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Curiosità

Gruppo Volkswagen
Dieci anni di Mqb - FOTO GALLERY

Alessandro Mirra
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Gruppo Volkswagen - Le auto nate dalla piattaforma Mqb – FOTO GALLERY

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Audi A3 (8V). La terza generazione dell’A3, sul mercato dal 2012, è la prima auto del gruppo Volkswagen ad adottare la piattaforma Mqb, qui nella sua declinazione d’origine dedicata alle vetture di segmento C. E a proposito di prime volte, con questa serie l’hatchback di Ingolstadt apre all’elettrificazione avanzata, poiché dal 2014 viene proposta anche in versione e-tron, cioè quella che porta al debutto la tecnologia ibrida plug-in nei listini Audi.

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Volkswagen Golf VII. Poco dopo l’Audi A3 arriva sul mercato nel 2012 la settima generazione dell’intramontabile Golf, il cui design viene curato da Walter de Silva, all’epoca responsabile dello stile del gruppo Volkswagen. Questa serie si arricchirà in seguito di versioni elettriche (e-Golf) e plug-in, senza dimenticare la wagon Variant e la monovolume Sportsvan.

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Seat Ibiza. L’utilitaria di Martorell porta al debutto nel 2017 la variante Mqb A0, dedicata alle auto di segmento B, dell’ormai celebre piattaforma del gruppo Volkswagen. Le sue linee accattivanti nascono sotto l’egida del chief designer Alejandro Mesonero-Romanos, oggi a capo dello stile Alfa Romeo.

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Seat Arona. Quasi contemporaneamente all’Ibiza arriva sul mercato la B-Suv Arona, di fatto la sorella a ruote alte dell’utilitaria spagnola (nella foto, un esemplare ristilizzato del 2021). Tra le più compatte crossover del suo segmento, verrà molto apprezzata in Italia nella sua versione di fatto... monofuel (il serbatoio da 9 litri della benzina è considerato ''d’emergenza'') a metano.

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Skoda Kodiaq. Anche la prima Suv del marchio ceco, al debutto nel 2016, nasce sulla piattaforma Mqb del gruppo Volkswagen. Come su ogni modello della Casa di Mlada Boleslav, anche qui tanto spazio a bordo, un favorevole rapporto tra contenuti e prezzi di listino e numerose soluzioni pratiche che rientrano nella filosofia ''simply clever'' tanto spesso rivendicata dal brand.

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Cupra Formentor. Il primo (ma non più unico) veicolo sviluppato ad hoc per il marchio Cupra, cioè non affiancato da un omologo (e omonimo) modello della Seat, è anche uno dei primi esempi di auto concepite sulla Mqb Evo, cioè il primo significativo step tecnologico/progettuale della Mqb. La vettura entra in produzione nel 2020, anche con versioni ibride plug-in, e soprattutto con quello spettacolo a cinque cilindri che è il motore dell'Audi RS 3.

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Volkswagen Jetta. Sebbene non sia più la best seller d’Oltreoceano di Wolfsburg, la Jetta rimane un grande classico della Casa negli Usa, dove le vetture a tre volumi, al contrario di quanto accade sul nostro mercato, riscuotono ben più successo delle hatchback. L’attuale generazione, anch’essa su base Mqb, risale al 2018.

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Jetta VS5. Del resto, fuori dall’Europa la Jetta è talmente popolare che il suo nome è stato scelto dal colosso di Wolfsburg per un nuovo marchio dedicato all’Asia. Il suo primo (ma non più unico) modello nasce nel 2019 e sfrutta proprio quella cittadina del mondo che è diventata nel tempo l'architettura Mqb. Di fatto, la VS5 è una versione cinese della Seat Ateca.

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Audi TT. Non solo auto da famiglia: sulla stessa global platform del colosso tedesco è nata nel 2014 la terza generazione dell’iconica sportiva di Ingolstadt, proposta anche nella variante scoperta. La TT chiude la sua carriera proprio in questo 2023. 

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Seat Leon. Sia l’attuale generazione (KL1) del 2020 che quella precedente (5F) del 2012 derivano dall’architettura globale Mqb. Il modello odierno, offerto altresì nella variante Sportstourer (KL8), cioè wagon, è stato successivamente declinato anche nelle versioni sportive a marchio Cupra.

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Skoda Kamiq. Come la Seat Arona, anche questa B-Suv del marchio ceco, sul mercato dal 2019, è basata sulla Mqb A0 delle auto di segmento B del colosso tedesco. Ma come da tradizione Skoda, scommette su dimensioni più grandi per offrire la migliore abitabilità del segmento.

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Skoda Fabia. Del pari, la Mqb A0 è la piattaforma su cui nasce l’attuale Fabia, arrivata sulle strade nel 2021. Come le altre utilitarie del colosso di Wolfsburg, questo modello ha scelto di rinunciare nella sua ultima generazione alle motorizzazioni a gasolio.

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Volkswagen Polo. E a proposito di utilitarie, l’attuale Polo di sesta generazione è un altro modello sviluppato sulla Mqb A0. Arrivata sul mercato nel 2017, la più popolare segmento B di Wolfsburg è stata di recente aggiornata con Adas di livello 2 e altre dotazioni tecnologiche, oltre che con un look rivisto, soprattutto nei proiettori.

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Volkswagen Virtus. Da poco sul mercato, quest’auto segna il debutto della piattaforma Mqb A0-in, dedicata ai modelli low cost per l’India del gruppo Volkswagen. Un’altra Virtus, già in vendita dal 2018 in Sudamerica, è, di fatto, una versione a tre volumi della Polo.

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Audi A3 (8Y). Anche la quarta generazione della segmento C di Ingolstadt, disponibile altresì nella variante sedan, ma non più a tre porte, nasce sulla global plaftorm Mqb Evo, come le altre hatchback del gruppo tedesco per l’Europa.

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Skoda Octavia. La terza (5E) e la quarta generazione (NX, nella foto) dell’Octavia sono frutto dell’architettura Mqb del gruppo Volkswagen. L’attuale serie, offerta con carrozzeria sedan e wagon, prevede anche versioni ibride plug-in.

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Seat Ateca. Del pari, adotta questa architettura globale la C-Suv del marchio catalano, aggiornata nel 2021 con i nuovi stilemi della Casa (e, curiosità, con un diverso lettering in corsivo).

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Audi A1. La più prestigiosa tra le utilitarie del gruppo Volkswagen nasce anch’essa sulla base della Mqb A0. Disponibile altresì nella versione Allstreet (già Citycarver) con look da trekking, è alla sua seconda e ultima generazione (GB): non avrà eredi.  

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Audi Q2. Allo stesso modo, non è prevista un’erede per l’Audi Q2, la più costosa tra le B-Suv del gruppo Volkswagen, anch’essa sviluppata sull’architettura Mqb. L’auto è a listino dal 2016. 

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Volkswagen Multivan (T7). La generazione T7 del Transporter si distacca dal resto della gamma, ancora basata sulla piattaforma T6.1, ed è disponibile nella sola versione per il trasporto passeggeri. Il van, presentato in questo 2022, nasce a sua volta sfruttando la Mqb Evo e dimostrandone ulteriormente l'impressionante flessibilità: il suo passo è di ben 3,12 metri! E non finisce qui: dal 2024, anche la nuova generazione del Volkswagen California nascerà sulla base della piattaforma Mqb, poiché risulterà derivato dall’attuale Multivan.  

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Volkswagen T-Roc. Anche la C-crossover del marchio di Wolfsburg nasce sul pianale Mqb, da cui prende vita altresì la sua curiosa versione cabriolet (nella foto), costruita a Osnabruck negli ex stabilimenti della Karmann.

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Volkswagen Golf VIII. Frutto della piattaforma Mqb Evo è ovviamente anche l’ultima evoluzione dell'auto più venduta di sempre di Wolfsburg, oggi disponibile in diverse versioni elettrificate e nelle varianti giardinette Variant e Alltrack. Resta, per quanto affiancata dalla ID.3 e incalzata dalla T-Roc un autentico simbolo della Casa.

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Jetta VS7. Se la VS5 deriva dalla Seat Ateca, questa VS7 è la versione asiatica della più grande Tarraco. Tant’è che come quest’ultima può ospitare fino a sette persone (ed è ovviamente realizzata sul pianale Mqb).

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Skoda Kushaq. E a proposito di auto per mercati ''esotici'', questa B-Suv del 2021 nasce sulla piattaforma Mqb A0-in, destinata all'India.

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Volkswagen Taigun. In apparenza una T-Cross per l’India, è in realtà più una versione a marchio Volkswagen dalla Skoda Kushaq, con cui coindivide l’architettura Mqb A0-in per tale mercato.

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Volkswagen Passat. Ormai in vendita dal 2014, l’attuale generazione (B8) della Passat è basata sulla piattaforma Mqb, così come l’omonimo (ma ben diverso) modello per il mercato cinese. A gennaio la variante berlina ha dato il suo addio all’Europa. Del resto, la nuova serie della vettura, in arrivo nel 2023, è prevista solo in versione Variant.

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Volkswagen Arteon. Non più disponibile sul mercato italiano, è una berlina-coupé dalle aspirazioni premium, prodotta anche nella versione Shooting Brake, più sportiva e filante delle solite wagon. Parliamo, per il marchio VW (ma forse non solo) del modello più prestigioso tra quelli nati su Mqb.

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Volkswagen Viloran. Lunga quasi 5,4 metri, è la più grande tra le auto di serie sviluppate sul pianale Mqb. Parliamo di una vettura pensata soprattutto per il mercato cinese e non disponibile in Europa, dove le vetture familiari di tipo Mpv sono state spinte sul viale del tramonto dalla concorrenza delle Suv.

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Audi Q3. Disponibile anche nella variante Sportback con padiglione e lunotto spiovente, la seconda generazione (F3) di questa C-Suv del gruppo è l'ennesima proposta di Ingolstadt ''made on Mqb''.

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Skoda Scala. Altra segmento C del gigante tedesco, questa vettura ceca del 2019 nasce da una interessante versione allungata della piattaforma Mqb A0, utilizzata, come già osservato, anche per altre segmento B del gruppo.

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Volkswagen Talagon. Disponibile per i soli mercati asiatici, è una Suv di classe media prodotta dal 2021 dalla Casa di Wolfsburg in collaborazione con la cinese Faw.

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Volkswagen Lamando. Anche in questo caso, parliamo di un modello sviluppato per la Cina sul pianale Mqb. Giunto nel 2022 alla seconda generazione, viene prodotto in joint venture con la Saic.

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Skoda Slavia. Altra vettura per l’India sviluppata sulla piattaforma Mqb A0-in, questa berlina a tre volumi può essere considerata la versione a marchio Skoda della già menzionata Volkswagen Virtus.  

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Volkswagen Tiguan. Questa Suv è da tempo la Volkswagen più venduta nel mondo, dopo il sorpasso sulla Golf avvenuto nel 2019. La piattaforma Mqb A2 della seconda generazione del 2016 è la stessa oggi adottata dall’Audi Q3. Sul mercato cinese è disponibile anche la Tiguan X, sua declinazione Suv-coupé.

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Volkswagen Tayron. E a proposito di Suv per la Cina, questa vettura lanciata nel 2018 adotta la stessa piattaforma Mqb A+ della Seat Tarraco. I suoi stilemi richiamano altre Suv del gruppo Volkswagen, come l’Atlas e la T-Roc.

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Volkswagen Atlas. Tra le più grandi vetture sviluppate sul pianale Mqb – la lunghezza tocca i 504 cm – non è disponibile per il mercato europeo. Presentata nel 2016, dal 2019 è offerta anche nella variante Cross Sport, più corta e muscolosa e con soli cinque posti. Fuori dal Nordamerica quest’auto viene venduta come Volkswagen Teramont.

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Skoda Superb. Persino l’ammiraglia Superb, giunta nel 2015 alla terza generazione (B8), adotta la piattaforma Mqb. Disponibile anche nella variante wagon, ha in gamma anche delle versioni ibride plug-in. E si avvicina a grandi passi al ricambio generazionale, previsto per l'anno venturo.

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Volkswagen Bora. Il suo nome, già impiegato in passato per una sedan derivata dalla Golf, non è nuovo a noi europei, tuttavia quella a cui ci riferiamo è la quarta (e attuale) generazione di un'omonima berlina per il mercato cinese, prodotta dal 2018 in collaborazione con la Faw.   

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Volkswagen Lavida. In versione sedan piuttosto simile alla Bora per dimensioni, look e principale mercato (la Cina), nasce anch’essa sulla base della global platform Mqb. Non manca la Gran Lavida, cioè la wagon.

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Volkswagen Taos. Venduta come Tharu in Cina e con il nome di Taos sugli altri mercati, come quello americano, è una Suv di taglia medio-compatta che quasi si perde nello sterminato firmamento di modelli a ruote alte basati sull'architettura modulare.

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Volkswagen Taigo. Un prodotto recente, da poco in vendita sui mercati europei e lanciato nel 2020 come Nivus su quelli sudamericani. Adotta la stessa piattaforma Mqb A0 della Polo, da cui peraltro mutua diversi altri elementi (motori in testa).  

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Volkswagen Touran. Giunta alla seconda generazione nel 2015, e sviluppata a sua volta sulla Mqb in una veste vicina a quella della Golf, questa Mpv declinata anche in variante a sette posti è una di quelle ''tuttospazio'' avviate sul viale del tramonto dall'aggressivo incalzare delle Suv degli anni scorsi.

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Volkswagen Caddy. Sulla Mqb nasce anche la quinta generazione di un modello ai confini con i veicoli commerciali come la Caddy: offerta anche in versione California, sa giocare pure il ruolo di piccolo camper. Da tale vettura deriva la Ford Tourneo Connect, primo frutto di una collaborazione tra le due Case che porterà a risultati ben più interessanti grazie anche alla messa in comune di un'altra piattaforma modulare: l'elettrica Meb.

Da oltre 11 anni, la piattaforma modulare Mqb ("Modularer querbaukasten") caratterizza numerosi modelli tra veicoli con powertrain tradizionali o elettrificati, a trazione anteriore o integrale: nel 2022, quando ha festeggiato il suo primo decennio, quest’architettura risultava già impiegata su oltre 32 milioni di vetture vendute nel mondo, di cui più di 20 a marchio Volkswagen.

Multiforme nell'ingegno. Numeri che non devono stupire: parliamo di una piattaforma che ha fatto scuola in termini di flessibilità d’impiego e che è stata declinata in diversi standard per famiglie di prodotti anche molto divergenti tra loro. Come nel caso della più recente Mqb Evo, adottata indifferentemente dalla Golf VIII e dalla crossover sportiva Cupra Formentor, o della Mqb A0, che ha dato vita a tutte le ultime piccole del gruppo oltre che a numerosi modelli specifici per l'India.

Montaggio standard. Tale piattaforma ha consentito così di assemblare sulle stesse linee produttive modelli molto eterogenei per passo e carreggiata, ma anche di ridurre le varianti di motori e cambi, grazie all’impiego di propulsori con interfacce standard. Del resto, risulta standardizzata anche la collocazione delle stesse unità termiche: tutte sono inclinate di 12 gradi verso la zona posteriore, con il gruppo d’aspirazione davanti e quello di scarico dietro. È il motivo per cui i motori TSI a benzina EA211 presentano le teste dei cilindri ruotate di 180° rispetto alla precedente serie EA111, come ricorda il gruppo di Wolfsburg in una nota stampa diramata in occasione dell'anniversario.

La rassegna. A distanza di dieci anni dal debutto assoluto, grazie alla sua versatilità, la Mqb ha messo la sua modernità al servizio di motorizzazioni "minimal", destinate alle utilitarie più economiche, e a unità ad alte prestazioni (fino a 400 cavalli, nel caso dell'Audi RS 3), passando dalle Suv alle berline, passando per monovolume, wagon e modelli di taglia "XL" come la Volkswagen Multivan con i suoi 3,12 metri di passo. Senza parlare delle proposte ad hoc per la Cina e l'India (alcune delle quali sicuramente non tutti conoscono). Ne parliamo con tutti i dettagli nella nostra galleria d’immagini, dove abbiamo raccolto oltre quaranta modelli che devono la loro esistenza a questa - è il caso di dirlo - decana della progettazione modulare.