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Dakar 2026
Dentro la sfida del team Sandriders

Federico Giavardi
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Dakar 2026 - Dentro la sfida del team Sandriders

A meno di due mesi dal via della Dakar 2026, in programma dal 3 al 17 gennaio, il team Sandriders - composto da Cristina Gutierrez, Pablo Moreno ed Edouard Boulanger, fresco campione mondiale navigatori e co-pilota di Sébastien Loeb - ci ha svelato i segreti della preparazione e le ultime novità tecniche del prototipo Dacia in gara.

Eroina dei raid

La Dakar è un crocevia di discipline: rally, enduro, ATV. E forma una nuova generazione di piloti, come Cristina Gutierrez. Dal 2017 a oggi ha percorso migliaia di chilometri nel deserto, passando dalla Mitsubishi Pajero al ruolo di punta nel team ufficiale Dacia. È stata la prima donna a vincere una tappa Dakar dai tempi di Jutta Kleinschmidt nel 2005.

“La preparazione mentale è fondamentale – racconta – perché durante la gara si dorme pochissimo e non c’è margine d’errore. Quest’anno non ci saranno l’Empty Quarter né la prova di 48 ore, ma affronteremo comunque 5.000 km di speciali e due tappe Marathon.”

Sul piano fisico, Gutierrez alterna sessioni aerobiche in bici a esercizi di forza in palestra: “Serve anche per aiutare il co-pilota nelle riparazioni e nei cambi gomme.”

Le novità del Sandrider

Dopo il debutto nel 2025 con il quarto posto di Nasser Al Attiyah, Dacia punta al podio con quattro equipaggi e un prototipo Ultimate T1+ aggiornato.

Tra le novità: un nuovo snorkel per migliorare l’aspirazione del motore, la rimozione della box posteriore degli utensili (ora sotto l’abitacolo) per favorire il raffreddamento del 3.0 V6 biturbo a iniezione diretta, alimentato con carburante sintetico. Rinforzati anche braccetti e trapezi delle sospensioni.

Timing, precisione e digitale

“Ci fanno raccontare un romanzo in cento parole”, esordisce Edouard Boulanger, sottolineando la precisione richiesta al navigatore. “Le note vanno date né troppo presto né troppo tardi, ogni secondo conta.”

Il co-pilota gestisce utensili, ricambi, waypoints, roadbook, tempi e posizione. Con il roadbook digitale, la traccia viene comunicata solo 5 minuti prima della partenza: niente ricognizione, serve esperienza e intuito per individuare i punti chiave della speciale.