Eventi

Nuovo Quattroruote
Scopri il numero di marzo - VIDEO

Nuovo Quattroruote
Scopri il numero di marzo - VIDEO
Chiudi

Il nuovo numero di Quattroruote, in edicola dal 1° marzo e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina alla prova su strada della Citroën e-C4 X, la variante elettrica della crossover del Double chevron, un modello che coniuga un terzo volume da berlina con un’altezza da Suv. E le altre vetture testate a Vairano? Si tratta di due Bev, la Hyundai Ioniq 6 e l’Audi Q8 e-tron, e di una full hybrid, la Lexus RX. Il fascicolo di marzo propone poi una grossa novità, (Ri)viste da vicino, sezione che ha come protagoniste le bestseller del mercato: per il debutto di questo format abbiamo puntato su Volkswagen T-Roc e Fiat Tipo. Le Anteprime propongono un servizio decisamente curioso: abbiamo infatti chiesto a Midjourney, un software d’intelligenza artificiale, d’immaginare come potrebbe essere la prossima B-Suv Fiat. Le Autonotizie si occupano anche della Volkswagen Golf: la gloria tedesca, che avrebbe dovuto lasciare il mercato con l’attuale ottava generazione, è invece destinata a proseguire la sua già lunga carriera. In versione elettrica. E proprio delle zero emissioni, o meglio dell’eclatante flop che stanno vivendo in Italia, si parla nel servizio di apertura dell’Attualità. Per chiudere, non manca il ritorno di un grande appuntamento, la Novità 2023: quale sarà l'auto preferita dai lettori di Quattroruote? Scopriamolo dopo aver letto ne dettagli i contenuti del numero di marzo.

Citroën ë-C4 X: nuova coda, stesso (grande) confort

Citroën ë-C4 X. Nelle intenzioni della Citroën, la ë-C4 X nasce per avvicinare le forme tradizionali di una berlina all'altezza da terra tipica delle Suv. Il tutto accompagnato, in questo caso, da un motore elettrico nel cofano anteriore (da 136 CV e 260 Nm di coppia) alimentato da una batteria da 45 kWh utilizzabili (in gamma, comunque, non mancano benzina e gasolio). Ciò significa che, se in città si può contare su un'autonomia pari a 357 chilometri con una ricarica, in autostrada bisogna accontentarsi di 197 km (dati rilevati dal Centro prove). Fra l'altro, di serie il caricatore interno è da 7,4 kW: meglio optare per il trifase da 11, disponibile come optional. Dentro, la plancia apre alla multimedialità - che non va mai a scapito della funzionalità - e colpisce con soluzioni stravaganti, come il porta tablet a scomparsa collocato davanti al passeggero anteriore. I sedili, morbidi come poltrone e ben conformati, sono soltanto la punta dell'iceberg dell'attenzione che la Citroën ë-C4 X riserva all'aspetto del confort: anche grazie agli ammortizzatori dotati di smorzatori idraulici progressivi, si viaggia sempre ben isolati dalle imperfezioni dell'asfalto. La spinta dei 136 CV elettrici non è straordinaria ma, all'atto pratico, la "X" non va mai davvero in affanno, pure quando si tratta di riguadagnare velocità in vista di un sorpasso. E rimane sempre sicura e prevedibile, anche quando si devono affrontare eventuali manovre d'emergenza.  

Hyundai Ioniq 6: disegnata dal vento

Hyundai Ioniq 6. Lo scheletro è già noto: piattaforma E-Gmp con architettura a 800 V, singolo motore posteriore o bimotore AWD, due tagli di batteria. Materiale di pregio già visto sulla Hyundai Ioniq 5 e sulla Kia EV6. Il vestito, però, è inedito e assai originale, con alcune reminiscenze, specie dietro, di Porsche 911 e Mercedes CLS prima serie. Tutto ciò è la nuova Ioniq 6, che si presenta con un abito tagliato su misura e pensato per fendere l’aria nella maniera più redditizia possibile. I progettisti coreani dicono di essersi ispirati allo Streamlining degli anni 20 e 30 del secolo scorso e, difatti, il risultato è quantificabile in un eccellente Cx dichiarato di appena 0,21. Comoda quasi quanto la sorella Ioniq 5, ma un po’ più driver’s car al pari della cugina Kia EV6, la nuova coreana è efficiente, anche se ci saremmo aspettati qualcosa di più proprio alla luce della ridotta resistenza all’avanzamento dichiarata. Comunque, parliamo pur sempre di una Ev efficiente, con un consumo medio di 4,8 km/kWh e un’autonomia di circa 400 km, peraltro a fronte di prestazioni di tutto rispetto: 0-100 in 4,9 secondi. Uno degli aspetti importanti, poi, è la sua capacità di ricaricarsi in fretta se ci si serve alle colonnine Hpc: potenza di picco in corrente continua di quasi 225 kW, il che significa un quarto d’ora per ripristinare l’accumulatore dal 20 all’80%, oppure appena 6 minuti per ripartire con 100 km di autonomia in tasca.

0811_PS Lexus ok

Lexus RX 500h Turbo F-Sport. Per la prima volta nella sua quasi trentennale carriera, la Lexus RX si presenta con un’architettura ibrida inedita: sulla top di gamma, debuttano infatti il turbo e il cambio automatico con convertitore di coppia. Questo, appunto, segnatamente alla versione 500h Turbo F-Sport, perché gli altri due modelli a listino, 350h e 450h, adottano rispettivamente schemi full hybrid e plug-in hybrid che ricalcano la stessa trama di altre produzioni Lexus/Toyota. Una virata verso il dinamismo e il piacere di guida, sulla carta, sottolineata dall’artiglieria messa in campo: 371 cavalli generati dal lavoro congiunto del 4 cilindri 2.4 turbo, dell’elettrico al suo fianco e di una seconda unità sistemata dietro per generare la trazione integrale elettrica. Come si traduce, in pratica, tutto questo? Ebbene, più che di sportività pura si può continuare a parlare di grande confort e qualità, peculiarità del marchio di lusso giapponese. Il tutto condito da prestazioni di notevole spessore, con uno 0-100 in 6,6 secondi lì e riprese sostanziose a sottolineare la tematica. Il sistema ibrido però, qui sotto, dev’essere visto appunto come un supporto a tali performance, anziché un aiuto ai consumi: in media, la 500h copre poco più di 9 km/litro. In termini di agilità, la RX resta una Suv più adatta a macinare tanti chilometri in souplesse, perché fra le curve sconta comunque una massa piuttosto elevata e sospensioni morbide. Molto meglio nello stretto, dove l’asse posteriore sterzante, altra primizia sulla RX, favorisce non poco la maneggevolezza.

0811_PS Audi Q8

Audi Q8 e-tron. È stata la capostipite dell'era elettrica Audi e ora si rinnova per adeguarsi alla famiglia. Nel nome arrivano una lettera e un numero e l'originaria e-tron diventa Q8 e-tron. Con gli stessi contenuti, affinati, e un'estetica rivista per essere più attuale. Nonché un notevole incremento d'autonomia dovuto all'introduzione di una nuova e più capiente batteria, che ha portato all'adeguamento di molti altri dettagli, a partire dal sistema di ricarica, che ora può accettare fino a 170 kW, 20 in più rispetto a prima. Con il restyling, l'ammiraglia elettrica a ruote alte ha abbandonato i precedenti accumulatori da 95 kWh passando a nuove batterie da 114 kWh, 106 dei quali realmente utilizzabili. L'autonomia riesce così a sfiorare i 400 chilometri nelle versioni con cerchi da 22" ma, come confermano i test svolti dal nosto Centro prove, con cerchi da 19" si riesce a oltrepassare di slancio tale soglia: la media arriva a 422 chilometri con un pieno di corrente, che salgono a 460 sulle statali.

0811_DB Tipo

(Ri)viste da vicino. Prima vi abbiamo anticipato che il numero di marzo propone questa nuova sezione, dedicata alle protagoniste del mercato, alle automobili che la gente compra davvero. Ed è quasi inutile precisare che, di norma, si tratta di macchine non troppo costose e soprattutto… con i pistoni. Che sono già passate da Vairano, ma su cui vale la pena di ritornare a parlare, con servizi corredati dei numeri più importanti delle nostre prove su strada, ma anche con qualche approfondimento specifico: dai costi di gestione ai valori residui, dall’affidabilità all’esame in officina. Si parte con la Volkswagen T-Roc, una sport utility contrassegnata da un riuscito mix di razionalità e appeal, e con la Fiat Tipo, popolare hatchback qui presentata nella più avventurosa versione Cross, che conserva tutti i pregi del modello: solidità, pragmatismo ed efficienza.

0811_IG Grenadier

Impressioni di guida. È con una macchina davvero eccentrica che si apre la sezione dei primi contatti: la Porsche 911 Dakar. Ovvero una Carrera 4 GTS con assetto specifico, rialzato di 50 millimetri (ma può guadagnarne altri 30), e un 3.0 boxer sei cilindri biturbo da 480 CV e 570 Nm. Un po’ sportiva e un po’ fuoristrada, va sulle dune come una buggy e trasmette un inimitabile mix di libertà, senso di avventura e divertimento. Senza certo sfigurare su strada rispetto alle altre 911. Poi, spazio a un altro modello originale e di grande carattere: la Ineos Grenadier, voluta da Sir Jim Ratcliffe, l’uomo più ricco del Regno Unito, che ha dato vita a un’auto in grado di replicare le stesse sensazioni trasmesse dalla vecchia Land Rover Defender, quella uscita di produzione nel 2016. Insomma, una off-roader dura e pura, molto old style. A seguire, la versione biturbobenzina della Maserati GranTurismo, che può contare sul 4x4, ma in condizioni normali si comporta come una trazione posteriore, e la variante plug-in della Toyota RAV4, resa più pepata dalle cure del reparto Gazoo Racing. Infine, impressioni di guida flash sul restyling dell’Alfa Romeo Giulia e sulla Opel Corsa GSe.

0811_AN AI

Anteprime e Autonotizie. Vi sveliamo come sarà la prossima B-Suv Fiat. Non l’abbiamo disegnata noi, ma… l’intelligenza artificiale! Sì, è soltanto un gioco, molto diffuso di questi tempi, che però ci consente di farvi vedere le sorprendenti potenzialità dell’IA applicata alle immagini. Abbiamo infatti chiesto a Midjourney, uno dei sistemi di “text-to-image” che vanno per la maggiore, di creare la sostituta della 500X sulla base di poche – e stringate – istruzioni testuali. Il giudizio sul risultato finale è di un designer di auto in carne e ossa: Mike Robinson. Sono invece anteprime vere quelle dedicate alla Peugeot 3008, che inaugurerà l’architettura Stla medium del gruppo Stellantis e dovrebbe assumere un look più sportiveggiante, e all’Audi Q5, arrivata al passo finale con la terza generazione, che per l’occasione resterà fedele al “vecchio mondo”, puntando ancora su motori termici, sia pure più puliti ed efficienti. La Suv francese si farà vedere nella seconda metà dell’anno, quella tedesca nel 2024. Passiamo alle Autonotizie, che propongono come servizio di apertura un delitto… imperfetto, quello della Volkswagen Golf. Con l'ottava generazione, la tradizionale regina del segmento C avrebbe dovuto concludere la sua gloriosa carriera, ma a Wolfsburg hanno capito – anche sull’onda dei deludenti dati di vendita della ID.3, il modello che avrebbe dovuto sostituirla e il cui futuro è ora, con un paradossale rovesciamento delle prospettive, in forse – che si trattava di una decisione avventata. O peggio. Così sono tornati sui propri passi: la Golf continuerà a vivere e avrà un futuro elettrico. A seguire vi proponiamo un focus sulla Spagna, che è ormai divenuta il secondo hub produttivo nell’Europa dell’auto e continua ad attirare ingenti investimenti: i suoi oltre 2,2 milioni di vetture e veicoli commerciali annui fanno impallidire i neppure 700 mila che escono dalle fabbriche italiane. E pensare che un tempo neanche troppo lontano, in questo settore, il Paese iberico ci rincorreva e ci copiava… La sezione si chiude con due storie curiose. Quella del giovane romeno Adrian Filip Butuca e della sua Deus Vayanne, hypercar elettrica che realizzerà grazie al contributo dell’Italdesign. E quella della clonazione della Mini del 1959 – sì, proprio il mitico modello progettato da Alec Issigonis – a opera della startup cinese Beijing Estech Technology: il gruppo BMW non ha gradito cotanto saccheggio e ha ottenuto l’invalidazione del brevetto.

0811_AT Scenari elettrico modificato

Attualità e Inchieste. Nel servizio di apertura indaghiamo sulle cause dell’anomalia elettrica che caratterizza il Belpaese. Nei principali mercati europei, l’anno scorso le vendite delle Bev sono esplose, mentre in Italia hanno registrato un clamoroso - 26,6%.  Nonostante gli incentivi. Ma come si spiega, appunto, questa performance disastrosa, particolarmente inquietante alla luce del phase-out dei motori termici deciso da Bruxelles? Le ragioni sono tante, e ve le illustriamo tutte. Compresa, non ultima, una sorta di barriera psicologica e culturale che gli italiani sembrano avere nei confronti di una tecnologia di cui ancora diffidano. Dalla teoria alla pratica: il secondo servizio è una delle inchieste sul campo tipiche di Quattroruote. Questa volta ci siamo recati, in incognito, in alcuni centri di revisione privati con vetture che presentavano difetti e malfunzionamenti evidenti, che avrebbero dovuto portare a una sicura bocciatura. E invece? Avete indovinato: sono state tutte promosse. Così, ancora una volta, le ispezioni tecniche periodiche che dovrebbero accertare l’efficienza delle auto si sono dimostrate – nel migliore dei casi – superficiali. E la cosa non è trascurabile, perché ha riflessi sulla sicurezza: sulle nostre strade circolano macchine che dovrebbero essere fermate. Sempre in tema di sicurezza, abbiamo fatto il punto sull’annoso problema della difficile convivenza tra mezzi pesanti e utenti deboli della strada: occorrerebbero sistemi di rilevazione dei soggetti vulnerabili, che però per ora sono obbligatori solo sui mezzi di nuova omologazione. Ci siamo anche occupati della carenza dei ricambi: sempre più spesso ne mancano di tutti i tipi, dagli elementi di carrozzeria all’elettronica. Il risultato è che, in seguito a un guasto o a un incidente, un’auto può essere inutilizzabile anche per mesi. Vi spieghiamo, poi, che cosa accadrebbe se vi venisse rubata una macchina che avevate affidato al custode di un’autorimessa. Non ci si pensa mai, ma può succedere. E, per evitare grossi problemi, è bene tutelarsi, prima di lasciare il garage… Concludiamo con una nota rassicurante: la Guardia di finanza ci ha chiarito che l’allarme suscitato da una sua recente circolare che sembrava mettere nel mirino le elettriche per gli accertamenti fiscali non ha ragion d’essere. Anche per le Bev, i controlli di congruità tra beni posseduti e redditi dichiarati riguardano, di fatto, soltanto i modelli di lusso.

Quattroruote - La Novità 2023

La Novità 2023. Un trionfo quasi annunciato: è, infatti, l’Alfa Romeo Tonale la Novità 2023 scelta dai lettori di Quattroruote. La Suv dell’Alfa Romeo emerge da una rosa di venti candidate, votate attraverso il nostro sito, ottenendo il 18% delle preferenze e primeggiando con un ampio margine sulla seconda classificata, la Maserati Grecale (14% dei voti) e sulla Jeep Avenger (12%). Un podio, come si vede, tutto occupato da Suv, a conferma dell’orientamento ormai consolidato dei consumatori, e da modelli del gruppo Stellantis. Il quale, con le novità presentate nel corso dell’ultimo anno, ha calamitato l’attenzione dei lettori.

2023-podio

I premi speciali. Per la prima volta, quest’anno vi abbiamo proposto anche di assegnare tre riconoscimenti per categorie particolari di vetture: Concept car, Dream car e Lifestyle. Per ognuna di queste, la redazione ha selezionato quattro candidate, votabili non solo sul web, ma pure attraverso le stories del profilo Instagram della rivista. Le vincitrici sono state decretate sommando i voti espressi con le doppie modalità. A emergere sono state per la categoria Concept car la Hyundai N Vision 74, con il 37% delle preferenze totali; la Ferrari Purosangue tra le Dream car, trionfatrice con ampissimo margine sulle concorrenti (ha ottenuto ben il 53% dei voti); la Lotus Eletre, tra le lifestyle car (prima con il 34% del totale).

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18).

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di marzo - VIDEO

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it