Papamobili
Le vetture di Francesco e degli altri pontefici – FOTO GALLERY
Papamobili - Le auto al servizio dei pontefici – FOTO GALLERY
Dacia Duster. La Suv del marchio franco-rumeno è la più recente tra le auto donate al Vaticano: la vettura, dotata di trazione integrale, è stata consegnata dal gruppo Renault a Papa Francesco, in presenza del ceo della Dacia Christophe Dridi e di Xavier Martinet, direttore generale della Renault Italia.
Seat Panda. È la papamobile della foto d’apertura ed è stata realizzata in sole due settimane per la visita di Giovanni Paolo II in Spagna, che nel 1982 incontrò i fedeli a Barcellona, allo stadio Camp Nou, e a Madrid, al Bernabeu. Il motivo: da un sopralluogo avvenuto in precedenza, ci si accorse che la Mercedes 230 G del pontefice era troppo grande per poter attraversare le aree d’accesso ai campi.
Mercedes 460 Nürburg. La prima Mercedes al servizio dei pontefici venne consegnata nel 1930 a Pio XI da Hans Nibel, all’epoca capo ingegnere e membro del cda della Stella. La stessa Casa tedesca si sarebbe poi occupata di un accurato restauro della vettura, riconsegnata a Giovanni Paolo II nel 1984.
Hyundai Santa Fe. In un’inedita versione cabriolet, questa Suv ha fatto la sua prima apparizione in piazza San Pietro nel 2015.
Fiat Campagnola. Proprio in piazza San Pietro, la celebre fuoristrada torinese è diventata tristemente protagonista dell’attentato a Karol Wojtyła, avvenuto il 13 maggio del 1981 alle ore 17:17.
Lamborghini Huracán RWD. In realtà, non si tratta di una vera papamobile: questo bolide con le livree dello Stato Pontificio era stato donato al Vaticano dalla Casa di Sant'Agata Bolognese per essere poi venduto all’asta per una somma di 715 mila euro, devoluta in beneficenza.
Mercedes 300 d landaulet (W 189). La papamobile nella foto trasporta Paolo VI al ritorno dal suo pellegrinaggio in Terra Santa, avvenuto nel 1964.
Peugeot 504. Realizzata in due esemplari per la visita di Giovanni Paolo II in Francia nel 1980, questa papamobile è oggi esposta al Museo de l’Aventure Peugeot, a Sochaux.
Mercedes 230 G. Nel 1980 la celebre fuoristrada tedesca fece il suo ingresso nella Città del Vaticano, al servizio di Giovanni Paolo II. La vettura fa oggi parte della collezione del Mercedes Museum di Stoccarda.
Kia Soul. È l’auto che, nel 2014, ha accompagnato l’attuale pontefice per le strade della Corea del Sud. Il suo colore è il Newport Blue Pearl.
Mercedes 300 SEL landaulet (W 109). Questa vettura della Stella è stata la prima papamobile ad aver accompagnato Karol Wojtyła dopo la sua elezione a nuovo pontefice.
Jeep Wrangler Unlimited. Questa fuoristrada americana è stata utilizzata da Papa Francesco per i suoi viaggi in Ecuador e Usa nel 2015.
Mercedes Classe S limousine (W126). È la speciale ammiraglia in versione extra long, ricevuta da Giovanni Paolo II nel 1985 con equipaggiamenti specifici e blindature.
Lancia Giubileo. Questa one-off, che anticipava le forme della Thesis, è stata donata dal gruppo Fiat in occasione dell’apertura del Giubileo del 2000. Probabilmente la più lussuosa papamobile di sempre, ha arrecato un certo imbarazzo in Vaticano per il suo stile tutt’altro che francescano.
Mercedes Classe S (W140). L’ammiraglia è stata così allestita nel 1997 per le esigenze di sicurezza di Giovanni Paolo II.
Dacia Logan. Un’altra Dacia al servizio di Papa Francesco, utilizzata per i suoi spostamenti in Armenia nel 2016. La versione a tre volumi di questa vettura non è disponibile in Italia, al contrario della wagon MCV.
Mercedes ML (W163). In versione 430, la prima Suv della Stella venne allestita agli inizi del nuovo millennio per consentire le trasferte di Giovanni Paolo II in tutta sicurezza. La vettura entrò in servizio nel 2002, durante la Giornata mondiale della gioventù tenutasi a Toronto.
Fiat 500L. La monovolume prodotta in Serbia negli ex stabilimenti Zastava ha accompagnato Papa Francesco per le strade degli Usa nel 2015. La vettura è stata poi battuta all’asta successivamente da Charitybuzz per ben 300 mila euro, devoluti in beneficenza.
Mercedes ML (W166). Anche la terza generazione della celebre Suv tedesca entra a far parte della lunga lista di papamobili. Consegnata nel 2012 a Benedetto XVI, è più bassa della precedente per consentire un più agevole trasporto aereo.
Nissan Leaf. Questa elettrica è stata donata nel 2017 da un fondo d’investimento tedesco a Papa Bergoglio, notoriamente ecologista, per i suoi 80 anni.
Nissan Navara P300. La one-off nella foto è stata così allestita dalla stessa Nissan in tre mesi per il recente viaggio di Papa Francesco alle Mauritius. Rimarrà esposta nella diocesi locale in ricordo della visita di Bergoglio.
Mercedes Classe G (W463). Utilizzata come base per la papamobile di Joseph Ratzinger, è stata successivamente adottata anche da Papa Francesco.
Isuzu D-Max. Questo pick-up, in versione double cab, ha accompagnato Papa Francesco per le strade delle Filippine nel corso della sua visita del 2015.
Tra i vari doni destinati a Papa Francesco, che oggi spegne 83 candeline, quello del gruppo Renault è arrivato con qualche settimana d’anticipo: parliamo di una Dacia Duster 4x4, rigorosamente bianca e dotata di specifici equipaggiamenti. Di fatto, si tratta dell’ultima di una lunga serie di papamobili al servizio di Jorge Mario Bergoglio (che qualche anno fa stupì tutti accettando una R4) e dei suoi predecessori, molte delle quali dotate di targa SCV 1, ovvero quella delle auto dei pontefici. La ripercorriamo nella nostra galleria di immagini, dove troverete Suv e fuoristrada leggendarie, ma anche berline, monovolume, pick-up e altre vetture, persino un’elettrica e una Lamborghini, nonché una limousine che ha prefigurato le linee della Lancia Thesis.