Genova
Crolla il ponte Morandi sull'A10 - VIDEO
Il ponte Morandi dell'Autostrada A10 è crollato nella mattinata del 14 agosto: il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno 43 vittime (di cui quattro bambini) e 9 feriti, oltre a 634 sfollati. Sotto alle campate del viadotto - che sovrastando il torrente Polcevera collega Genova al ponente cittadino e alle città di Savona e Ventimiglia - sono presenti i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano. Poco prima di mezzogiorno una lunga sezione della sopraelevata, nel tratto che passa sopra a via Walter Fillak, si è distaccata precipitando al suolo a pochi metri dalle abitazioni: Vigili del Fuoco, ambulanze e forze dell’ordine sono subito accorsi sul posto. Numerosi le auto e i mezzi pesanti coinvolti. Sulla A10 Genova-Savona è stato chiuso il tratto tra Genova Aeroporto e il bivio A7 Milano-Genova in entrambe le direzioni. Nella zona è stata interrotta anche la circolazione ferroviaria: il cedimento è avvenuto tra le stazioni di Genova Rivarolo e Genova Sampierdarena e, per motivi di sicurezza, sono stati sospesi tutti i collegamenti.
Erano in corso lavori di consolidamento. Autostrade per l'Italia ha subito diramato un comunicato: "In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che sulla struttura - risalente agli anni ‘60 - erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi".
Ponte pericolante. A distanza di qualche ora dal disastro che ha ferito il cuore della città e l'ha tagliata in due dal punto di vista viabilistico, risulta ancora pericolante il pilone rimasto in piedi dopo il crollo della campata centrale del ponte Morandi. La pesante e imponente struttura di cemento incombe sulle case e si teme possa cedere a sua volta.
Conte: "Stato d'emergenza e subito 5 milioni". Nel corso di una conferenza stampa, che ha fatto seguito a un consiglio dei ministri straordinario riunitosi alla Prefettura di Genova, il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha anticipato che il Governo ha stabilito 12 mesi di stato di emergenza per la città e 5 milioni di euro di stanziamento iniziale per i primi interventi di messa in sicurezza e ricostruzione. Non solo. La percezione che ci siano precise responsabilità dietro al disastro è chiarita anche dalla dichiarazione successiva: "Avvieremo la procedura per la revoca della concessione alla società Autostrade, al di là di quelle che saranno le verifiche che saranno fatte in sede penale. Lasceremo i magistrati svolgere il loro compito, ma noi non possiamo attendere i tempi della giustizia. Noi abbiamo l'obbligo di far viaggiare tutti i cittadini in sicurezza". Il premier ha inoltre espresso la volontà di nominare un commissario straordinario per garantire una rapida ricostruzione e di stabilire una giornata di lutto nazionale in onore delle vittime e di chi è rimasto coinvolto nel disastro.
"Via i vertici di Autostrade". Anche il ministro delle Infrastrutture Trasporti, Danilo Toninelli, si era espresso in maniera analoga già la nella mattinata di Ferragosto: "Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europamentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari. I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato."
Il procuratore Cozzi: "Errore umano". “Non è stata una fatalità, ma un errore umano”, ha dichiarato il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. “Noi dobbiamo rispondere a una sola domanda: perché è successo?", ha proseguito il magistrato. "Questo è il nostro compito e per farlo faremo tutto quello che è necessario”.
Mattarella: "Gli italiani hanno diritto a infrastrutture moderne ed efficienti". Dal Quirinale non si è fatta attendere un'accorata dichiarazione. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così si è espresso sulla tragedia: "È una catastrofe quella che ha colpito Genova e l’Italia intera. Su persone e famiglie inermi si è abbattuta una disgrazia spaventosa e assurda. Il primo pensiero - mio come di tutti gli italiani - va alle vittime, ai feriti, alle sofferenze e alle angosce dei loro familiari. A quanti oggi piangono per i loro cari, desidero esprimere il più sentito cordoglio, la mia vicinanza e, insieme, la solidarietà della Repubblica. Un caloroso ringraziamento rivolgo a coloro che - sulle strade, tra le macerie, negli ospedali - si sono immediatamente prodigati e tuttora continuano a lavorare in condizioni di difficoltà, per salvare vite e per recuperare i corpi di chi è stato travolto. Questo è il momento dell’impegno comune, per affrontare l’emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale. Gli italiani hanno diritto a infrastrutture moderne ed efficienti che accompagnino con sicurezza la vita di tutti i giorni. I controlli, la cultura della prevenzione e l’intelligente ammodernamento del sistema delle comunicazioni, devono essere sempre al centro dell’azione delle istituzioni pubbliche e dei concessionari privati, a tutti i livelli".
Progetto degli anni '60. Costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua su progetto dell'ingegner Riccardo Morandi, il viadotto ha una lunghezza complessiva di 1.182 metri: il tratto sospeso più lungo è di 210 metri e il piano stradale è a 45 metri dal suolo. Il ponte a trave strallata dispone di elementi verticali costituiti da due V sovrapposte con tre piloni di cemento armato che raggiungono i 90 metri d'altezza.