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Alpina
Quelle BMW molto speciali – FOTO GALLERY

Alessandro Mirra
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Alpina - Quelle BMW molto speciali – FOTO GALLERY

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Alpina C1 2.3. Basata sulla 323i a due porte della generazione E21, è equipaggiata con un 2.3 da 170 CV ed è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e di raggiungere una velocità di punta di 208 km/h. Questo modello entra in produzione nel 1980, ma la prima Alpina basata su una Serie 3, la B6 2.8, entra a listino già nel 1978.

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Alpina B7 Turbo. Questo modello su base 528i della generazione E12 è la prima Alpina derivata da una Serie 5. Il suo 3.0 a 6 cilindri sovralimentato la spinge fino a una velocità massima superiore ai 250 km/h. Entra in produzione al termine del 1978.

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Alpina B9 3.5 Coupé. Deriva dalla BMW 635CSi della serie E24 ed è equipaggiata con un propulsore da 3.5 litri e 245 CV. In questa versione entra a listino nel luglio del 1982.

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Alpina B9 3.5. Basata sulla 528i della generazione E28, viene lanciata nell’ultimo trimestre del 1981. Il motore è lo stesso dell’omonima coupé dell’immagine precedente.

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Alpina C2 2.7. Si tratta di una versione derivante dalla 325i (E30) e declinata in diverse varianti di carrozzeria: a due e a quattro porte, nonché Touring e cabriolet, come quella della foto. È equipaggiata con un sei cilindri di 2.7 litri e 210 CV ed entra in produzione nel febbraio del 1986.

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Alpina B6 3.5. A listino dal novembre del 1985, è equipaggiata con un propulsore a sei cilindri da 261 CV, che le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 250 km/h.

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Alpina B11 3.5. Tra le prime Alpina basate su una Serie 7 (la E32), è dotata di un motore di 3.5 litri da 254 CV. Entra in produzione nel 1987.

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Alpina B10 3.5/1. Deriva dalla 535i della serie E34 ed è equipaggiata con lo stesso propulsore dalla B11 3.5 dell’immagine precedente. Arriva a listino nel 1988.

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Alpina B12 5.0 Coupé. Basata sulla 850i, debutta a listino nel 1990. Il suo motore a dodici cilindri di cinque litri è in grado di erogare 350 CV. La velocità massima supera i 280 km/h, mentre le bastano 6,8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

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Alpina Roadster Limited Edition. È la prima Alpina derivata da una spider, ovvero dalla Z1, la più curiosa delle serie Z di Monaco di Baviera. Il suo motore di 2.7 litri eroga 200 CV.

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Alpina B3 3.0. Compact a parte, è proposta in tutte le varianti di carrozzeria della 325i (E36). Il suo motore, un 3.0 a sei cilindri da 250 CV le consente di superare una velocità di 255 km/h. Entra in produzione nel 1993.

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Alpina B12 5.7. Questa berlina, derivata dalla 750i (E38), è disponibile anche in versione lunga ed entra in produzione nel 1995. Il motore è un dodici cilindri di 5.7 litri con 387 CV. Supera i 280 km/h di velocità massima.

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Alpina B10 3.2. Questa segmento E deriva dalla 528i (E39) e dispone di un motore di 3.2 litri da 260 CV. La velocità massima è di 260 km/h, che scendono a 252 sulla Touring.

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Alpina B3 3.3. Disponibile in tutte le varianti di carrozzeria della Serie 3 (E46), Compact esclusa, monta un 3.3 aspirato da 280 CV. La versione Coupé, la più performante, tocca i 267 km/h (che scendono a 262 per la Touring nella foto).

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Alpina B5. Basata sulla Serie 5 (E60) disegnata da Chris Bangle, entra in produzione nel 2005 ed è equipaggiata con un V8 di 4.4 litri con 500 CV.

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Alpina Roadster V8 Limited Edition. Deriva, ovviamente, dalla celebre Z8 e monta un otto cilindri di 4.8 litri con 361 CV. La velocità è limitata elettronicamente a 260 km/h.

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Alpina B7. Deriva dall’ammiraglia Serie 7 (E65/66) e dispone di un 4.4 litri da 500 CV. Raggiunge una velocità massima di 300 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi.

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Alpina Roadster S. Basata sulla Z4 di prima generazione (E85), monta un sei cilindri di 3.3 litri. La velocità massima è di 270 km/h con hardtop.

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Alpina D3. D, ovvero diesel: questa Serie 3 (E90/91) dispone di un 2.0 turbodiesel da 200 CV, che consente alla berlina di raggiungere i 238 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi.

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Alpina B7 Biturbo Allrad. Per la prima volta, la Serie 7 (F01) firmata Alpina è anche a trazione integrale. Adotta il V8 di 4.4 litri della 750i, reso più potente grazie a turbocompressori più performanti. La potenza massima raggiunge i 507 CV.

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Alpina D5 Bi-Turbo. Questa Serie 5 (F10/F11) ha un 3.0 a gasolio a doppia sovralimentazione da 350 CV. In versione berlina tocca i 100 km/h da fermo in 5,1 secondi e raggiunge una velocità di punta di 278 km/h.

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Alpina B3 Bi-Turbo. Basata sulla Serie 3 di penultima generazione (F30/F31), dispone di un motore a sei cilindri 3.0 biturbo che eroga una potenza massima di 410 CV.

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Alpina B4 Bi-Turbo. Quelli nella foto sono i primi di una gamma di modelli Alpina basati sulla Serie 4. Lanciati nel 2014, montano un 3.0 sei cilindri da 410 CV.

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Alpina B6 Bi-Turbo Gran Coupé AWD. Nella versione del 2017, questa berlina-coupé a trazione integrale basata sulla Serie 6 a quattro porte dispone di un V8 4.4 biturbo da 600 CV. L’accelerazione da 0 a 100 km/h è portata a termine in 3,8 secondi, mentre la velocità massima è di 325 km/h.

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Alpina XD3 Bi-Turbo. La prima Alpina con carrozzeria da Suv è basata sulla BMW X3. La versione nella foto è equipaggiata con lo stesso propulsore a gasolio della D5 Bi-Turbo. Per passare da 0 a 100 km/h bastano 4,9 secondi, mentre la velocità massima è di 253 km/h.

 

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Alpina B5 Bi-Turbo AWD. Con il suo V8 di 4.4 litri da 608 CV accelera da 0 a 100 km/h e a 200 km/h, rispettivamente, in 3,5 e 11,4 secondi. Di serie monta pneumatici Pirelli P Zero da 255/35 ZR20 all’anteriore e 295/30 ZR20 al posteriore.

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Alpina XD3. Deriva dall’attuale X3 (G01) e dispone di un 3.0 turbodiesel da 388 CV. Raggiunge i 100 km/h da fermo in 4,6 secondi e può toccare una velocità massima di 267 km/h, che si riduce di 5 km/h con i cerchi di lega da 22” opzionali.

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Alpina XD4. Equipaggiata con lo stesso propulsore a gasolio della XD3, ha prestazioni pressoché identiche a quelle della sorella. Come quest’ultima adotta la trazione integrale xDrive.

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Alpina B7. Basata sul restyling dell’ultima generazione della Serie 7 (G11), che si fa notare per la calandra dal generoso doppio rene, è equipaggiata con un V8 4.4 biturbo da 608 CV. Lo 0-100 km/h è coperto in 3,6 secondi, mentre la velocità massima è di 330 km/h.

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Alpina B3. Al momento disponibile solo con carrozzeria Touring, l’ultima Alpina derivata da una Serie 3, la G20, dispone di un sei cilindri in linea da 462 CV. Di serie, monta pneumatici da 19” con pneumatici Pirelli P Zero. La velocità di punta supera i 300 km/h.

Al Salone di Francoforte 2019, appena conclusosi, abbiamo potuto ammirare il meglio della produzione motoristica tedesca, dai grandi costruttori che tutti conosciamo a piccole Case dal grande fascino. Tra i modelli più esclusivi e performanti non sono infatti mancate alcune novità dell’Alpina, come l’attesa B3, un’auto ad alte prestazioni derivata dalla nuova BMW Serie 3 (G20).

Le elaborazioni. Del resto, la storia dell’Alpina è legata a doppio filo al marchio di Monaco di Baviera. La sua nascita risale al 1961, quando iniziano le prime elaborazioni di modelli BMW, a partire dalla celebre 1500. Ma la collaborazione con la Casa dell’Elica si farà sempre più intensa dopo il 1965, quando il marchio viene ufficialmente registrato e, in particolare, dal 1968, con il debutto nel motorsport, al quale seguiranno, negli anni 70, celebri preparazioni di esemplari destinati alla pista: tra questi, le iconiche 3.0 CSL e 2002 (nella foto qui sopra, un’immagine tratta dal calendario ufficiale Alpina).

Un vero costruttore. Dopo la vittoria nel Campionato europeo Turismo del 1977, l’azienda della piccola cittadina bavarese di Buchloe decide di dare il via a una lunga serie di modelli basati sulle auto dell’Elica. Entrano così a listino alla fine del 1978 la B6 2.8 (nella foto qui sopra) e la B7 Turbo, derivate rispettivamente dalle 323i (E21) e 528i (E12). Nel 1983 l’Alpina ottiene lo status di costruttore dal ministero dei Trasporti tedesco.

Brand esclusivo. Prende quindi inizio una tradizione ultraquarantennale di modelli ad alte prestazioni, molti dei quali raccolti nella nostra galleria di immagini, che pubblichiamo su gentile concessione della Casa. Auto sportive, certo, ma dall’aspetto ricercato e mai sopra le righe, con i loro caratteristici cerchi di lega a raggi e l’iconico spoiler anteriore griffato Alpina (qui sopra), senza dimenticare le esclusive finiture di pregio e la celebre grafica che percorre le fiancate di numerosi esemplari prodotti, come la B7 Turbo Coupé nella foto qui sotto.

Il marchio oggi. Molti di voi ricorderanno le varie prove di Quattroruote delle Alpina, come la B10 V8, testata sul numero di ottobre 1997, e la Roadster S, guidata sul nostro dossier Sportive del 2004, ma le auto del brand bavarese non sono più importate ufficialmente in Italia da diversi anni. Un vero peccato per quegli appassionati che dovranno rivolgersi alla Casa madre o ai dealer ufficiali sparsi per l’Europa, molti dei quali in Germania: mai come oggi l’Alpina ha avuto a listino una gamma di modelli così articolata e performante, di cui trovate alcuni esempi e le relative prestazioni dichiarate al termine della nostra galleria di immagini.