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Verso la meta con le migliori app per la ricarica

Carlo Bellati
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Software - Verso la meta con le migliori app per la ricarica

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Juicepass by Enel X - voto della community 2,7. Il più grande operatore italiano dell’energia presenta un’app che vanta un alto numero di download, ma non ha una valutazione molto elevata. Una spiegazione può risiedere nella complessità della rete Enel, data dalla sua capillarità e le ampie possibilità di roaming, ora anche con i punti di ricarica Ionity. L’app in sé offre al suo interno diverse funzioni, compresa la possibilità di poter inserire vari modelli di auto. Quello che sembra non soddisfare del tutto è la comunicazione con le colonnine (ma anche con il servizio di assistenza).

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D Mobility by Duferco - voto della community 3,0. Abilitata al roaming con altri operatori, Duferco gestisce anche una serie di propri punti di ricarica in Italia e ha un centro di assistenza attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Nel nostro Paese, i punti convenzionati sono circa 16.000, che diventano 128 mila in Europa. Duferco ha all’attivo un’offerta Flat a 25 euro al mese (+ Iva, massimo per tre mesi) per 300 kWh di energia. L’app, però, non gode di una reputazione molto alta presso gli utilizzatori, che lamentano un certo numero di bug.

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Becharge - voto della community 3,3. BeCharge, a differenza di altri operatori, gestisce una propria rete di colonnine in oltre 4.430 località e dalla loro app se ne possono selezionare quasi 3.000 in tutta Italia. È disponibile per Android e iOs. Non ha ancora totalizzato un grande numero di download e di recensioni, ma gli utilizzatori segnalano una buona interazione con il servizio assistenza e qualche problema con i metodi di pagamento, oltre all’impossibilità di inserire diversi modelli di auto.

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Chargemap - voto della community 4,4. Nasce in Francia, ma estende la raccolta dei punti di ricarica in tutta Europa e oltre, arrivando a catalogarne 300.000 con accordi di roaming con quasi tutte le società di distribuzione. Sollecito ma un po’ rivedibile il servizio di assistenza, che risponde quasi sempre in inglese. Una lamentela fissa riguarda il sovrapprezzo per le tariffe, ma la community è molto attiva nel recensire i punti di ricarica.

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Chargepoint - voto della community 4,5. Dall’Olanda, dove ha la sua sede, Chargepoint opera dal 2007 come integratore di servizi per le ricarica. La sua app è una di quelle con le votazioni migliori (per Android, non per iOs), con la segnalazione, probabilmente un po’ esagerata, di oltre 500.000 download. Tra le varie opzioni, si può scegliere un filtro per selezionare solo le colonnine adatte ad un certo tipo di veicolo.

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Nextcharge - voto della community 4,5. Con oltre 200.000 punti di ricarica indicizzati, un sistema di pagamento integrato con carta di credito e un ''wallet'' personale ricaricabile, Nextcharge è l’app del momento, con più di 100 mila download da quando è nata, in Italia, nel 2013. Un elemento molto apprezzato dagli utenti è l’interconnessione di molti network, che permette di usare un’unica carta (o l’app) per tutti senza preoccupazioni, e in certi casi con tariffe che sono inferiori a quelle applicate dal singolo gestore.

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Plugshare - voto della community 4,6. Oltre 10.000 recensioni e una valutazione più che lusinghiera per Plugshare di Recargo Co.: un’app ''mondiale'' da oltre un milione di download, basata in California ma oramai estesa praticamente ovunque. L’applicazione, così come il sito web plugshare.com, è estremamente veloce e pratica da usare, con un notevole grado di interattività con gli utenti, anche se le risposte al servizio clienti sono solo in inglese. È prevista la possibilità di condividere recensioni e foto dei punti di ricarica.

Anche se la distribuzione sul territorio italiano non è molto omogenea, le reti di ricarica per le auto elettriche stanno facendo grandi progressi. Per esempio Enel X Mobility, che è il gestore più importante, conta 12.000 punti di rifornimento solo in Italia e oltre 107.000 in Europa con gli accordi di roaming. A questo se ne aggiungono molti altri e il ritmo delle nuove installazioni è sostenuto, anche considerando che una quota dei fondi del Recovery Plan è destinata a finanziare lo sviluppo di queste strutture, così da rendere più facile la vita degli attuali (e futuri) proprietari di veicoli a emissioni zero.

Le app per la ricarica. Dove c’è ancora parecchio da fare è nei punti di ricarica cittadini e condominiali, che, benché incentivati, ancora si scontrano con una burocrazia farraginosa, che dev’essere superata. Per chi si sposta con una Bev, ma anche con un'ibrida plug-in, trovare la colonnina giusta al momento giusto è un fatto essenziale: per fortuna, in tal senso, già da diversi anni sono state sviluppate delle efficienti app per smartphone. Efficienti soprattutto perché si avvantaggiano delle informazioni in tempo reale sullo stato delle colonnine: non si limitano solo, dunque, a identificare la loro posizione, ma anche a fornire aggiornamenti sulla reale disponibilità della presa, sulla sua adattabilità al veicolo, sulle tariffe e sui guasti. Ultimo, ma non meno importante, attraverso le app per la ricarica si può pianificare un itinerario anche seduti comodamente sul divano di casa. A prima vista, si tratta di applicazioni semplici (anzi, la “user interface” dovrebbe costituire un fattore di qualità determinante): in realtà, come tutti i sistemi che incorporano dei sistemi di pagamento online, presentano invece un substrato di controlli incrociati e di convergenza dei dati che non sempre funzionano al 100%. In quest'ottica, i giudici migliori sono coloro che ne fanno uso a livello quotidiano. Le lamentele più frequenti registrate da parte dei loro fruitori fanno riferimento non tanto alla localizzazione e alla guida a destinazione, ma ai pagamenti, al riconoscimento dell’utente e, talvolta, anche allo sblocco del cavo di ricarica. Scopri nella nostra galleria di immagini quali sono le app per la ricarica più diffuse: le abbiamo ordinate secondo il gradimento espresso dagli utenti su Google Play e su App Store.