Gruppo PSA
Effetto Opel sui ricavi: 30% di crescita
Il gruppo Psa ha messo a segno nel terzo trimestre ricavi per 14,998 miliardi di euro, con una crescita del 31,4%. L’aumento è stato determinato in gran parte dal consolidamento della Opel a partire dallo scorso agosto. Il contributo della Casa tedesca ceduta ai francesi dalla General Motors è stato di 2,8 miliardi. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi sono saliti dai 39,183 (pari periodo del 2016) a 44,153 miliardi, con un aumento a cambi e perimetro costanti del 9%.
Migliorano anche mix di prodotto e volumi. La crescita del fatturato ha ricevuto una spinta anche dall’aumento delle vendite e dal miglior mix di prodotto e geografico. La divisione PCD Automotive, ossia le vecchie attività automobilistiche del gruppo prima dell’acquisizione della Casa di Ruesselsheim, ha fatturato 8,42 miliardi, l’11,6% in più rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso con un +5,4% generato dal miglior mix d’offerta e un +5,7% frutto della crescita dei volumi e della presenza geografica. Le vendite globali, comprensive del contributo dei marchi Opel e Vauxhall, sono cresciute del 23,8% nel terzo trimestre, con un aumento del 46,9% in Europa, del 16,9% in America Latina, del 10,7% in Africa e Medio Oriente, del 46% in India-Pacifico e del 55,3% in Eurasia. Unica eccezione è la regione Cina-Sudest asiatico dove sono invece scese del 28,7%.
Obiettivi confermati. Il gruppo Psa non ha diffuso i dati reddituali, ma ha comunque confermato gli obiettivi indicati nel piano industriale “Push to Pass” (esclusa la Opel). In un contesto di mercato che vede l’Europa crescere del 3%, la Cina del 5%, l’America Latina del 7% e la Russia dell’8%, il gruppo guidato da Carlos Tavares punta per le attività automobilistiche a un margine operativo superiore al 4,5% tra il 2016 e il 2018 e oltre il 6% entro il 2021; per quanto riguarda i ricavi, l'obiettivo di crescita è del 10% per il 2018 e di un ulteriore 15% per il 2021.