Idrogeno
La Commissione Ue approva il progetto Hy2Move
La Commissione europea ha approvato, nel rispetto delle norme in materia di aiuti di stato, l'Ipcei Hy2Move, il quarto progetto (Ipcei è una sigla che sta per Important project of common european interest) di una serie di iniziative che nasce per supportare la ricerca l'innovazione e lo sviluppo industriale della value chain dell'idrogeno. Il progetto, secondo una nota diffusa da Palazzo Berlaymont, contribuirà al target di riduzione delle emissioni del 90% dal settore della mobilità e dei trasporti e a quello, più ampio di raggiungere la carbon neutrality totale dell'Unione europea entro il 2050. "Incoraggiare l'utilizzo dell'idrogeno come combustibile" annota Bruxelles, "aiuterà a raggiungere gli obiettivi del Green Deal, la Eu Hydrogen strategy e la Sustainable and smart mobility strategy".
L'Italia in prima fila. L'Ipcei Hy2Move è stato messo a punto e presentato congiuntamente da sette stati membri (Italia, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Estonia e Slovacchia), che metteranno a disposizione fondi per 1,4 miliardi di euro allo scopo: uno stanziamento che, nelle aspettative dei promotori, dovrebbe generare ulteriori investimenti dal settore privato per altri 3,3 miliardi. Tra le aziende coinvolte, undici in totale, spiccano i nomi di Airbus, Michelin, BMW e dell'italiana Ufi Filters, che si occupa di sistemi di fuel cell.
Tredici progetti in quattro macro-aree. I progetti in via di sviluppo sono in totale 13, e si articolano su quattro diversi settori d'applicazione: lo sviluppo di applicazioni per mobilità e trasporti (tra cui bus e camion, sul fronte dei mezzi stradali), celle a combustibile ad alte prestazioni per treni e navi, serbatoi di idrogeno per impieghi aeronautici e tecnologie per produrre idrogeno per applicazioni di trasporti e mobilità e rifornire la futura rete di ricarica con idrogeno pressurizzato puro al 99,99%. L'Ipcei Hy2Move dovrebbe essere portato a completamento entro il 2031, con la creazione di 3.600 nuovi posti di lavoro diretti, più le ricadute sull'indotto.
Vestager: "Esempio di collaborazione europea". "L'idrogeno ci può supportare per spostare merci e passeggeri a zero emissioni", ha commentato Margrethe Vestager, secondo vicepresidente della Commissione, nonché commissario europeo per la concorrenza "ma investire nella mobilità a idrogeno può essere rischioso per un solo Paese membro o una sola azienda. L'Ipcei Hy2Move approvato oggi è un esempio di un'ambiziosa collaborazione europea per un obiettivo comune".
Urso: "Risultato molto positivo per il sistema Italia". Dello stesso tono le osservazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: "L'approvazione da parte della Commissione europea dell’Ipcei Hy2Move, volto a promuovere l'impiego dell'idrogeno verde per la riduzione delle emissioni nei settori della mobilità e dei trasporti, rappresenta un risultato molto positivo per il sistema Italia, in prima linea per supportare le imprese del settore e creare una filiera italiana dell’idrogeno. "L'idrogeno - continua Urso - può rappresentare una fonte energetica alternativa nel futuro, un elemento fondamentale per la transizione ecologica della mobilità e dei settori industriali strategici per il nostro Paese, inclusi quelli attualmente difficili da decarbonizzare. Anche in questo contesto, l’Italia è protagonista" ha concluso il ministro.