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Parigi, il bando dei monopattini non ha fatto aumentare i viaggi in auto o moto

Redazione Online
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"Mettendo al bando i monopattini a noleggio, le persone torneranno ai veicoli più grandi come le auto". Mai vaticinio più erroneo, almeno se si guarda il caso di Parigi. La città che per prima aveva abbracciato la "rivoluzione" dei piccoli due ruote in condivisione (fin dal 2018), in agosto era tornata indietro e, con un referendum, aveva vietato quei 15mila "trottinettes" a noleggio che invadevano la città rendendola "disordinata", "sporca", "pericolosa" (come dicevano i sostenitori del bando). A pesare sulla decisione popolare (a cui aveva partecipato in realtà solo il 7% degli aventi diritto al voto), era stata soprattutto la cattiva condotta dei conducenti e i numerosi incidenti, 459 nel solo 2022 con tre morti e 426 feriti.

Il sorpasso. Ma veniamo all’oggi. Ai critici che vedevano nella messa al bando un ritorno a una mobilità più "pesante", come per esempio il ricorso ad auto o moto, i parigini hanno risposto in realtà con soluzioni leggere alternative, prima tra tutte la bicicletta. Un rapporto appena pubblicato, mostra che a Parigi, in totale, i noleggi di monopattici e biciclette hanno subito una lieve flessione, ma queste ultime stanno prendendo il posto dei primi. Sono in particolare le "free floating", le bici in sharing che possono essere lasciate in strada, a conquistare i parigini. Se a settembre 2022 avevano totalizzato circa 750 mila noleggi, un anno dopo quel numero era salito a due milioni. Insomma, i monopattini non solo l'unica soluzione alla mobilità urbana "smart". Almeno non a Parigi.