Vendite in Germania
Tedesche über alles, bene la 500
Un mercato fortemente nazionalista, che preferisce le auto a benzina. È quanto emerge dai dati diffusi dalla KBA, l’Agenzia federale tedesca dei trasporti: su 2.884.676 auto immatricolate in Germania nei primi 10 mesi del 2017 (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2016), il 56,9% è costituito da vetture alimentate a benzina (addirittura il 60,9% a ottobre), il 39,8% a gasolio (il 34,9% a ottobre), il 2,4% da ibride, lo 0,8% da ibride plug-in e lo 0,6% da elettriche.
Le Case. Il 61,5% delle immatricolazioni è costituito da vetture di marchi tedeschi (1.773.854 unità), tra i quali l’ente include anche la Ford (204.485 unità), che a Colonia ha il suo quartier generale europeo, e la Mini (38.670 unità), del gruppo BMW. Ma non la Skoda e la Seat, entrambi brand oltreconfine del gruppo Volkswagen, che costituiscono rispettivamente il 5,6% (162.532 unità) e il 3% (87.590 unità) del mercato. Complessivamente, sono quindi tedesche o legate alla Germania sette auto su dieci tra quelle immatricolate da gennaio a ottobre 2017. Del resto, il Paese è il terzo produttore di auto al mondo (solo Cina e Giappone hanno fatto meglio) e il primo in Europa, con 5.746.808 esemplari costruiti nel 2016.
La top 30. Le 30 vetture più vendute nello stesso periodo, che raccogliamo nella nostra gallery, rispecchiano questa tendenza. In testa alla classifica, ça va sans dire, c’è la Golf: 189.124 le unità immatricolate, di cui solo 20.343 il mese scorso. Non a caso, il marchio Volkswagen è di gran lunga il più gettonato, con 529.474 immatricolazioni nei primi dieci mesi del 2017 (-5,4% rispetto allo stesso periodo del 2016), seguito da Mercedes (278.697 unità, +6,9%) e Audi (242.609 unità, +8,4%). Al secondo posto, la Volkswagen Passat (60.110 unità), che stacca di poco la Mercedes Classe C (59.310 unità). Ma nel solo mese di ottobre la seconda auto più immatricolata è stata la Volkswagen Tiguan con 6.133 unità, complessivamente quarta nella top 30 (59.086 unità).
Le straniere. La Skoda Octavia (settima) è la prima auto "straniera" in classifica, con 49.711 unità, seguita dalla Fabia (dodicesima), con 41.867 unità, dalla Mini (quattordicesima), con 38.669 unità e dalla Seat Leon (quindicesima), con 37.363 unità. Segue poi la Ford Focus (sedicesima) con 35.922 unità. Brand americano, certo, ma produzione tedesca: la vettura esce dalle linee di montaggio di Saarlouis, in Germania. Come, del resto, avviene per la Fiesta, nella citata Colonia (ventunesima, con 33.040 unità). Solo l’ultima Ford in classifica, la Kuga (ventiquattresima, con 30.921 unità) viene invece prodotta altrove, a Valencia.
La 500 e le italiane. Di fatto, l’unica auto della top 30 priva di collegamenti con la Germania è la nostra Fiat 500, in ventinovesima posizione con 25.648 unità, di cui 2.077 unità a ottobre. Nel segmento delle citycar è seconda, dietro la Volkswagen up! (30.449 unità). Ma, in generale, l’auto italiana pesa per il 2,9% del mercato, con 83.774 immatricolazioni nei primi dieci mesi del 2017, di cui oltre il 90% è costituito da Fiat (75.329 unità, +12,2% rispetto al 2016). Il marchio Jeep, annoverato tra quelli americani, ha raccolto 10.789 registrazioni nello stesso periodo (lo 0,4%), di cui 1.013 a ottobre, con buone performance di Compass (227 unità) e Renegade (488 unità). La Casa di Arese, con 5.178 immatricolazioni, è cresciuta del 51,4% rispetto allo stesso periodo del 2016, ma con numeri che a ottobre sono ancora esigui: la Giulia è stata immatricolata in 87 unità, la Stelvio ha raccolto 131 registrazioni, la MiTo 32 e la Giulietta 108. Una curiosità: i tedeschi preferiscono le Alfa nel loro colore più rappresentativo, il rosso, scelto su 106 delle 361 vetture, seguito dal nero (94 unità).