Lamborghini Gallardo - Il Toro col V10 - FOTO GALLERY
Le antesignane: la Urraco. Già nei primi anni di storia, la Casa di Sant’Agata Bolognese inizia a esplorare la possibilità di Lambo più piccole, con architettura diversa dal V12. Il primo risultato di tale esigenza è la Urraco del 1972, la prima V8 del marchio. Sulla versione P200, nata a fronte della crisi petrolifera, verrà addirittura montata una declinazione di appena 2.0 litri del motore a otto cilindri.
Le antesignane: la Jalpa. Alla Urraco fanno seguito altre due sportive a motore V8: la rara Silhouette del 1976 con carrozzeria targa, pensata per gli Usa, e la più fortunata Jalpa (nella foto) del 1981, che in quegli anni porta fuori dalla crisi il marchio emiliano, all’epoca da poco nelle mani dei fratelli Mimran.
Soldi tedeschi. La Lambo, tuttavia, vuole di più: nel 1987 viene avviato il progetto L140, per un’auto che si collocherà al di sotto dell’erede della Countach, cioè la Diablo. L’ingresso di Audi nel capitale Lamborghini, nel 1998, rimescola le carte: il progetto riparte da zero, pur facendo salva l’architettura V10, che per la prima volta su una vettura di Sant’Agata verrà sfruttata proprio sulla nuova ''piccola'', la Gallardo.
Tauromachia. La Gallardo viene così presentata al Salone di Ginevra del 2003. Il suo nome deriva da quello dell’omonima stirpe spagnola di tori da corrida, a sua volta ripreso dalla famiglia di allevatori spagnoli che nel XVIII secolo incrociò i più robusti tori Cabrera con altri provenienti dalla Navarra, dando il via alla razza Cabrera Gallardo.
La vettura. Lo studio della ''baby Lambo'', con numerosi elementi d’ispirazione aeronautica, nasce da una proposta della Italdesign di Giorgetto Giugiaro, finalizzata dal centro stile di Sant’Agata Bolognese, diretto da Luc Donckerwolke.
Il motore. Il V10 si deve all'ingegner Massimo Ceccarani, all’epoca direttore tecnico del Toro, e a Maurizio Reggiani, in quegli anni responsabile dello sviluppo e della progettazione dei propulsori. Nello specifico, si tratta di un V10 da 5.0 litri e 500 CV con doppio albero a camme in testa per bancata, distribuzione a quattro valvole per cilindro e lubrificazione a carter secco.
Più basso. Rispetto al V10 del progetto L140, che aveva un angolo tra le bancate di 72 gradi, il propulsore della Gallardo ha le bancate a V di 90 gradi, permettendo all’epoca a ingegneri e designer di abbassare il baricentro e il cofano motore, a vantaggio, rispettivamente, del comportamento stradale, dell'aerodinamica e della visibilità posteriore.
La trasmissione. Abbinata al motore V10 ci sono all’epoca un cambio manuale a sei rapporti collocato dietro al motore e la trazione integrale supportata dal sistema Viscous Traction. Volendo, è possibile richiedere come optional il cambio robotizzato sequenziale Lamborghini e-gear (nella foto), che sfrutta la stessa struttura meccanica del manuale.
In divisa. Nel 2004 la Gallardo inaugura la collaborazione della Lamborghini con la Polizia di Stato, con il primo di due esemplari del modello forniti in comodato d’uso alle forze dell’ordine. Il pronto intervento sanitario, in particolare il trasporto di organi e sangue, risulterà il principale impiego di tale vettura: e, tra le dotazioni di bordo, non manca un defibrillatore.
Scoperta. Nel 2005 viene svelata al Salone di Francoforte la Gallardo Spyder, dotata di un sistema di apertura della capote di tela che si ritrae elettricamente, mentre si solleva il cofano motore, sparendo dalla vista.
Novità sottopelle. La Spyder, peraltro, introduce alcune modifiche che ritroveremo anche sulla coupé a partire dal 2006. Il motore ha una potenza di 520 CV, il cambio a sei marce, anche nella sua versione robotizzata, presenta ora rapporti più corti, mentre lo sterzo diventa più diretto.
Estrema. Nel 2007 arriva la Gallardo Superleggera, in vendita dal mese di aprile. Il suo V10 ottiene un ulteriore incremento di 10 CV, per un totale di 530, mentre il peso si riduce di circa 100 kg rispetto ai 1.430 di partenza, grazie all’impiego di materiali nobili, come la fibra di carbonio e il policarbonato trasparente utilizzati per il cofano, rendendo peraltro visibile il propulsore dall’esterno.
Vendite ok. Sempre nel 2007, la Gallardo raggiunge i suoi primi 5.000 esemplari prodotti nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, che fanno di tale vettura una delle Lambo più vendute di sempre. Tale traguardo, come vedremo, verrà ampiamente superato negli anni successivi.
Evoluzione. Nel 2008, invece, viene svelata la LP 560-4, dove la storica sigla LP è riferita alla collocazione del motore, ovvero (centrale) ''longitudinale posteriore'', mentre 560 è la potenza massima del rinnovato V10, ora con cilindrata cresciuta a 5.2 litri e un sistema di iniezione diretta. Anche questa Gallardo ''evoluta'' vestirà la divisa della Polizia di Stato.
Spyder. Nello stesso anno la LP 560-4 viene svelata anche nella variante Spyder, che adotta lo stesso propulsore della coupé. Grazie all’incremento di 40 CV rispetto alla versione precedente e alla riduzione della massa di 20 kg, il rapporto peso-potenza si attesta ora a 2,77 kg/CV, a tutto beneficio della maneggevolezza.
Sportiva. Nel 2009 viene presentata la Gallardo LP 550-2 Valentino Balboni, un’edizione speciale della vettura (250 unità) che porta il nome del leggendario capo collaudatore della Casa, andato in pensione l’anno precedente.
Posteriore. La Valentino Balboni è la prima Gallardo a trazione posteriore, nonché la prima Lamborghini dell’era Audi spinta da due sole ruote. Rispetto alla LP 560-4, la 550-2 vanta 10 CV in meno, ma anche una massa ridotta a 1.380 kg. E non mancano aggiornamenti relativi a molle, assetto, cambio robotizzato, Esp e aerodinamica. Dopo questa edizione limitata, la Casa emiliana produrrà la 550-2 anche in versione Spyder.
Più snella. Nel 2010 arriva la nuova Gallardo LP 570-4 Superleggera. La potenza del suo V10 è di 570 CV, mentre la massa scende di 70 kg rispetto alla precedente Superleggera, il che produce un rapporto peso/potenza di 2,39 kg/CV.
Altre applicazioni. Lo stesso propulsore della nuova Superleggera trova spazio sulla Gallardo LP 570-4 Spyder Performante, presentata a Los Angeles nel 2010. Alla scocca d’alluminio si affiancano qui elementi realizzati con fibra di carbonio, come il vano di alloggiamento della capote, l'ala posteriore e le minigonne. Il che fa scendere di 65 kg l’ago della bilancia rispetto alla LP 560-4 Spyder.
Qualche ritocco. Al Salone di Parigi del 2012 viene presentata la Gallardo LP 560-4, con un design rinnovato, che si segnala soprattutto per nuove prese d'aria, dettagli tesi e forme triangolari, che rendono più aggressive le forme della sportiva. Non mancano inedite personalizzazioni opzionali.
Nuova ala. Nella stessa vetrina di Parigi, debutta anche la versione speciale 570-4 Edizione Tecnica, che si fa notare soprattutto per un nuovo spoiler posteriore fisso, l'impianto frenante carboceramico e particolari verniciature a contrasto su montanti e prese d’aria. Tale versione è proposta con entrambe le varianti della 570-4, ossia la coupé Superleggera e la Spyder Performante.
Ispirata alle corse. Nel 2013 viene presentata a Francoforte la versione LP 570-4 Squadra Corse, la più sportiva tra le Gallardo stradali, con un rapporto peso-potenza di 2,35 kg. Si tratta di un modello derivato dalla ''Super Trofeo'' dell’omonimo campionato monomarca, con una massa di soli 1.340 kg, 70 in meno della LP 560-4 ''standard''. L’alettone posteriore nero opaco, i cerchi nero lucido e la striscia tricolore sulla fiancata sono tra gli elementi che la distinguono dalle altre Gallardo.
L’addio. L’ultima Gallardo esce dalle linee di montaggio il 25 novembre del 2013. Con 14.022 esemplari consegnati in 45 nazioni, diventa all’epoca la Lambo più venduta di sempre. Verrà in seguito superata dall’erede Huracán e dalla Suv Urus, entrambe prodotte finora in oltre 20 mila esemplari.
Nel 2003 veniva svelata la Lamborghini Gallardo, un inedito modello "entry level" (il virgolettato è d'obbligo) della Casa di Sant’Agata Bolognese. Nata sotto la gestione Audi, questa vettura viene oggi ricordata come una delle più vendute supercar della Casa emiliana: nei suoi 10 anni di carriera, la Gallardo è stato il primo modello del Toro capace di raggiungere numeri a quattro zeri, essendo stato prodotto in oltre 14 mila esemplari. Del resto, ben 32 sono state le Gallardo proposte tra versioni di serie, edizioni limitate e "pezzi" per il motorsport, di anno in anno più potenti ed evolute. Ne parliamo nella nostra galleria d’immagini, dove abbiamo ripercorso la storia e le caratteristiche della prima Lambo equipaggiata con motore V10.