Gruppo FCA
Nuove voci su interesse Hyundai
Il Gruppo FCA torna sotto i riflettori della Borsa di Milano nella scia delle nuove indiscrezioni di stampa su un presunto interesse da parte di Hyundai. Secondo alcune testate coreane, il gruppo avrebbe infatti “manifestato un serio interesse” per una fusione con la società guidata da Sergio Marchionne. E il listino è tornato a salire: il titolo, infatti, dopo le 12 ha superato la quota dei 15 euro.
Primo gruppo globale? Nel caso le indiscrezioni si concretizzassero nascerebbe il primo produttore automobilistico al mondo, davanti a Toyota, Volkswagen e all'alleanza Renault-Nissan, con oltre 12 milioni di veicoli venduti. La Hyundai, insieme alla consociata Kia, è il quinto gruppo nella classifica delle vendite con oltre 8 milioni di vendite nel 2017, mentre Fiat Chrysler ha superato la soglia dei 4 milioni piazzandosi al settimo posto. La fusione consentirebbe ai coreani di aumentare la presenza in alcuni mercati importanti come Stati Uniti ed Europa e in segmenti poco presidiati come quello delle Suv e del premium. Allo stesso tempo, FCA potrebbe accedere alle tecnologie coreane nel campo dei veicoli ibridi, elettrici e all’idrogeno, nonchè ai mercati dell’Asia e della Russia, dove ancora fatica ad ampliare la propria presenza.
Non è la prima volta. Hyundai non rappresenta una novità quando si parla del destino di Fiat Chrysler. Da metà agosto in poi il titolo FCA ha messo a segno un forte rialzo in Borsa per effetto delle speculazioni o delle indiscrezioni sul suo futuro e sul presunto interesse soprattutto di Case cinesi, come Geely o Dongfeng. In un caso, Great Wall ha prima confermato il proprio interesse, prima per la sola Jeep e poi l'intero gruppo, per poi ritrattare. Successivamente anche Hyundai è comparsa nei radar delle speculazioni di mercato ma nulla di ufficiale è emerso. Ora ritorna in auge il suo interesse anche se, sempre dalla Corea, arrivano le prime smentite, anche in questo caso non ufficializzate tramite comunicati alle autorità di vigilanza dei mercati.
Nessuna reazione. Finora FCA non ha reagito alle nuove voci provenienti dall’Asia. Ad agosto, il gruppo italo-statunitense ha comunque smentito di aver ricevuto offerte per l’intero perimetro aziendale o per sue parti. E Marchionne ha rincarato la dose in occasione del Gran Premio di Formula 1 di Monza. "Non ci sono offerte sul tavolo”, aveva chiarito l’amministratore delegato. "Lo abbiamo già detto e lo confermiamo”.