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Opel-Peugeot
L'intesa industriale parte dalla crossover

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Opel-Peugeot - L'intesa industriale parte dalla crossover

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Opel-Peugeot - L'intesa industriale parte dalla crossover

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Opel-Peugeot - L'intesa industriale parte dalla crossover

Nel marzo del 2012, General Motors e Psa annunciarono un accordo che portò gli americani al 7% della proprietà del Gruppo francese. Quella finanziaria fu un'intesa effimera: la cessione delle quote data al dicembre del 2013, quando si stava preparando l'ingresso della cinese Dongfeng nel capitale di Peugeot-Citroën.

L'intesa è viva e operativa. Il nuovo matrimonio finanziario, però, non comportò l'interruzione della partnership industriale franco-americana. E le ultime foto spia scattate in Scandinavia ne sono la prova più recente. Sulla base dell'accordo stipulato più di un anno fa, General Motors e Peugeot-Citroën hanno confermato la loro intenzione di impegnarsi nello sviluppo congiunto di una serie di modelli.

Sono tre i progetti congiunti. Cancellato il progetto per l'erede comune di C3, 208 e Corsa (e del relativo piccolo motore a benzina), ne restano in piedi tre: quello del veicolo commerciale di segmento B, quello delle monovolume compatte eredi di C3 Picasso e Meriva, e quello delle crossover medie, che sostituiranno C4 Aircross, 3008 e Antara e verranno costruite dalla Peugeot a Sochaux.

Una 2008 più lunga del solito. I nuovi modelli che rientrano nell'accordo saranno tutti realizzati su piattaforme francesi: la protagonista delle immagini riprese durante i collaudi invernali dovrebbe essere proprio la nuova Suv. Il muletto, derivato da una 2008 di serie, mostra parecchi particolari interessanti: da notare in particolare il passo più lungo, una caratteristica evidenziata dai pannelli aggiuntivi nella parte posteriore della fiancata e dal montante posteriore leggermente più ampio del consueto.

L'embrione della nuova Antara. La vettura, registrata con la targa tedesca "GG" (sigla del distretto Groß-Gerau in cui sorge Rüsselsheim), mostra negli interni tutto il suo status di veicolo provvisorio per i collaudi: il volante è ricavato da una Citroën, e abbondano strumentazione e controlli aggiuntivi. Quello che abbiamo di fronte, dunque, sembra l'embrione dell'erede dell'Opel Antara: il modello, primo frutto concreto degli accordi, vedrà la luce nel corso del 2016.

Fabio Sciarra