di loro, ancora una volta, ecco la BMW #46 del Team WRT con Valentino Rossi, Ahmad Al Harthy e Kelvin Van Der Linde: strategia perfetta e un ultimo stint da gladiatore che ha consegnato al “Dottore” un nuovo podio nel mondiale. Il podio si chiude, per l’appunto, con la Ferrari #54 penalizzata, davanti alle altre BMW WRT e alla seconda McLaren United. Le Aston Martin e le Ford Mustang hanno mostrato sprazzi di competitività, ma alla distanza la scelta di restare su gomme da bagnato si è rivelata suicida.