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Concept

Volkswagen
ID.GTI, la ID.2all si fa cattiva

Lorenzo Corsani

Il ritorno della sigla GTI è elettrico. Al Salone di Monaco, la Volkswagen alza ulteriormente l'asticella delle sue Ev, superando le performance delle attuali varianti GTX con la nuova ID.GTI Concept. Sviluppata in parallelo con la ID2.all, svelata nel marzo scorso, la prima GTI elettrica è destinata - come la "base" - a trasformarsi entro breve tempo in un modello di serie. Le citazioni del passato sono tante e non mancano soluzioni innovative per far divertire i passeggeri, ma per il momento dati come potenza, coppia, accelerazione e autonomia non sono stati resi noti. 

IN BREVE

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Design

Le "matite" della Volkswagen hanno voluto rendere omaggio alla Golf GTI originale, quella del 1976, per creare la prima GTI elettrica, che vede nella "I" della sigla un nuovo significato: da Injection a Intelligence. Il Dna del modello originale è presente sulla piccola elettrica con alcuni sapienti tocchi che hanno reso molto più aggressiva e dinamica la ID.2, come il bordo rosso che attraversa il frontale e i gruppi ottici Matrix Led, i massicci cerchi da 20" bicolore con pneumatici 245/35 e i paraurti sportivi con elementi neri e griglie a nido d'ape. A completare l'allestimento sono presenti uno splitter, dei codolini, delle minigonne nero opaco e uno spoiler sul tetto. Per i fari posteriori è stata scelta inoltre una finitura scura; inoltre, una barra nera riprende lo stile della prima GTI del 1976. Per ricreare l'effetto del paraurti nero di quest'ultima, la ID.GTI adotta anche il diffusore separato in due parti di colore nero.  

Dimensioni

La ID.GTI ha una lunghezza di 4 metri e 10 centimetri, una manciata di millimetri in più dell'attuale Polo. La "cura" elettrica ha però consentito di sfruttare al meglio gli spazi, con l'abitacolo che offre posto a cinque persone e il bagagliaio che arriva ad avere una capienza dichiarata di 490 litri: quasi un centinaio in più di una Golf.

Interni

Per ricreare lo stile vintage della prima GTI, i designer della Volkswagen hanno rielaborato molti elementi. Il volante, per esempio, ha l'airbag incassato come omaggio al tappo centrale del primo tre razze ed è dotato di un marcatore luminoso a ore 12 dal sapore racing. Pur avendo spostato i comandi della trasmissione automatica sulla plancia, i designer hanno cercato anche un richiamo alla "palla da golf" del cambio della vettura originale, dotando di una finitura simile la manopola centrale delle modalità di guida. I sedili sportivi riprendono la fantasia a quadri, ora chiamata Jack-e, e sono dotati di loghi GTI illuminati con un sensore a impulsi (GTI Heartbeat), che serve anche come conferma della chiusura delle serrature. 

Tecnologia

Il Digital Cockpit da 10,9 pollici propone numerose grafiche personalizzate, ma moltissime informazioni sono proiettate anche sull'head-up display che copre l'intero parabrezza. La raffinatezza di questa soluzione permette di differenziare i dati tra guidatore e passeggero, ma anche di creare condizioni inedite: sul bordo sinistro, per esempio, il pilota può visualizzare la mappa del circuito e la posizione in gara se sta guidando in pista, mentre il passeggero riceve tutti i dati dei tempi sul giro. L'infotainment può contare invece su un display da 12,9" con una fascia inferiore fissa dedicata alla gestione del climatizzatore e una serie di comandi rapidi retrolluminati posti al di sotto dello schermo stesso. Al volume dell'impianto audio è invece dedicata una rotellina analogica.

Motore

Il motore agisce sulle ruote anteriori e, per la prima volta, viene introdotto su una ID un controllo di trazione avanzato integrato nel Vehicle Dynamics Manager e derivato dalle attuali Golf GTI. Qui il sistema può gestire un numero di parametri ancora più ampio e interviene con ancora maggiore precisione per differenziare l'esperienza a bordo in base alla modalità di guida. Purtroppo, la Volkswagen non ha fornito informazioni relative a potenza, coppia e prestazioni, quindi per ora non sappiamo quali siano le reali capacità della nuova sportiva rispetto alle sue progenitrici endotermiche. Per avere un riferimento, la ID2.all Concept dichiara 226 CV, circa 420 km di autonomia e meno di 7 secondi per toccare i 100 km/h da fermo, quindi non è da escludere che la GTI utilizzi la medesima base tecnica ulteriormente affinata. 

Modalità di guida

Un comando rotante al centro della console, dotato di un display specifico integrato, permette di selezionare la modalità di guida. La Volkswagen ha studiato una combinazione di regolazioni tali da definire in maniera netta i vari "caratteri" della vettura, arrivando per esempio a introdurre la simulazione delle cambiate e il suono. I passeggeri potranno persino entrare in una sorta di macchina del tempo, impostando la vettura per simulare il più possibile le antesignane endotermiche nel sound, nel comportamento e nella grafica della strumentazione: la prima Golf GTI del 1976, la Golf GTI 16V del 1986 e la GTI 25 Edition del 2001.