La storia della Opel parte, prima, con la produzione di macchine per cucire e, subito dopo, con quella di biciclette. L’esordio in quella delle automobili, al pari quelle di altri marchi, avviene nel 1899. Da sempre basata a Rüsselsheim, nei pressi di Francoforte, la Casa fondata da Adam Opel inizialmente operò con quelle che oggi si definiscono joint-venture (anche quella con il francese Darracq cui si deve l’azienda che diede successivamente i natali all’Alfa Romeo) e, persino, cedendo azioni ad altri costruttori. Come accadde con la General Motors nel 1929, che completò l’acquisizione del marchio tedesco appena 2 anni dopo. Dal 1931 a oggi, quindi, Opel è un marchio della galassia del gruppo automobilistico statunitense ma, nonostante ciò, è riuscita a lungo a mantenere un’autonomia decisionale e progettuale. Principale costruttore di automobili tedesco sino all’inizio della seconda guerra mondiale, la Opel per molto tempo ha realizzato vetture solide e non eccessivamente costose di qualsiasi fascia di mercato. Che, tra l’altro, ha messo sotto i riflettori anche con un’intensa attività nei rally. Dal 2009, anno in cui tra l’altro la GM ponderava la possibile cessione, la Casa tedesca – come ormai capita nell’ambito di molte galassie automobilistiche – condivide alcuni modelli con altri brand del Gruppo General Motors.

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