Design - Le auto del maestro Marcello Gandini - FOTO GALLERY
Lamborghini Countach. Presentata nel marzo del 1971 al Salone di Ginevra, è uno dei capolavori di Gandini per l’atelier Bertone. La prima generazione, denominata LP400, adotta un motore V12 di quattro litri da 375 CV.
BMW Garmisch. Questa concept di Bertone, nata dalla mano di Gandini, viene presentata al Salone di Ginevra del 1970. Linee spigolose e squadrate caratterizzano la due porte dell’Elica, piuttosto futuristica per quegli anni.
Fiat X1/9. La scoperta torinese con carrozzeria targa è una delle creazioni più famose del designer, all’epoca in forza alla Bertone. In produzione dal 1972, deriva dalla concept A112 Runabout, che l’Autobianchi aveva rifiutato di produrre preferendo la A112 Abarth.
Cizeta-Moroder V16T. Si tratta dell’unica sportiva prodotta dalla piccola Casa automobilistica fondata dall’imprenditore Claudio Zampolli (da qui il nome Cizeta, come le iniziali) e da Giorgio Moroder, esponente della musica elettronica e produttore musicale.
Iso Lele. In produzione dal 1969, questa GT con silhouette da shooting brake è un’altra importante creazione di Gandini per l’atelier Bertone. Lele è il nome della moglie di Piero, il figlio di Enzo Rivolta, succeduto al padre alla guida dell’azienda dopo la sua morte.
Renault Super 5. La seconda generazione dell’utilitaria della Losanga è forse la più nota tra le piccole ideate dal maestro torinese. Viene introdotta sul mercato nel 1984.
Ferrari Dino GT4. A listino dal 1974 al 1980, è la prima auto di serie del Cavallino ad adottare un motore V8 collocato in posizione posteriore centrale, ma anche la prima Ferrari di serie disegnata dall’atelier Bertone. La matita, anche in questo caso, è di Marcello Gandini.
Lamborghini Miura. Prodotta dal 1966 al 1973, è uno dei capolavori del maestro torinese. Per molti, l’auto di Sant’Agata Bolognese più bella di sempre, qui immortalata con Ferruccio Lamborghini.
Innocenti Nuova Mini. Non solo sportive: a Marcello Gandini va anche l’arduo compito di reinterpretare per la Innocenti il design della Mini. Nel 1974 nasce così questo modello, che adotta la stessa meccanica della progenitrice, ma con un corpo vettura decisamente più moderno.
Alfa Romeo Montreal. Chiamato così poiché presentato per la prima volta sotto forma di prototipo all’Esposizione Universale di Montreal del 1967, questo capolavoro di Gandini per l’atelier Bertone entra in produzione nel 1970. Quattroruote la guiderà in un raid no stop di 2.400 km da Reggio Calabria a Lubecca.
Citroën BX. Prodotta in oltre 2,3 milioni di esemplari dal 1982 al 1994, è una delle creazioni di Gandini dal maggior successo commerciale. La carrozzeria a due volumi abbinata alle sospensioni idropneumatiche ne fanno una vera Citroën.
DeTomaso Pantera Si. Nel 1991 vede la luce la Si, evoluzione della celebre coupé Pantera. Profondamente rivista nello stile, questa sportiva porta la firma di Marcello Gandini.
Lancia Strato’s Zero. È la showcar, presentata nel 1970, che anticipa in parte le linee di quella che sarà la Lancia Stratos. Il suo corpo vettura fa a meno delle portiere: l’accesso a bordo avviene sollevando il grande parabrezza.
Qvale Mangusta. Inizialmente destinata al marchio De Tomaso, è l’unica vettura prodotta dalla Casa italoamericana Qvale. Venduta principalmente negli Stati Uniti a partire dal 1999, porta anch’essa la firma di Gandini.
Maserati Khamsin. Questa granturismo a motore anteriore vede la luce nel 1973, quando la Casa del Tridente è sotto la gestione della Citroën.
Lamborghini Marzal. Presentata al Salone di Ginevra del 1967, questa concept dalle ampie portiere ad ali di Gabbiano ispirerà la Lamborghini Espada, altra creazione di Gandini.
Alfa Romeo Carabo. Questa showcar del 1968, che oggi fa parte della collezione del Museo Alfa Romeo di Arese, viene sviluppata sulla base della 33 Stradale, da cui eredita peraltro la meccanica. In seguito, ispirerà le forme della Lancia Stratos e della Lamborghini Countach, altri due capolavori di Gandini.
Citroën GS Camargue. Basata sulla GS, questa creazione del 1972 del designer piemontese immagina una possibile evoluzione della compatta francese in chiave coupé 2+2.
BMW 2800 Spicup. Questa coupé-cabriolet disegnata da Gandini, con linea da targa e tetto rigido costituito da tre lamierati, è il risultato di un’altra celebre collaborazione tra la Bertone e la BMW, presentata al Salone di Ginevra del 1969.
Lancia Stratos. Tra le più note creazioni del maestro piemontese, viene lanciata dalla Casa italiana nel 1973 con l’obiettivo di farne una regina dei rally nella sua versione da gara. E così sarà: l’auto conquisterà ben tre titoli Costruttori (1974, 1975 e 1976) del Mondiale.
Stola Lancia S81. 81, come gli anni della carrozzeria Stola nel 2000, quando viene presentata questa concept firmata dal designer torinese. Com’è intuibile, lo stile è ispirato proprio alla Lancia Stratos.
Maserati Quattroporte. La quarta generazione dell’ammiraglia del Tridente è più compatta e sportiva delle precedenti ed è la prima a nascere sotto la gestione della Fiat, che coinvolge anche la Ferrari nel progetto.
Lamborghini Diablo. Tra le più celebri creazioni del designer, quest’auto raccoglie nel 1990 l’eredità della Countach. I primi bozzetti, scartati dalla controllante Chrysler, prevedevano un look ancor più originale, poi adottato sulla Cizeta-Moroder V16T già raccontata in questa rassegna.
50 anni fa, nel marzo del 1971, la Lamborghini presentò a un’epica edizione del Salone di Ginevra – la stessa della Maserati Bora, della Mercedes SL R107 e di altre grandi novità – una nuova sportiva, la Countach. Un’auto dallo stile iconico, disegnata da Marcello Gandini. Il maestro piemontese, all’epoca in forza all’atelier Bertone, aveva già firmato per la Casa di Sant’Agata Bolognese altri modelli come la Miura e altri ne firmerà nei decenni successivi. Ma le creazioni del designer non si fermano alle auto del brand emiliano: anche alcune sportive dei marchi Fiat, Lancia, Maserati, Alfa Romeo e Ferrari si devono alla sua matita. E non vanno dimenticate vetture per tutti come la Innocenti Nuova Mini, la Renault Super 5 e la Citroën BX. Le trovate nella nostra galleria di immagini, dove abbiamo raccolto alcune tra le creazioni più famose del grande maestro torinese, in alcuni casi affiancato da altre importanti matite del ventesimo secolo.