La BMW nasce nel 1919 dalla fusione di due industrie motoristiche. La nuova entità basata a Monaco di Baviera, che ispira sia la denominazione Bayerische Motoren Werke sia l’impiego dei colori bianco e blu presenti nella bandiera del Land tedesco, esordisce producendo motori per aerei. Successivamente s’indirizza verso le motociclette e i motori per imbarcazioni e autocarri. Approda nel settore automobilistico nel 1929 rilevando la Dixi, che produceva su licenza vetture Austin Seven, e si cimenta realizzando un’utilitaria. Successivamente, si fa più incisivo l’impegno nella produzione motociclistica e in quello automobilistico. Poi con la seconda guerra mondiale il ritorno al settore aeronautico, che sostanzialmente si conclude nel 1951 con la dedizione ad auto e moto: settori in cui raccoglie successi commerciali e affermazioni nelle corse. Nel 1959, in seguito a una crisi finanziaria che rischiava di vederne passare il controllo alla Daimler-Benz, la famiglia Quandt incrementa la propria quota azionaria. Da allora la storia della BMW è tutta in crescita, come dimostrano i passi successivi che si manifestano attraverso l’acquisizione e il rilancio di brand come Mini e Rolls-Royce, nonché l’apertura d’impianti produttivi negli Stati Uniti e in joint-venture in Cina.

BMW XM
Super Suv a caccia di Urus - VIDEO
È il primo progetto autonomo del reparto M dai tempi della M1 del '78. Lontanissima dalla tradizione del marchio, esagerata per pesi, misure e sensazioni. Non chiedetele di fare la berlina sportiva, ma nel suo segmento si avvicina alla Lambo