Design - Le auto più belle di Tom Matano
Oldsmobile Cutlass. Tom Matano ha iniziato la sua carriera in General Motors a Warren, in Michigan, dove ha lavorato ad alcune delle auto di quegli anni, tra cui la Oldsmobile Cutlass del 1976: sua la caratteristica griglia anteriore.
BMW Serie 3 E36. Dopo un lungo periodo per la Holden in Australia, nel 1982 Matano va in Europa, in BMW, dove inizia a lavorare sulla BMW Serie 3 E36, che sarebbe uscita solo nel 1992. Ha disegnato anche ai primi bozzetti della Serie 8.
Mazda MX-5 NA (1989). Matano arriva nella sede Mazda di Irvine, in California, alla fine del 1983, trasformando quella che era poco più di una filiale in un vero e proprio centro stile. Sarà lui a occuparsi della progettazione dell’edificio.
Mazda MX-5 NA (1989). La prima MX-5 (NA) è stata presentata ufficialmente al Salone di Chicago del 1989, sviluppata secondo i dettami del Jinba Ittai, la connessione tra cavallo e fantino. Negli Stati Uniti viene venduta con il nome Miata, mentre in Giappone arriva come Eunos Roadster.
Mazda MX-5 NA (1989). Commercializzata tra il 1989 e il 1997, la prima serie della MX-5 ha venduto più di 225 mila unità. Nel complesso sono state più di un milione le Miata vendute in tutto il mondo: è la roadster di maggior successo di sempre.
Mazda MX-5 NA (1989). In un’intervista di diversi anni fa, Matano dice di aver disegnato la MX-5 come “un paio di scarpe da jogging”. Un’auto “da usare tutti i giorni, e che non necessita di una pista per essere goduta”.
Mazda MX-5 NA (1989). “È il design stesso dell’auto, dentro e fuori”, spiega Matano, “a comunicare la sua essenza, bene e in maniera veritiera”.
Mazda MX-5 NB (1998). A Tom Matano si deve anche la seconda serie, arrivata nel 1998, che si distingue dalla prima soprattutto per l’addio dei fari a scomparsa, eliminati per le sempre più stringenti norme di sicurezza.
Mazda MX-5 NB (1998). Invariata l’impostazione meccanica della roadster giapponese: motore anteriore e trazione posteriore. Una soluzione che si troverà anche nelle serie successive.
Mazda RX-7 FD (1991). Pur non avendo lavorato direttamente al progetto della terza generazione della sportiva giapponese con motore rotativo, Matano collabora con Yoichi Sato, all’epoca capo designer della Mazda, per finalizzarne lo stile.
Mazda RX-7 FD (1991). Il disegno della parte bassa delle portiere, così curvo, secondo Matano era stato pensato per invitare i piloti a salire a bordo dell’auto.
Mazda M Coupé (1996). Sul finire degli anni Novanta Matano lavora anche all’ipotesi di una versione coupé della Miata: prodotta in un unico esemplare, non avrà mai un futuro di serie.