Pedaggio
Mille tratte senza pagare: condannato a 9 mesi di reclusione
È arrivata oggi la prima condanna esemplare per uno dei cosiddetti "furbetti del pedaggio": su querela presentata dalla Società Tangenziale di Napoli, il giudice ha condannato un automobilista che utilizzava regolarmente le corsie del Telepass (1.000 passaggi in pochi mesi) pur essendone sprovvisto. Per lui la pena prevede nove mesi di reclusione per il reato d'insolvenza fraudolenta e continuata, la confisca dell'auto, secondo quanto previsto dell'articolo 240 del Codice Penale, e l'obbligo di rimborso dei pedaggi e delle spese legali.
Mancato pedaggio. Si conferma così la svolta nella procedura entrata in vigore mesi fa, finalizzata a contrastare proprio questo fenomeno, in costante aumento. In pratica, si mette in atto quanto segnalato, in maniera non proprio chiara, da alcuni cartelli elettronici: "Accertamento per violazione del mancato pedaggio". Secondo la nuova legge, il personale delle concessionarie autostradali assume il ruolo di "ausiliario del pedaggio", con il compito di prevenzione e accertamento delle violazioni dell’obbligo di pagamento. In sostanza, alcuni casellanti sono abilitati a sanzionare chi non riesce a pagare il pedaggio ”con un'errata modalità d'incolonnamento e di arresto alle barriere autostradali” (articolo 176 comma 11 del Codice della Strada). Sarà poi la polizia stradale a notificare il verbale al proprietario del veicolo entro 90 giorni. La violazione prevede una multa di 85 euro, la perdita di due punti sulla patente e il pagamento dell’importo dovuto. Nel caso dell'automobilista di Napoli, la sanzione è stata più pesante, perché il suo comportamento era reiterato e chiaramente mirato a eludere il pagamento e quindi per lui si sono configurate ulteriori e ben più gravi violazioni.