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Le 10 creazioni di Pininfarina più belle di sempre

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Carrozzieri - Le 10 creazioni di Pininfarina più belle di sempre

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Cisitalia 202 (1947)Per sapere quanto è significativa questa coupé nella storia del Dopoguerra italiano e dell'automobile basti sapere che uno dei 220 esemplari costruiti è esposto nel MOMA (Museum Of Modern Art) di New York dal 1951 come epitome della scultura mobile.​Nella foto, Battista Pinin Farina all'inaugurazione dell'esposizione newyorkese.

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Alfa Romeo Giulietta Spider (1955)Voluta dall'importatore americano Alfa Romeo, fu disegnata da Franco Martinengo sullo stile sobrio della Lancia Aurelia B24. È l'aggraziato capolavoro che proietta idealmente l'Italia dalla ricostruzione all'euforia del boom economico.

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Ferrari Dino 246 GT (1969)La prima Rossa a motore centrale-posteriore uscì dalla matita di Aldo Brovarone sull'ultimo V6 da 2.4 litri progettato da Dino Ferrari, il figlio del Drake scomparso nel 1956. Qualcuno la definì una baby Ferrari, il pubblico ne decretò il grande successo.

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Pininfarina Spidereuropa (1981)Mentre FCA presenta la nuova 124 Spider, vale la pena ricordare che l'originale del 1966 uscì dalle matite di Tom Tjaarda. Pininfarina continuò ad assemblarla a Grugliasco, per fare definitivamente sua la versione Sport Spider di ritorno dal mercato americano.

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Ferrari Testarossa (1984)Nonostante il nome, la Testarossa è entrata nell'immaginario collettivo degli anni 80 in versione bianca, guidata dai detective della serie tv "Miami Vice" Don Johnson e Philip Michael Thomas. Perché bianca? Risaltava meglio nelle scene notturne.

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Maserati GranTurismo (2007)Un Tridente che autorizza a sognare a occhi aperti, quello che si trova sulla mascherina ovale della GranTurismo. Propulsore V8 Ferrari sulla piattaforma della Quattroporte, che ha rilanciato lo stile Maserati nel mondo.

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Alfa Romeo 2uettottanta (2010)Inserire la Duetto originale sarebbe stato troppo facile, invece è sempre bello guardare avanti. Succedere a un mito è impresa titanica, Pininfarina l'ha affrontata creando una spider elegante e cattiva che è al cento per cento Alfa Romeo.

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Pininfarina Nido EV (2010)Chissà, potrebbe essere la prima Mahindra con il fregio della "effe" prodotta in serie. Perché è monocellulare, concepita intorno al concetto di sicurezza attiva e passiva. Ed è la versione elettrica del prototipo che, come la Cisitalia, è stato esposto al MOMA di New York.

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Ferrari F12 Berlinetta (2012)Quando troppo non è mai abbastanza. La più prestazionale delle Rosse prodotte in serie è anche una delle più belle in assoluto. Disegnata a quattro mani con Flavio Manzoni del Centro Stile Ferrari, è la prima della nuova generazione di berlinetta con V12.

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Pininfarina Cambiano (2012)Suona come una celebrazione, questo prototipo ibrido plug-in con il tettuccio trasparente. La coupé sportiva festeggia i 30 anni di Centro stile e i dieci di Engineering nella nuova sede di Cambiano. A qualcuno ha ricordato il prototipo della Dino, una strada tracciata mezzo secolo fa.

Grugliasco non è Bangalore, però viene voglia di puntare sul traduttore di Google per sapere come si legge Pininfarina in indiano. Di fatto, il 76% della storica carrozzeria torinese è passato alla Mahindra in cambio dei 150 milioni di euro che permetteranno di consolidare le casse, proseguire l'attività e restare competitivi sul mercato globale. Doloroso? Necessario. Sulla scia di Lamborghini e Ducati, passa in mani straniere anche l'azienda che Battista Farina detto Pinin, il patronimico piemontese del padre Giuseppe, aprì nel 1930. Il prestigioso Compasso d'Oro assegnato nel 2008 e nel 2014 per il design della concept Nido e della Ferrari F12 Berlinetta sono fra i riconoscimenti più recenti a questa icona del saper fare che in ottant'anni ha prodotto molti capolavori del made in Italy, soprattutto per Ferrari e Alfa Romeo. Ve ne presentiamo dieci per continuare a sognare.

Paolo Sormani