Maserati Mistral
Il primo "vento" del Tridente
Tra le tante coupé della Maserati, la Mistral segna un capitolo importante nella storia del Tridente. Innanzitutto, l’auto della Casa di Modena inaugura la fortunata serie di modelli dedicati ai venti, rendendo omaggio al Maestrale: Mistral, appunto. Per molti, inoltre, la Mistral è la granturismo più iconica del marchio: non a caso, il costruttore l'ha scelta per il debutto del programma Maserati Classiche, avviato nel 2021 per certificare l'autenticità del patrimonio storico.
Magnifica sessantenne. La Mistral compie 60 anni proprio in queste settimane. Presentata al Salone di Torino del 1963, entrò in produzione nel 1964, esibendo una carrozzeria da elegante granturismo a due posti con coda fastback (nata dalla matita di Pietro Frua). Fu anche l'ultima auto del Tridente equipaggiata con il glorioso bialbero a sei cilindri in linea derivato dalla monoposto 250 F di Juan Manuel Fangio (la vettura con cui l’argentino si laureò campione del mondo di Formula 1 nel 1957, per la quinta e ultima volta).
Le versioni. A seconda della cilindrata, la Mistral venne declinata nelle versioni 3.5 da 235 CV (solo tre unità assemblate nel 1964), 3.7 da 245 CV (387 esemplari dal 1964 al 1969) e 4.0 da 265 CV (454 unità dal 1965 al 1969). Tali versioni caratterizzano anche la Mistral Spyder (rispettivamente in 27, 46 e 51 vetture), che alle splendide linee della GT aggiunse il fascino della guida en plein air, grazie alla matita del designer Giovanni Michelotti, artefice di tanti capolavori. La variante scoperta venne svelata al Salone di Ginevra del 1964 e diventò presto presto un oggetto del desiderio del jet set: oggi, è anche una delle Maserati storiche più ricercate.