Lamborghini - Poche ma... buonissime
Lamborghini Reventón. Presentata nel 2007, la prima few-off della Casa di Sant’Agata Bolognese è stata prodotta in 20 esemplari nella versione coupé e 15 nella variante Roadster.
Lamborghini Reventón. Lo stile anticipa quello delle Lamborghini di quegli anni ed è ispirato all’aeronautica, un richiamo presente anche nel claim “It’s a fighter” (“è un caccia”).
Lamborghini Reventón. Il motore è lo stesso della Murciélago LP 640, un V12 da 6.5 litri con potenza aumentata a 650 CV e una coppia di 660 Nm, per un’accelerazione da ferma a 100 km/h in 3,4 secondi e una velocità massima di 340 km/h.
Lamborghini Reventón. Arrivata due anni più tardi, la roadster segna 25 kg in più sulla bilancia per i rinforzi strutturali, compensati da 20 CV nel motore: invariato lo 0-100, mentre la velocità massima si ferma a 330 km/h.
Lamborghini Reventón. Il telaio è in acciaio con rinforzi di fibra di carbonio, mentre la carrozzeria è interamente di materiale composito, soluzione poi adottata anche sulla Aventador.
Lamborghini Reventón. All’interno vengono utilizzati tre schermi Lcd per la strumentazione, altra soluzione che verrà ereditata dalla Aventador, che sarebbe arrivata nel 2011.
Lamborghini Sesto Elemento. La seconda few-off della Lamborghini è arrivata nel 2010 ed è stata prodotta anch’essa in 20 esemplari.
Lamborghini Sesto Elemento. Il nome richiama il numero atomico del carbonio, in riferimento alla fibra di carbonio usata per telaio e scocca.
Lamborghini Sesto Elemento. Per quest’auto viene impiegato il nuovo materiale Forged Composite, brevettato dalla Lamborghini, utilizzato poi per elementi estetici della Huracán Performante e per la monoscocca della Revuelto.
Lamborghini Sesto Elemento. Il motore è il V10 da 570 CV della Gallardo Superleggera, che su un’auto da 999 kg di peso ha permesso di ottenere un rapporto peso potenza di 1,7 kg/CV.
Lamborghini Sesto Elemento. Il motore, raffreddato anche tramite i dieci fori esagonali del cofano, permette alla Sesto Elemento di scattare da ferma a 100 km/h in 2,5 secondi, di arrivare a 200 km/h in 8 secondi netti e di raggiungere la velocità massima di 387 km/h.
Lamborghini Veneno. Presentata nel 2013 per celebrare il 50esimo anniversario della Lamborghini, nasce come “vettura da pista omologata per la strada”, con un’aerodinamica molto sofisticata.
Lamborghini Veneno. L’anno successivo è stata presentata anche la versione roadster, con potenza invariata e un peso extra di 50 kg per i rinforzi alla struttura. In totale sono state prodotte 4 coupé e 9 roadster.
Lamborghini Veneno. Costruita sulla base della Aventador, ha uno stile e un design completamente funzionali alle massime prestazioni. La monoscocca è di carbonio, mentre gli interni sono rivestiti di CarbonSkin, tessuto di fibra di carbonio.
Lamborghini Veneno. Si tratta della prima Lamborghini con la regolazione manuale dell’ala posteriore (carico alto, medio o basso), soluzione successivamente introdotta su altri modelli come la Aventador SVJ e la Huracán STO.
Lamborghini Veneno. Il motore è un’evoluzione del V12 da 6.5 litri della Aventador, con una potenza massima di 750 CV e 690 Nm; il rapporto peso potenza è di 1,93 kg/CV.
Lamborghini Centenario. Questa few-off è nata nel 2016 per celebrare un secolo dalla nascita di Ferruccio Lamborghini, ed è stata prodotta in 40 esemplari, 20 coupé e altrettanti roadster.
Lamborghini Centenario. Anticipando le tendenze del mercato, è la prima automobile di Sant’Agata Bolognese con touchscreen centrale per l’infotainment da 10,1”, con una schermata dedicata alla telemetria.
Lamborghini Centenario. A muoverla il V12 aspirato da 770 CV, per un’accelerazione da ferma a 100 km/h in 2,9 secondi, a 300 km/h in 23,5 secondi e una velocità massima di 350 km/h
Lamborghini Centenario. Su quest’auto debuttano per la prima volta su una Lamborghini le ruote posteriori sterzanti, soluzione adottata poi sulla Revuelto, per garantire maneggevolezza alle basse velocità e maggior stabilità nella guida sportiva.
Lamborghini Centenario. La roadster è stata presentata al concorso d’eleganza di Pebble Beach del 2016: rispetto alla coupé pesa 50 kg in più per i rinforzi strutturali resi necessari dalla rimozione del tetto.
Lamborghini Sián FKP 37. Questa few-off è stata presentata al Salone di Ginevra del 2019, prodotta in 63 esemplari coupé e 19 roadster. Si tratta della prima vettura elettrificata del marchio.
Lamborghini Sián FKP 37. Il nome deriva dall’espressione in dialetto bolognese che significa “fulmine”, a sottolineare la presenza di una componente elettrica nel powertrain.
Lamborghini Sián FKP 37. La sigla FKP 37 richiama invece le iniziali e l’anno di nascita di Ferdinand Karl Piëch, che ha portato il gruppo Volkswagen (di cui fa parte la Lamborghini) a diventare il primo costruttore mondiale, morto pochi giorni prima della presentazione dell’auto.
Lamborghini Sián FKP 37. Dal punto di vista stilistico la Sián introduce alcuni elementi caratteristici delle nuove Lamborghini, a cominciare dalla firma anteriore a ypsilon, utilizzata sulla Revuelto.
Lamborghini Sián FKP 37. Il motore è il V12 da 6.5 litri della Aventador SVJ, con l’aggiunta di un’unità elettrica nel cambio alimentata da un supercondensatore, per una potenza complessiva di 819 CV.
Lamborghini Sián FKP 37. L’auto accelera da ferma a 100 km/h in 2,8 secondi ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 355 km/h.
Lamborghini Countach LPI 800-4. Questa few-off è stata presentata nel 2021 per celebrare i 50 anni della Countach LP500.
Lamborghini Countach LPI 800-4. La produzione prevista di quest’auto è di 112 unità, in riferimento alla denominazione LP112 utilizzata nello sviluppo della prima Countach.
Lamborghini Countach LPI 800-4. Il powertrain è lo stesso della Sián FKP 37, con una potenza leggermente ridotta (814 CV). L’accelerazione 0-100 è coperta in 2,8 secondi, con una velocità massima di 355 km/h.
Lamborghini Countach LPI 800-4. Tra le innovazioni introdotte con questo modello ci sono il tetto fotocromatico e le bocchette di ventilazione interne stampate in 3D, soluzione adottata anche sulla Revuelto.
La Lamborghini ha inaugurato il programma Few-Off nel 2007 con la Reventón, che ha introdotto lo stile “aeronautico” delle successive sportive di Sant’Agata Bolognese. Negli anni si sono susseguiti modelli speciali a tiratura limitatissima, dalla Sesto Elemento alla “seconda” Countach, nati come laboratori di creatività e ingegneria, dove sperimentare soluzioni e tecniche che avrebbero poi trovato applicazione sulle vetture di serie, dal design ai powertrain, dai materiali alle meccaniche più raffinate. In questa galleria ripercorriamo tutti i modelli few-off della Lamborghini dal 2007 a oggi, in attesa di scoprire il nuovo modello che verrà presentato alla prossima Monterey Car Week, e che potrebbe chiamarsi Fenomeno.