Alla guida del Nissan Townstar EV
Porte ampie. Per la prima volta guidiamo un esemplare della triade Kangoo/Citan/Townstar equipaggiato non solo di questa strumentazione non analogica, ma del regolatore di velocità completo di regolazione automatica della distanza dal veicolo che precede. Le sospensioni si comportano bene su dossi rallentatori e buche, una taratura che ha un contraltare in un certo rollio. Lo sterzo è leggero ma non particolarmente preciso. In generale la guida è facile anche nei centri storici e confortevole. Si scende facilmente attraverso porte ampie e dall’angolo di apertura esorbitante – 90 gradi – e ci si avvicina a un vano di carico privo di diavolerie – la sola opzione è, nel modello a due posti, la grata girevole associata al sedile del passeggero abbattibile per far spazio a oggetti lunghi - ma ben accessibile. Il Townstar furgone a tre posti (conducente più due passeggeri su una panchetta) permette un’abitabilità più che dignitosa per brevi spostamenti. Le alternative di rifornimento di energia prevedono, come detto, un caricabatteria trifase da 22 kW, per la ricarica accelerata presso i terminali pubblici; in opzione con quest’ultimo c’è il sistema rapido a corrente continua da 80 kW per recuperare 170 km in 30 minuti. È invece di 3 ore e 50 minuti il tempo richiesto recuperare dal 15% all'80% di carica nel caso di una wallbox domestica da 11 kW, o 6 ore con quella da 7,4 kW.
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