Stellantis
Termoli produrrà cambi eDct dal 2026
Stellantis ha deciso di ampliare la sua rete di fabbriche dedicate alle trasmissioni per auto ibride. Il gruppo, infatti, ha assegnato anche all'impianto di Termoli la produzione dei cambi eDCT (Electrified Dual Clutch Transmission).
Il progetto. Il sito molisano produrrà le trasmissioni dall'anno prossimo, con un obiettivo a regime di trecentomila unità all’anno, e si aggiungerà così agli stabilimenti di Mirafiori e Metz. Diventano quindi tre le fabbriche dedicate alla produzione di una tecnologia di ibridazione che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione ed equipaggia tutta la gamma di veicoli mild hybrid e la nuova generazione degli ibridi plug-in (Phev). La decisione di Stellantis, che segue la recente acquisizione del pieno controllo dell'apposita joint venture creata nel 2018 con la belga Punch Powertrain, avrà delle conseguenze anche su altri stabilimenti, oggi dedicati alla produzione di componenti chiave per gli stessi cambi: infatti, verranno incrementati i livelli produttivi della componentistica di Sint Truden e della stessa Metz, dove verrà impiantata anche una nuova linea di assemblaggio.
L'impegno per l'Italia. Stellantis ha voluto sottolineare come la decisione di portare a Termoli cambi eDCT "ribadisca sia il proprio impegno nelle fabbriche italiane, in linea con il piano industriale presentato lo scorso dicembre presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, sia i piani di sviluppo per gli stabilimenti francesi, oggetto di tre miliardi di euro di investimento negli ultimi cinque anni, volti a consolidare la competenza di Stellantis nella produzione di propulsori e componenti per veicoli elettrici a batteria e ibridi". Infine, il costruttore sottolinea che "la scelta di incrementare la produzione dei cambi eDCT è altresì in linea col piano strategico", che "prevede l’ampliamento e il rinnovamento della gamma ibrida".
Sindacati: "Bene, ma non basta". La nuova assegnazione produttiva per Termoli è stata subito commentata dai sindacati, già scettici sulla carenza di risposte in merito alla sorte della gigafactory di Automotive Cells Company (il progetto è stato sospeso temporaneamente per valutare i progressi tecnologici nel campo delle batterie egli sviluppi del mercato). Per Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, la decisione di portare i cambi eDct in Molise "rappresenta un segnale importante per lo stabilimento, poiché l’assegnazione di questa nuova produzione impiegherà circa 300 lavoratori; tuttavia non saranno nuove assunzioni, perché verrà compensata in parte la perdita occupazionale dovuta alla chiusura della produzione del motore Fire. Questo segnale conferma l’attenzione su Termoli, ma attendiamo una risposta sulla gigafactory e, più in generale, sulle produzioni che possono garantire un futuro allo stabilimento",.