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Fiat, Lancia, Alfa, 'Lambo'... Le grandi creazioni dell’atelier italiano - FOTO GALLERY
Bertone - Fiat, Lancia, Alfa, 'Lambo'... Le grandi creazioni dell’atelier italiano - FOTO GALLERY
Alfa Romeo Montreal. Chiamata così perché presentata in veste di concept all’Esposizione Universale di Montreal del 1967, questa coupé entra in produzione nel 1970. Si tratta di uno dei più grandi capolavori di Marcello Gandini per la Bertone.
Lamborghini Athon. Questa concept dalle linee avveniristiche per l’epoca, la prima nata sotto l’egida del nuovo direttore dello stile Marc Deschamps, viene mostrata per la prima volta nel 1980. Anche l’abitacolo guarda al futuro: il suo cruscotto a sviluppo orizzontale è interamente digitale. Quanto al nome, Athon è il dio egizio del sole.
Citroën XM. La vettura, nata dalla collaborazione tra la Bertone e il Double Chevron, arriva sul mercato nel 1989, dopo che la proposta dell’atelier italiano è stata preferita alle altre presentate alla Casa, tra cui quella del Centro Stile interno. L’ammiraglia otterrà il titolo di Auto dell’Anno del 1990.
Lancia Stratos. Disegnata da Marcello Gandini per l’atelier piemontese, è una delle icone sportive del marchio Lancia. Viene prodotta dal 1973 al 1975 con un motore V6 della famiglia Ferrari Dino, e dal 1974 al 1976 la sua versione Gruppo 4 fa ottenere alla Lancia tre titoli consecutivi nel Campionato del mondo rally.
Alfa Romeo GT. Parliamo dell’ultima creazione della Bertone per un modello di serie della Casa di Arese. Derivata dalle Alfa Romeo 156 e 147, arriva sul mercato alla fine del 2003, distinguendosi dalla concorrenza per la sua ottima abitabilità per la categoria (può ospitare fino a cinque persone) e per la praticità del suo portellone. Purtroppo per gli appassionati, non verrà mai affiancata dalla cabriolet, proposta dalla stessa Bertone alla Casa lombarda.
BMW Garmisch. Altra grande creazione di Marcello Gandini per l’atelier piemontese, viene svelata al Salone di Ginevra del 1970. Le sue linee sono piuttosto avveniristiche e originali per l’epoca, soprattutto nel frontale, dove si fa notare per la sua interpretazione del doppio rene. A tale soluzione stilistica si ispira oggi la BMW Serie 4.
Lamborghini Miura. Forse la più iconica delle auto di Sant’Agata Bolognese, porta anch’essa la firma di Marcello Gandini per la Bertone. È la sportiva che inaugura nel 1966 una lunga serie di nomi ispirati alla tauromachia: nello specifico, rende omaggio alla razza di tori dell’allevatore Don Eduardo Miura Fernandez.
Fiat Punto Cabrio. Arriva sul mercato nel 1994, pochi mesi dopo il fortunato lancio della Punto da cui deriva. Rispetto a quest’ultima perde ovviamente i proiettori posteriori che si sviluppano verticalmente fino al tetto, per adottare una più elegante soluzione orizzontale.
Citroën GS Camargue. Parliamo di una concept della Bertone presentata nel 1972 al Salone di Parigi e sviluppata sulla base della berlina GS. La sue linee aerodinamiche e avveniristiche ne fanno un’auto molto innovativa, tanto da adottare una curiosa soluzione dei gruppi ottici per tutta la larghezza della vettura, oggi di gran moda.
Skoda Favorit. Non solo vetture premium e di nicchia: tra le creazioni di Bertone ci sono anche modelli molto popolari. Uno di questi è la Favorit, nata nel 1987 con una linea che avvicina finalmente la Casa ceca ai canoni occidentali, dopo anni di prodotti più vicini ai gusti dell’Europa dell’Est.
Alfa Romeo Giulia Sprint GT. Si tratta di una delle più celebri creazioni di un giovanissimo Giorgetto Giugiaro per la Bertone: quando la vettura viene presentata al Salone di Francoforte del 1963, il designer ha solo 24 anni.
Ferrari Dino GT4. Per la prima volta tra le Ferrari di serie, la 308 GT4 del 1973 è frutto di una collaborazione tra Maranello e la Bertone, dopo una serie ininterrotta di Rosse firmate Pininfarina. Ancora una volta, il disegno si deve alla mano di Marcello Gandini.
Fiat Bravo Enduro. Presentata al Salone di Torino del 1996, è una delle concept realizzate sulla base della famiglia Bravo/Brava e rappresenta lo studio di un veicolo crossover, di fatto un incrocio tra una coupé a tre porte e un veicolo da off-road, magari da impiegare nel motorsport.
Opel Kadett Cabrio. Una delle più proficue collaborazioni tra il marchio della Saetta e la Bertone nello sviluppo di modelli scoperti derivanti da best seller della Casa. Questa vettura, sviluppata sulla base della Kadett E, vede la luce nel 1987.
Alfa Romeo 33 Navajo. Presentata nel 1976, è una concept dalle forme futuristiche sviluppata sulla base della 33 Stradale, di cui riprende la meccanica. Il designer, ancora una volta, è Marcello Gandini.
Lamborghini Countach. Sempre a Marcello Gandini per l’atelier Bertone si deve lo stile di questa splendida supercar della Casa di Sant’Agata Bolognese. Quando viene presentata al Salone di Ginevra del 1971, l’auto rappresenta un caso di instant classic, con la sua linea affascinante e futuristica, tanto che rimarrà in produzione a lungo, fino al 1990.
Citroën ZX. Non una delle più originali creazioni dell’atelier Bertone, ma non per questo di scarso successo: sul mercato dal 1991, verrà prodotta in oltre 2,13 milioni di unità.
BMW 2800 Spicup. Si tratta di una concept del 1969, tra le più famose collaborazioni tra la Casa di Monaco e l’atelier italiano. Sviluppata sul pianale accorciato della BMW 2500, ma equipaggiata con il propulsore della 2800, unisce gli stilemi che all’epoca caratterizzano le auto dell’Elica e il meglio del design Bertone.
Maserati Khamsin. Nata nel 1973 sotto il controllo della Citroën, è una granturismo 2+2 con motore V8 disegnata da Marcello Gandini per la Bertone. Ne verranno prodotti 435 esemplari fino al 1983.
Volvo 780. Si tratta della variante coupé della famiglia 700. Lanciata nel 1985, è una creazione dell’atelier Bertone, che l’assembla all’epoca in Italia, a Grugliasco.
Simca 1000 Coupé. Presentata al Salone di Ginevra del 1962, è un’altra creazione di Giorgetto Giugiaro per l’atelier Bertone, a cui va il merito di aver trasformato la famosa 1000 in una bella coupé dalla linea slanciata.
Alfa Romeo Pandion. Si tratta del primo progetto nato sotto la direzione stilistica di Mike Robinson, in precedenza a capo del design Fiat e Lancia, per l’atelier Bertone. Questa showcar nasce nel 2010 sulla base della 8C Competizione per celebrare i 100 anni della Casa di Arese.
Fiat X1/9. Evoluzione della concept Runabout di Marcello Gandini, realizzata come ipotesi di una sportiva Autobianchi, è un’auto fortemente voluta da Gianni Agnelli per sostituire la 850 Spider. Così, la piccola targa viene presentata alla fine del 1972.
Opel Astra Cabrio. Parliamo della versione scoperta della prima generazione della Opel Astra, la F. Viene prodotta in Italia dal 1993, per poi essere rimpiazzata dalla nuova generazione nel 2002, alla quale si affiancherà la variante Coupé, anch’essa sviluppata e assemblata dalla Bertone.
Citroën Xantia. Una XM più piccola, forse meno originale delle sue antenate, ma non per questo priva di personalità nello stile, curato dalla Bertone. Non mancano su questa vettura le sospensioni idrattive del Double Chevron, anche nella più sofisticata evoluzione dell’ammiraglia XM.
Bertone Nuccio. Si tratta della dreamcar con cui l’atelier piemontese festeggia nel 2012 i suoi primi 100 anni di attività. Dotata di un motore V8 da 438 CV, è un’altra creazione di Mike Robinson.
Fiat Ritmo Cabrio. Una delle più celebri scoperte della Bertone per il gruppo Fiat. Da aperta, la vettura si fa notare per la stessa soluzione del rollbar centrale che per anni caratterizzerà le versioni open top della rivale Volkswagen Golf.
Alfa Romeo BAT. Il nome di queste tre concept, disegnate da Franco Scaglione per l’atelier italiano, è l’acronimo di Berlinetta Aerodinamica Tecnica. Da sinistra in senso orario troviamo la Bat 5, la Bat 7 e la Bat 9.
BMW 3200 CS. Altro frutto della collaborazione tra la Casa di Monaco e la Bertone, è una splendida coupé nata nel 1962 dalla mano di Giorgetto Giugiaro. Si tratta inoltre di una delle prime bavaresi con il famoso ''gomito di Hofmeister'', il montante posteriore dal caratteristico disegno a gomito.
Fiat Dino Coupé. Se la Spider è opera dell’atelier Pininfarina, la variante chiusa della Dino, in produzione dal 1967, è un progetto curato dalla Bertone. Le Dino, com’è noto, sono frutto della joint venture tra la Ferrari e la Fiat per produrre una quantità di vetture con l’omonimo V6 all’epoca idonea per consentire alla monoposto Ferrari Dino 166 F2 di partecipare alla Formula 2.
Citroën BX. In produzione dal 1982, è l’erede della GS, o meglio della GSA, il suo restyling. Si tratta di una berlina a due volumi dal corpo vettura che appare piuttosto allungato, ma anche aerodinamico. Dal 1985 verrà affiancata dalla wagon Break.
Fiat Panda. A cavallo tra gli anni 90 e il nuovo secolo, va alla Bertone l’arduo compito di collaborare con il Centro Stile Fiat per dare alla luce l’erede della prima, amata Panda. Il risultato, mostrato per la prima volta nel 2002, è una citycar con forme squadrate ma giocose e la comodità delle cinque porte. Verrà nominata Auto dell’Anno 2003.
Iso Grifo. In produzione dal 1965, è la più nota collaborazione tra la Bertone e la Iso Rivolta. Il suo design nasce dalla mano di Giorgetto Giugiaro, mentre il V8 di 5.3 litri è quello della coeva Chevrolet Corvette.
Bertone Birusa. ''Birusa'', ovvero ''audace'' in dialetto piemontese. Si tratta di una concept car del 2003 realizzata sulla base della BMW Z8 con portiere dalla curiosa apertura a cavallo tra le scissor door e quelle ad ali di gabbiano.
Fiat 850 Spider. Una delle più famose scoperte frutto della creatività dell’atelier Bertone. Nata dalla mano di Giorgetto Giugiaro, arriva sul mercato nel 1965, riscuotendo successo anche Oltreoceano.
Alfa Romeo 33 Carabo. Probabilmente la più celebre delle concept Alfa Romeo realizzate dalla Bertone, nasce nel 1968 su disegno di Marcello Gandini. La sua linea a cuneo farà scuola, tanto che lo stesso designer si ispirerà a tale vettura nell’elaborazione dei futuri modelli Lamborghini.
Aston Martin Jet 2. Dopo la DB4 Jet del 1961, l’atelier piemontese dà vita nel 2004 a un’altra Aston Martin, cioè a questa shooting brake sviluppata sulla base della Vanquish e all’epoca destinata a Lilli Bertone.
Jaguar B 99. Altra inglese realizzata dall’atelier italiano, vede la luce nel 2011 sotto la direzione stilistica di Mike Robinson. La ''B'' sta ovviamente per ''Bertone'', mentre 99 sono all’epoca gli anni di attività dell’atelier.
Alfa Romeo Giulietta Sprint. La più famosa Alfa Romeo stradale realizzata dalla Bertone è un grande successo della Casa di Arese. La gestazione della vettura, in produzione dal 1954, aveva visto in precedenza la partecipazione di Mario Boano degli atelier Ghia, poi ritiratosi dal progetto, e Bertone, a cui viene affidata la produzione della vettura. Le modifiche della gamma del 1959, svelate nel 1958, portano la firma di Giugiaro per lo stesso atelier piemontese.
Nei suoi oltre 100 anni di attività, la carrozzeria Bertone ha regalato all’industria automobilistica decenni di grandi capolavori, tra sportive di grande pregio, concept da sogno e auto per tutti. Nata a Torino nel 1912 su iniziativa di Giovanni Bertone, inizia a realizzare auto nel 1921, dando vita soprattutto a versioni fuoriserie dei modelli Fiat e Lancia. Tutto questo fino al secondo conflitto mondiale, a seguito del quale l’atelier piemontese si imporrà nel panorama automobilistico come uno dei più apprezzati laboratori di design.
La rassegna. Ed ecco che a partire dagli anni 50 passeranno di qui - grazie allo spirito imprenditoriale di Nuccio Bertone, figlio di Giovanni - leggende del disegno automobilistico come Franco Scaglione, Giorgetto Giugiaro e Marcello Gandini, le cui matite renderanno iconiche numerose creazioni di questo atelier, non più in attività dopo il fallimento del 2014 (il marchio è ora di proprietà della Ideactive dei fratelli Mauro e Jean-Frank Ricci). Ne parliamo con maggiori dettagli nella nostra galleria d’immagini, dove troverete alcune grandi auto realizzate dalla celebre carrozzeria italiana.