Dieselgate Volkswagen
Ho una Volkswagen. E adesso?
Il cosiddetto dieselgate partito dagli Stati Uniti d'America ha messo in allarme i consumatori anche da questa parte dell'Oceano, in particolare coloro che possiedono una Volkswagen o che ne hanno appena ordinata una. Vediamo di fare un po' di chiarezza riportando le domande più frequenti che sono arrivate in redazione in questi ultimi giorni.
A proposito del caso Volkswagen vorrei chiedere se in Europa il problema potrebbe riguardare i soli diesel Euro 6 o anche gli Euro 5.
In base a quanto dichiarato da Volkswagen, il software “taroccato” riguarda solo i motori diesel Euro 5.
Ho ordinato due settimane fa una Golf TDI 1.6 Sport Edition: in seguito al recente scandalo sul chip che tarocca le emissioni dei diesel VW, ritenete che sia più sicuro per me annullare l'ordine, per evitare che la mia autovettura possa essere soggetta a ritiro dal mercato o possa comunque avere cancellata l'omologazione euro 6?
In base a quanto dichiarato da Volkswagen, il software “taroccato” riguarda solo i motori Euro 5. Pertanto, sempre stando alle dichiarazioni della Casa, le vetture Euro 6 (dall’1 settembre scorso non possono più essere immatricolate le Euro 5) sono escluse dal dieselgate. In ogni caso, fino a quando non si saprà come stanno le cose rispetto alla normativa europea, non vi sono appigli per poter legittimamente recedere da un contratto. Chiunque decidesse di annullare un ordine perderebbe la caparra versata: “Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra” (art. 1385 del Codice civile).
Corro il rischio, nel caso la futura indagine europea dia gli stessi risultati di quella americana, che mi venga poi ritirata l'autovettura?
Allo stato delle cose non è possibile dirlo. Per capire cosa potrebbe succedere bisognerebbe che le vetture oggetto del dieselgate fossero nuovamente sottoposte al ciclo di omologazione previsto dalla normativa europea. Nel caso in cui il livello di emissioni dovesse risultare superiore ai limiti, le vetture con quel motore potrebbero essere declassate e in qualche caso potrebbero addirittura risultare fuorilegge. In entrambe le circostanze la macchina dovrebbe essere obbligatoriamente sottoposta a richiamo da parte della Casa, senza oneri a carico del proprietario, finalizzato a ripristinarne la conformità. Ove tale ripristino non fosse possibile il contratto non potrebbe che essere risolto.
Nel caso in cui decidessi di cancellare il mio ordine, potrei appellarmi a questo dieselgate per ottenere il rimborso della caparra all'annullamento del contratto?
No. Attualmente non vi sono motivi che consentano di cancellare legittimamente un ordine senza perdere la caparra versata.
Quali danni possono essere provocati dagli ossidi di azoto (Nox)?
Ad alte concentrazioni il biossido di azoto procura irritazione alle mucose degli occhi e del naso.
Posso essere multato se vengo fermato alla guida di uno dei modelli Volkswagen diesel incriminati?
Attualmente no. Le vetture con motore 2.0 TDI oggetto del cosiddetto dieselgate sono, fino a prova contraria, regolarmente omologate e immatricolate.
I comuni potrebbero vietare la circolazione di macchine con motori 2.0 TDI?
No. Gli enti locali possono limitare la circolazione dei veicoli solo sulla base di criteri generali, per esempio rispetto alla classe di emissioni (Euro 6, Euro 5 eccetera) o al tipo di alimentazione (per esempio motori a gas, elettrici o ibridi), non sulla base di criteri particolari.
Che cosa accadrà al momento della revisione? La mia macchina con motore 2.0 TDI la supererà?
Durante la revisione il livello degli ossidi di azoto, che la Casa tedesca ha ammesso di avere abbassato artificialmente durante il ciclo di omologazione negli Stati Uniti, non è rilevato dal Centro revisioni e, quindi, emissioni superiori ai limiti, che peraltro si verificano nelle normali condizioni di utilizzo del veicolo, non possono avere alcun effetto sull’esito della revisione.
Ho una macchina con il motore “incriminato”. Posso fare causa alla Volkswagen?
Allo stato delle cose no. Le cose potrebbero cambiare nel caso in cui in seguito alle risultanze dell’inchiesta dovesse emergere che la macchina acquistata ha caratteristiche diverse rispetto a quella che si credeva di avere acquistato. In quel caso, infatti, si verificherebbe una clamorosa mancanza di conformità (in base al Codice del consumo) oppure un vizio (in base al Codice civile) che consentirebbe al cliente di chiedere e ottenere gratuitamente il ripristino della conformità o, nel caso in cui ciò non fosse possibile, la risoluzione del contratto.
Risposte a cura di Mario Rossi