Porsche - Le belle divise da corsa di Zuffenhausen - FOTO GALLERY
Sunoco. La carrozzeria blu e gialla viene storicamente associata alla mitica Porsche 917/30 che negli anni 70 stravolge il campionato CanAm, o meglio la Canadian-American Challenge Cup, all’epoca riservata alle vetture del Gruppo 7.
Sunoco. Poiché il Gruppo 7 lascia in quegli anni ampia libertà progettuale ai costruttori, la Porsche, all’epoca desiderosa di conquistare nuovi clienti Oltreoceano, presenta nel 1972 una poderosa evoluzione della 917, la 917/30, per bissare il trionfo ottenuto in quello stesso anno con la 917/10.
Sunoco. La 917/30 impiegata nel campionato 1973 adotta un 12 cilindri boxer biturbo di 5.4 litri, capace di erogare fino a 1.580 CV (ma in gara, per questioni di affidabilità, si sceglie di limitare la potenza a 1.200 CV), assegnata al team Penske con livrea Sunoco, che domina letteralmente la stagione, azzerando le speranze delle altre scuderie di conquistare il titolo. Nella foto, la vettura immortalata nel 2018 con la Porsche 919 Hybrid Evo.
Rothmans. La livrea blu e bianca con bande rosse e oro del noto sponsor britannico caratterizza diverse storiche Porsche da competizione. Una di queste è senza dubbio la favolosa 956, quella dei quattro trionfi consecutivi a Le Mans e nel Campionato del mondo sportprototipi tra il 1982 e il 1985, dotata di un sei cilindri boxer a doppia sovralimentazione da 2.65 litri.
Rothmans. Altra famosa vettura nella livrea ''tabaccaia'' è la 953 che partecipa, vincendo, alla Parigi-Dakar del 1984. L’esemplare del trionfo, derivato dalla 911 3.2, è quello con il numero di gara 176 nella foto, del duo René Metge - Dominic Lemoyn. Anche la 959 del trionfo alla Parigi-Dakar del 1986 avrà gli stessi colori.
Rothmans. Proprio alle 953 si ispira la livrea del Rally Design Package di questa 911 Dakar, ultima novità della gamma 992. Destinata a una produzione di sole 2.500 unità, è una 911 ad assetto rialzato, dotata del flat six biturbo 3.0 da 480 CV della Carrera 4 GTS, da cui deriva.
Shell Dunlop. Questa livrea giallorossa è una delle più vistose tra quelle adottate dalla Porsche 962, erede della 956. Si tratta di una vettura della categoria sportprototipi schierata a partire dalla stagione 1984.
Shell Dunlop. L’esemplare della 962 C nella foto, completamente restaurato in anni recenti, ottiene nel 1987 il terzo posto alla Norisring Supercup, in Germania, con Hans-Joachim Stuck.
Gulf. È forse questa la livrea più celebre nella storia sportiva della Porsche, anche grazie all'apparizione sul grande schermo: la 917 K in livrea Gulf è con Steve McQueen la protagonista dello spettacolare film ''Le Mans'' del 1971.
Gulf. Sebbene nel film la vettura in livrea azzurro-arancio risulti vincente nell’edizione 1970 dell’appuntamento sul Circuit de la Sarthe, a trionfare quell’anno è in realtà un’altra 917, quella con i colori del team Salzburg, guidata da Hans Herrmann e Richard Attwood. Il team di John Wyer in livrea Gulf Racing, tuttavia, trionferà in quella stagione nel campionato sportprototipi, così come in quella successiva.
Gulf. Altra grande Porsche ''azzurro-arancio'' di quegli anni è la barchetta 908/3, che la Casa di Zuffenhausen decide di impiegare per le gare endurance anche su percorsi stradali o tortuosi, come la Targa Florio e la 1.000 Km del Nürburgring, dove la 917 risulterebbe meno adatta. Rispetto alle altre vetture in livrea Gulf, questa si fa notare per una grande freccia arancione.
Gulf. Nella foto, questa Macan rende omaggio agli storici colori Gulf Racing. La Suv, così decorata, fa parte di una miniflotta di cinque esemplari di questo modello con altrettante livree storiche, nata nel 2017 su un’iniziativa della filiale Porsche di Singapore.
''Pink pig''. La 917/20 è una versione sperimentale della 917, sviluppata da Zuffenhausen in collaborazione con la SERA, un’azienda francese specializzata nello sviluppo di soluzioni aerodinamiche. Alla 24 Ore di Le Mans del 1971 risulta la più veloce nei test pre-qualifica, ma in gara sarà costretta a ritirarsi a causa di un incidente occorso a seguito di una mirabolante rimonta.
''Pink pig''. La 917/20, tuttavia, viene ricordata soprattutto per la sua livrea rosa, ispirata a un suino da macellare, con le sezioni da tagliare evidenziate sulla carrozzeria: ecco perché l’auto viene spesso ricordata come ''Sau'', ovvero ''scrofa'' in tedesco, ma anche come ''Pink pig''. La 911 RSR nella foto, impiegata alla 24 Ore di Le Mans del 2018, le rende omaggio.
''Pink pig''. Del pari, tale livrea caratterizza anche una delle cinque Macan speciali nata dalla citata iniziativa della filiale Porsche di Singapore.
Martini. Dalla livrea rosa alla ''Moby Dick'', che contraddistingue la Porsche 935/78 dal caratteristico volume posteriore a coda di balena. Si tratta di una delle più famose auto da corsa di Zuffenhausen con livrea Martini Racing.
Martini. Alla ''Moby Dick'' si ispira la riedizione moderna della 935, svelata nel 2018 per festeggiare i 70 anni del marchio Porsche. La vettura, basata sulla 911 GT2 RS e venduta in una serie di soli 77 esemplari, appare nelle immagini ufficiali con la livrea Martini, opzionale alla tinta Agate Gray.
Martini. Comunque, il sodalizio con i colori dello sponsor italiano coinvolge anche altre storiche vetture di Zuffenhausen. Tra queste non manca la 917 K (''kurzhech'': coda corta) del team Martini Racing con il numero 22, in trionfo alla 24 Ore di Le Mans del 1971.
Martini. Altre due storiche Porsche in livrea Martini su base bianca, la 934 e la 911 SC impiegata da Björn Waldegård e Vic Preston nel Safari Rally del 1978 (a destra). Entrambe sono in mostra in questi giorni a Montecarlo nell’ambito della rassegna ''75 anni di auto sportive Porsche''. (Credit image: Mika Alesi/Palais princier)
Martini. La famosa livrea del team Martini Racing è anche conosciuta nella variante con base argento, come quella della 917K nella foto, che nel 1971 si aggiudica la 12 Ore di Sebring, con Vic Elford e Gérard Larrousse.
Martini. Base argento e coda lunga: così si presenta la 917 LH (''langheck'': coda lunga, appunto) nella foto, impiegata alla 24 Ore di Le Mans del 1971.
Varie. Tra le diverse declinazioni della livrea Martini Racing, non manca la ''Psychedelic'' della 917 LH ''Purple Hippie'', la cui verniciatura viola e verde sembra ispirata ai figli dei fiori. Con Gérard Larrousse e Willi Kauhsen, questa vettura si piazza seconda assoluta alla 24 di Le Mans del 1970. L’auto è visibile qui sopra in prima fila, al centro.
Coca-Cola. C’è anche uno dei marchi più famosi al mondo tra le più note livree racing di Zuffenhausen. Il più grande trionfo in questi colori arriva nel 1986 con la 962 del team Bob Akin Motor Racing, con cui Bob Akin, pilota e responsabile del team, Hans-Joachim Stuck e Jo Gartner trionfano alla 12 Ore di Sebring.
Coca-Cola. Non mancano le 911 tra le Porsche caratterizzate dai colori della Coca-cola, come questa GT3 RS della serie 996 impegnata a Brno nel 2002.
Coca-cola. Ed ecco la 911 RSR impiegata nel 2019 nel campionato IMSA WeatherTech SportsCar Championship per il gran finale di stagione alla Petit Le Mans, la 10 Ore del circuito di Road Atlanta. Atlanta, com’è noto, è proprio la città sede della Coca-Cola.
Vaillant. Quella nella foto è la Porsche 917/30 con telaio 001, che nasce nel 1972 come veicolo sperimentale destinato alla serie CanAm, per poi ottenere alcuni successi in Europa nel campionato Interserie fino al 1975.
Vaillant. La livrea della 917/30-001, rimessa a nuovo per la mostra dedicata ai 50 anni della 917 al Porsche Museum, è quella dello sponsor della stagione 1975, cioè della Vaillant, nota azienda produttrice di impianti termici.
Salzburg. La livrea rosso-bianca del team Salzburg è legata a uno dei più noti trionfi della Casa di Zuffenhausen nel motorsport, cioè quello ottenuto alla 24 Ore di Le Mans del 1970 con la 917K.
Salzburg. Con quel look, la 917K dà il via quell’anno alla prima di una lunga serie di vittorie alla 24 Ore di Le Mans: ben 19, l’ultima delle quali nell’edizione 2017. Di fatto, la Casa di Zuffenhausen è oggi la più titolata sul Circuit de la Sarthe.
Salzburg. Ovviamente, non sono mancate iniziative volte a rendere omaggio alla storica impresa della 917 in livrea rosso-bianca. Tra queste possiamo annoverare i diversi record conseguiti nel 2019 sul circuito di Brands Hatch da una Taycan 4S di serie così listata, con al volante anche lo stesso Richard Attwood, artefice del trionfo, insieme al compagno Hans Herrmann, nella mitica 24 Ore del 1970.
Mobil 1. Concludiamo questa rassegna con altre due livree su base bianca molto popolari nel motorsport. Una di queste è la Mobil 1, caratterizzata da decorazioni e resa famosa dalla 911 GT1 98 (nella foto).
Mobil 1. La 911 GT1 98 vince la 24 Ore di Le Mans del 1998. L’esemplare dell’impresa ha il numero di gara n. 26 e vede all’epoca alternarsi alla guida Laurent Aiello, Allan McNish e Stéphane Ortelli.
Bianco-verde. Si tratta della livrea con cui viene presentata la mitica 917 al Salone di Ginevra del 1969, rivelando le intenzioni della Casa in vista della partecipzione al Campionato sportprototipi. Per ottenere l'omologazione della vettura, il costruttore tedesco deve realizzare ben 25 esemplari della vettura a ruote coperte.
Bianco-verde. Prima della 917, quest’abbinamento di colori di Zuffenhausen era stato utilizzato su altre vetture, come la 909 ''Bergspyder'' (''spider di montagna'') con cui la Casa tedesca partecipa nel 1968 ad alcuni importanti appuntamenti di gare in salita, ben figurando grazie al peso-piuma dell'auto (384 kg).
Bianco-verde. Proprio alla 909 ''Bergspyder'' rende omaggio la concept Boxster Bergspyder del 2019. Quest'ultima, spinta dal motore boxer di 3.8 litri della Cayman GT4, dispone di una potenza di 393 CV, che devono spingere una massa di appena 1.099 kg.
Com’è noto, la storia della Porsche è legata a doppio filo al mondo del motorsport: imprese leggendarie alla 24 Ore di Le Mans, alla Parigi-Dakar, o nelle più importanti competizioni su strada o in salita hanno contribuito, e non poco, all’attuale appeal di questo marchio, anche attraverso gli inconfondibili colori da gara. Alcune livree impiegate, infatti, hanno reso le vetture racing di Zuffenhausen delle vere e proprie icone, belle da guardare… e da ricordare. Tanto che la recente ed esclusiva 911 Dakar, di cui vi raccontiamo le nostre impressioni di guida su Quattroruote di marzo, può essere ordinata anche con gli storici colori da rally. Alcuni di essi, come vedrete, sono presenti nella nostra galleria d’immagini, dove abbiamo raccolto tra le più iconiche “divise” da corsa delle auto di Zuffenhausen, in molti casi legate a famosi trionfi.