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Gomme, quali scegliere?

Redazione Online
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Pneumatici - Gomme, quali scegliere?

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Pneumatici - Gomme, quali scegliere?

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Pneumatici - Gomme, quali scegliere?

Si fa presto a dire pneumatico… In realtà, oggi ne esistono diverse tipologie, alcune delle quali pensate per usi specifici, in generale caratterizzate da differenze anche sostanziali. Vediamole insieme, per cercare di capire se alcune di loro possono fare al caso nostro.

Il primo equipaggiamento. Non è ovviamente una tipologia a sé stante, ma è semplicemente la terminologia che indica le coperture scelte dal costruttore automobilistico per dotarne le auto che produce e che, attraverso la propria rete di vendita, consegnerà ai clienti. A monte, quindi, un produttore di pneumatici deve sviluppare il proprio prodotto già sapendo se il suo cliente sarà una Casa automobilistica o un consumatore, che l’acquisterà al momento della sostituzione delle gomme utilizzate fino a quel momento. Nel primo caso, il produttore ha a che fare con tecnici molto esigenti, che redigono capitolati stringenti per forniture di volumi importanti: questo perché dalle caratteristiche dei pneumatici dipendono molte delle doti di un’auto, dal comportamento su strada al consumo, fino alla rumorosità. A definire queste caratteristiche si dedicano i reparti ricerca e sviluppo dei produttori, con prove di laboratorio e test su strada a opera di abili collaudatori. In aiuto, oggi, vengono molto le simulazioni computerizzate e l’analisi dei dati, ma si dice ancora spesso che il “fondoschiena” di un driver esperto sia il giudice migliore del comportamento di una gomma. Oggi, poi, è diventato indispensabile sviluppare coperture ad hoc per le auto elettriche o elettrificate che hanno esigenze diverse, legate al loro peso maggiore e all’esigenza di ridurre la resistenza all’avanzamento (per garantire maggiore autonomia) e la rumorosità (più evidente in assenza del propulsore termico). Una volta stabilite le specifiche definitive, il costruttore ottiene l’omologazione tecnica della gomma, necessaria alla sottoscrizione dei contratti di fornitura per il primo equipaggiamento.

Il ricambio. Il più delle volte, l'automobilista sceglie un treno di gomme destinato a sostituire quelle usurate badando soprattutto al prezzo, alla durata e, in un minor numero di casi, al suo comportamento sulla strada. Non avendo la competenza tecnica necessaria, si affida spesso ai consigli del gommista; se decide di fare da solo, cerca sul web la soluzione meno dispendiosa. Non sempre, quindi, opta per le stesse gomme montate dalla Casa automobilistica in origine. Ciò non significa, naturalmente, che le gomme di sostituzione siano di qualità inferiore: è, però, l’offerta ad allargarsi, con i costruttori che affiancano ai loro prodotti premium anche modelli meno costosi, talvolta utilizzando allo scopo marchi diversi.

I runflat e gli autosigillanti. Da qualche tempo, i costruttori di pneumatici hanno risolto il vecchio problema delle forature proponendo i pneumatici runflat, in grado di funzionare, con delle limitazioni, per almeno 80 chilometri anche da sgonfi. Un grande vantaggio per l’automobilista, che non deve faticare in condizioni disagiate per cambiare la gomma bucata, ma può proseguire fino a un’officina dei dintorni. I pneumatici runflat, però, avendo fianchi più robusti, sono più rigidi, quindi penalizzano il confort; inoltre, quasi sempre non sono riparabili, quindi vanno sostituiti. Inoltre, costano un po’ di più (circa il 20%) e devono essere montati su cerchi specifici (EH o EH+), che scongiurano il rischio di detallonamento in curva. Un’altra soluzione, più semplice, è quella delle gomme autosigillanti, in cui uno strato di lattice, posto sotto il battistrada, sigilla automaticamente fori fino a 4 mm di diametro.

Le gomme ricostruite. Fin dagli anni 20 del secolo scorso, le gomme usurate, invece di essere riciclate come oggi avviene in larga misura (e per questa pratica si paga un contributo, detto Pfu, per ogni pneumatico acquistato), vengono riportate a nuova vita da aziende specializzate. Se non ci sono difetti strutturali importanti (per esempio, nella carcassa), il battistrada consumato viene asportato e sostituito con uno nuovo, vulcanizzato a sua volta. Per garantirsi condizioni di sicurezza adeguate, ci si deve orientare sulle gomme ricostruite secondo il regolamento europeo ECE R108, che stabilisce le procedure di una corretta ricostruzione. Il risparmio rispetto alle gomme nuove è garantito, ma la qualità delle prestazioni è inevitabilmente inferiore.

Le gomme termiche. Negli ultimi anni, i penumatici invernali, prima patrimonio soprattutto dei Paesi nordici, si sono affermati anche alle nostre latitudini, complici le normative che ne hanno imposto, per motivi di sicurezza e di viabilità, l’adozione come alternativa alle tradizionali catene da neve. La corretta dicitura di gomme termiche è dovuta al fatto che le loro caratteristiche garantiscono un funzionamento ottimale alle basse temperature anche sui fondi asciutti e non necessariamente innevati o ghiacciati. Ciò è stato reso possibile dai miglioramenti ottenuti nel disegno del battistrada, che è comunque lamellato, e nella tipologia delle mescole utilizzate.

Per tutte le stagioni. Un’alternativa al doppio treno di gomme invernali-estive e alla loro sostituzione periodica è data dai cosiddetti pneumatici all season, che costituiscono un compromesso accettabile: in genere, hanno un comportamento soddisfacente sui fondi innevati e cedono un po’ rispetto alle gomme specializzate sul bagnato, garantendo comunque prestazioni adeguate. Una soluzione adatta, per esempio, a chi non prevede di dover affrontare condizioni stradali estreme (viaggia spesso in montagna o su autostrade che raggiungono quote elevate). Le gomme quattro stagioni disponibili sul mercato hanno caratteristiche diverse a seconda del target a cui mirano: quelle dette “invernali depotenziate” sono preferibili, per il loro comportamento. Si riconoscono per la presenza, oltre che della sigla M+S (sufficiente per definire, a termini di legge, una gomma invernale), dello snowflake, il simbolo del fiocco di neve.