Cupra
Griffiths: "Puntiamo molto sull'ibrido plug-in"
In occasione della presentazione dei piani Seat e Cupra fino al 2025, e delle novità relative alla el-Born, abbiamo scambiato alcune battute con Wayne Griffiths, vicepresidente Vendite e Marketing del primo brand e ceo del secondo. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Quale è stato per voi l’effetto più pesante della pandemia?
Abbiamo dovuto reagire velocemente, bloccare la produzione e le vendite e proteggere i nostri concessionari. L’impatto è stato forte, abbiamo gestito il business ma ora abbiamo bisogno di tornare al lavoro, a una nuova normalità, riattivando il mercato, soprattutto quelli più colpiti dalla pandemia, come quello spagnolo, francese e italiano.
La notizia del giorno è che la el-Born verrà lanciata col marchio Cupra. Perché questa scelta?
Abbiamo lanciato la Cupra el-Born, che un anno fa avevamo visto a Ginevra come concept marchiata Seat. Ora, però, abbiamo ridisegnato e rivisto la macchina, declinandola in un prodotto più sportivo, fuori e dentro, aggiungendo tecnologie dinamiche. Quindi, penso che la Cupra el-Born abbia fatto un passo avanti, con le performance elettriche che si combinano perfettamente con la sportività del marchio. Penso che lanciare la el-Born come Cupra sia una decisione giusta.
Come sarà il portfolio della Cupra nei prossimi anni? Vedremo più che altro Suv e crossover, oppure altre carrozzerie? Magari il sogno di una coupé?
È un bel sogno. Per ora abbiamo la Cupra Leon, la Formentor, i motori ibridi plug-in, l’Ateca, che avuto un gran successo. Poi arriverà la prima full electric, la el-Born. E c’è pure la visione più lontana, con la concept Tavascan, che è una crossover. Vedo il nostro futuro sempre più focalizzato sull’elettrificazione, sull’ibrido plug-in. Poi, noi guardiamo ai segmenti che crescono, come quelli a ruote alte, perché abbiamo bisogno di incrementare i volumi. Sì, sono d’accordo con lei, sarebbe bello avere una coupé in gamma, ma quel segmento è limitato. Continuo a pensare che l’elettrificazione si possa avere a un buon livello anche con le Suv e le crossover. Quando vi metterete al volante della Formentor, tra poco, lo capirete subito. La Formentor è davvero molto sportiva e bella da guidare, con un design unico. Ed è pure elettrificata.
Quale potrebbe essere il futuro mix tra i powertrain che avete, ossia, diesel, benzina, ibrido e full electric?
Abbiamo un quattro cilindri benzina potente, sempre molto richiesto, sulla Cupra Ateca e sulla Leon. Finora abbiamo venduto quello. C’è ancora un buon mercato per i motori a combustione potenti, anche per la Formentor. Ora il marchio amplia la sua gamma con il diesel e, cosa molto importante per noi, con l’ibrido plug-in. Con la el-Born ci sarà un altro step, grazie al full electric. Abbiamo, dunque, tutto quello che serve e che i clienti richiederanno. Quanto velocemente andremo verso l’elettrico? Non lo so, dipenderà dalla domanda di mercato, però credo che da qui al 2025 sarà il plug-in a ritagliarsi un ruolo di primo piano. Perché sarà un periodo di trasformazione. E poi c’è un’altra ragione per la Cupra: la combinazione tra un ottimo motore a combustione e un potente motore a batteria danno un risultato straordinario in termini di guidabilità e performance. Ho guidato queste auto e il lavoro di due motori offre molti vantaggi, anche in termini di emissioni zero. Insomma, nel medio termine sarà protagonista l’ibrido plug-in, mentre nel lungo le auto full electric cresceranno in modo importante.
Dunque, siete riusciti a neutralizzare l’aggravio di peso legato a un powertrain ibrido plug-in con un setup e un equilibrio dinamico ottimale.
Come dicevo, ho guidato queste auto e pur pesando di più, sono molto sportive e offrono un bel feeling a livello di spinta e boost.
Vedremo un design sempre più diverso tra i modelli Seat e Cupra?
Sì, quello della Formentor è il primo grande step specifico, il prossimo sarà quello della el-Born. Poi c’è la concept Tavascan, che guarda ancora più avanti.
Ecco, a proposito: quali sono le novità a proposito della Tavascan? Si farà?
Non è stata ancora confermata, ne stiamo discutendo e stiamo ancora lavorando sulla concept. Ci sono diverse proposte. Ora, però, abbiamo altre priorità, come il lancio della Formentor e della el-Born.
Avete un modello basato sulla piattaforma Meb, la el-Born, e la Tavascan sarebbe, nel caso, il secondo. Ma c’è la possibilità di vedere qualcosa di più piccolo, in futuro, sempre sull'architettura elettrica?
La discussione, legata anche all’elettrificazione in Spagna, va avanti e dipenderà da molti punti di vista che matureranno all’interno del Gruppo Volkswagen. Posso vedere il senso di avere una macchina più piccola al di sotto della el-Born, perché ritengo che ci sia un mercato per un'auto del genere. Quindi, continuiamo a lavorarci. Penso che nell’elettrificazione futura, nelle aree urbane, potrebbe aggiungere valore alla gamma avere una piccola sportiva elettrificata. Non una macchina economica, ma modaiola.
Quali novità ci sono a riguardo della e-Racer? Riuscirà a correre in un campionato dedicato nel 2021?
Ne stiamo ancora discutendo con gli organizzatori, ovviamente la situazione del Covid-19 non ha aiutato. Stiamo cercando di capire quali programmi possono essere stabiliti per l’anno prossimo, e come il TCR o l’ETCR potrebbero partire. E siamo molto convolti, l’auto per l’ETCR è pronta, ma il format delle gare deve essere ancora confermato e il programma ancora definito.