Tesla
Guida autonoma su tutta la gamma entro il 2019
Per la Tesla la guida autonoma è sempre più vicina. Presentando il nuovo supercomputer Full Self-Driving (Fsd) durante l'Autonomy Day, la Casa californiana ha annunciato che tutti i modelli saranno in grado di gestire automaticamente gran parte delle fasi di guida già entro la fine di quest'anno. Nel 2020, leggi permettendo, sarà poi lanciata una flotta di robotaxi con l'obiettivo di offrire un servizio di ride hailing.
Un nuovo supercomputer per tutte. "Entro un anno da oggi avremo più di un milione di auto interamente autonome": con queste parole Elon Musk ha svelato la nuova unità di calcolo che permetterà alle elettriche di Palo Alto di raggiungere un livello d'automazione superiore al terzo della scala Sae. Ribadendo ancora una volta la scelta di non voler contare sui Lidar per controllare l'ambiente e il traffico attorno all'auto, il ceo ha annunciato che entro la fine del 2019 tutte le Tesla dotate dei nuovi chip permetteranno a chi siede al posto di guida di staccare le mani dal volante per tutta la durata dei tragitti in modalità driverless, lasciando di fatto il controllo della vettura ai chip di nuova generazione.
Anche in retrofit. Il supercomputer, interamente progettato dagli ingegneri dell'azienda californiana, è pensato per sostituire il precedente hardware sviluppato dalla Nvidia ed è già presente su tutte le Model S e Model X prodotte a partire dallo scorso mese di marzo e sulle Model 3 costruite dall'inizio di aprile. Per i clienti che vorranno abilitare il pacchetto Full Self Driving su modelli prodotti in precedenza è prevista la possibilità di aggiornare le vetture con un retrofit, il cui prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 5.000 dollari (4.442 euro).
21 volte più potente. Il sistema Fsd potrà contare su 12 sensori a ultrasuoni, otto telecamere e un radar anteriore per generare circa 2,5 miliardi di pixel ogni secondo, che verranno poi processati dai sei miliardi di transistor presenti nella nuova unità di calcolo. La Casa, come da tradizione, non ha svelato tutte le specifiche tecniche del sistema, limitandosi a dire che il costo di produzione è stato ridotto del 20% rispetto all'hardware dell'Autopilot 2.5 e che la potenza di calcolo è 21 volte superiore rispetto a quella del sistema precedente (firmato Nvidia): i nuovi chip sono realizzati dalla Samsung in una fabbrica ad Austin, in Texas. A seguito della presentazione del nuovo calcolatore l'azienda ha annunciato di essere già al lavoro sulla prossima generazione di supercomputer che arriveranno sui modelli di serie entro due anni con una capacità di calcolo tripla rispetto agli attuali.
Nel 2020 il ride hailing driverless. Se le leggi lo permetteranno, il prossimo anno la Tesla darà vita a un nuovo servizio di ride hailing a guida autonoma. La flotta di robotaxi sarà composta dai modelli del costruttore riconsegnati dai clienti al termine dei leasing: per abilitare le nuove funzioni ogni vettura sarà sottoposta a un aggiornamento over-the-air. Parallelamente verrà rinnovata anche l'applicazione già utilizzata per il controllo remoto delle vetture: gli utenti potranno così prenotare una corsa facendosi venire a prendere dall'auto più vicina.
Ogni robotaxi renderà fino a 30.000 dollari all'anno. Considerando una vita media di circa 11 anni per ogni vettura, la Casa ha stimato un profitto lordo di circa 30.000 dollari (26.654 euro) all'anno per ogni auto. Questo valore è calcolato con una percorrenza media di 90.000 miglia (144.841 km) ogni 12 mesi con 16 ore al giorno di attività a una velocità media di 16 miglia orarie (26 km/h) più otto ore di ricarica. Ciò consentirebbe un guadagno lordo di 0,65 dollari per miglio (0,58 euro/km), considerando che la metà della percorrenza avverrà senza clienti a bordo. Per il momento, tuttavia, non è chiaro se anche i proprietari potranno condividere la propria auto nei momenti in cui non viene utilizzata.