BYD
La flotta per l'export si completa con la Jinan
La BYD ha ufficialmente completato la sua flotta di navi per il trasporto marittimo con l’entrata in servizio dell’ottavo cargo Ro-Ro (roll-on/roll-off), la Jinan. L’azienda di Shenzhen chiude così, in meno di due anni, il progetto per avviare un’attività di logistica via mare, strategica per sostenere l’obiettivo di espandere rapidamente la propria presenza a livello globale.
BYD ha ufficialmente completato la sua flotta di navi per il trasporto marittimo con l’entrata in servizio dell’ottavo cargo Ro-Ro (roll-on/roll-off), la Jinan. L’azienda di Shenzhen chiude così, in meno di due anni, il progetto per avviare un’attività di logistica via mare, strategica per sostenere l’obiettivo di espandere rapidamente la propria presenza a livello globale.
La flotta BYD: le otto navi operative
Attualmente, la flotta BYD è composta da:
- BYD Explorer No. 1
- BYD Hefei
- BYD Changzhou
- BYD Shenzhen
- BYD Xi’an
- BYD Changsha
- BYD Zhengzhou
- BYD Jinan
Queste navi hanno una capacità compresa tra 7.200 e 9.200 veicoli. Non servono solo a sostenere le esportazioni dalla Cina: ad esempio, la Hefei è ripartita da poco dal porto di Anversa ed è diretta verso il Mediterraneo; la Xi’an è in arrivo a Barcellona dopo uno scalo a Capodistria; la Shenzhen e la Changsha sono entrambe in rotta verso l’Europa. Inoltre, la Zhengzhou ha caricato per la prima volta veicoli con guida a destra prodotti in Thailandia e destinati al mercato britannico.
Capacità di export e obiettivi globali
Il piano operativo è partito a gennaio 2024 con la consegna della Explorer No. 1 da parte di un cantiere navale cinese, seguita dal varo di altre sette unità. Oggi BYD dispone di una capacità di trasporto annuale superiore a 1 milione di veicoli, sufficiente per supportare l’espansione internazionale.
L’azienda punta a vendere tra 800.000 e 1 milione di veicoli fuori dalla Cina nel 2025, circa il 20% del target complessivo di 4,6 milioni di unità. Questo obiettivo è sostenuto anche dalla costruzione di nuovi impianti produttivi: stabilimenti in Brasile, Thailandia e Uzbekistan sono già operativi, mentre altri sono in fase di realizzazione in Ungheria e Turchia.
Segnali di rallentamento sul mercato interno
Il target iniziale di 5,5 milioni di veicoli è stato rivisto al ribasso a causa del rallentamento della crescita in Cina, dove le vendite risentono della guerra dei prezzi. Le esportazioni diventano quindi cruciali per mantenere il trend positivo, nonostante i primi segnali di sofferenza: a settembre 2025 BYD ha registrato il primo calo mensile dell’anno, con 393.060 veicoli venduti, pari a un -6% rispetto allo stesso mese del 2024.
All’estero, invece, le vendite sono cresciute del 115,85% su base annua, raggiungendo 71.256 unità.