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Auto bifuel

Le regine del Gpl

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Auto bifuel
- Le regine del Gpl

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Dacia Sandero. Con 3.864 nuove immatricolazioni, la piccola Dacia si conferma anche a ottobre la preferita tra le bifuel: con quasi 40mila nuove targhe da gennaio, è saldamente al comando della classifica da inizio anno.

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Dacia Sandero. L’utilitaria di Mioveni è disponibile in due varianti: la Streetway e la Stepway, con assetto rialzato e protezioni simil Suv sulla carrozzeria. Lunga 4.088 mm (4.099 per Stepway), larga 1.848 e alta 1.499 (1.587 per Stepway), ha un passo di 2.604 mm. La capacità del bagagliaio, misurata dal Centro prove, è di 334 litri.

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Dacia Sandero. Solida e concreta, la Sandero continua a offrire interni comodi per quattro persone, e con questa nuova generazione si concede anche un po’ di attenzione allo stile. Con l’aggiornamento della scorsa primavera ha portato in dote le dotazioni di sicurezza obbligatorie per legge, dal cruise control all’assistente al mantenimento della corsia.

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Dacia Sandero. Le versioni a Gpl montano un 1.0 tre cilindri da 101 CV, e sono disponibili fin dall’allestimento base Essential, che parte da 14.750 euro per la Streetway, e da 16.050 euro per la Stepway. Il modello da città è offerto anche nelle versioni Expression (15.700 euro) e Journey (16.700 euro), la simil-Suv nelle varianti Expression (16.900 euro), Extreme (17.900 euro) ed Extreme Up (18.400 euro).

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Renault Clio. Sono 1.472 le nuove immatricolazioni per la piccola francese, che lo scorso autunno si è concessa un piccolo restyling per adeguare il frontale al resto della gamma. Lunga 4.053 mm, larga 1.798 e alta 1.440, ha un passo di 2.583 mm: in quattro si viaggia un po’ stretti (soprattutto dietro).

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Renault Clio. Accogliente e ben rifinita, almeno nella parte superiore dell’abitacolo, offre tanta tecnologia, dalla strumentazione digitale di serie (da 7”, come l’infotainment) alla connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Alta la soglia di carico del bagagliaio, che mette a disposizione 290 litri reali.

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Renault Clio. Il powertrain delle versioni bifuel è lo stesso degli altri modelli del gruppo: il tre cilindri da 999 cc che eroga 74 kW (101 CV). La versione a Gpl è disponibile sugli allestimenti evolution e techno, con prezzi rispettivamente di 19.050 e 21.300 euro.

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Renault Captur. La versione a ruote alte della Clio, rinnovata la scorsa primavera, riscuote successo anche nella sua versione bifuel: sono 1.414 gli esemplari immatricolati a ottobre. Misura 4.239 mm da un paraurti all’altro, è larga 1.797 e alta 1.575. Il passo è di 2.639 mm: rispetto alla berlina offre un po’ di spazio in più per chi siede dietro.

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Renault Captur. Come per tutte le auto a Gpl, il secondo serbatoio è ricavato nel doppiofondo del bagagliaio. A favore della B-Suv francese gioca il divano scorrevole (di 16 cm): si passa da un minimo di 247 a un massimo di 450 litri effettivi. Ben fatto l’abitacolo, dove abbondano plastiche morbide e assemblaggi curati.

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Renault Captur. Il motore è sempre il 1.0 tre cilindri in linea da 101 CV. Come la Clio, anche la Captur offre la versione bifuel sugli allestimenti evolution e techno, con prezzi che partono rispettivamente da 23.600 e 27.600 euro.

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Dacia Duster. Sono 1.065 le unità della Suv romena immatricolate a ottobre, che nella classifica da inizio anno è al secondo posto. Nei mesi scorsi è arrivata la nuova serie, che offre un look più moderno, un abitacolo più curato (senza sacrificare concretezza e solidità) e una dotazione più ricca in tema di sicurezza. Il vecchio modello è disponibile solo a stock.

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Dacia Duster. Il motore è rimasto sempre lo stesso, il 3 cilindri da 101 CV. Lunga 434 cm, larga 181 e alta 169, accoglie i passeggeri in uno spazio simile a quello del modello precedente. Di tutto rispetto la capacità di carico rilevata dal Centro prove: 407 litri.

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Dacia Duster. La versione a Gpl è talmente importante per la nuova Duster che è l’unica disponibile nell’allestimento di attacco del listino, denominato Essential: 19.900 euro. Le versioni top di gamma Journey ed Extreme costano 23.100 euro.

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DR 5.0. Insieme al gruppo Renault, la Dr è una delle Case che più crede nella motorizzazione a Gpl: nella classifica delle più vendute di ottobre ci sono tre suoi modelli. Quello di maggior successo è la 5.0, Suv media (è lunga 432 cm) dal look aggressivo: 902 gli esemplari di nuova immatricolazione.

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DR 5.0. Completa (e ricca) la dotazione di serie, che comprende cerchi di lega da 17”, sensori e telecamera di parcheggio. All’interno l’abitacolo è moderno, con un infotainment da 12,3”, climatizzatore bizona e rivestimenti di ecopelle. Il bagagliaio ha una capacità di 340 litri.

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DR 5.0. La Suv italo-cinese è offerta con un 1.5 a benzina aspirato da 116 CV (114 a Gpl) abbinato al cambio manuale. In alternativa, lo stesso motore è disponibile anche sovralimentato da 154 CV (149 a Gpl), con un cambio manuale o con una trasmissione a variazione continua.

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DR 5.0. Il listino parte da 21.900 euro per il 1.5 bifuel aspirato, da 23.900 per il 1.5 turbo con cambio manuale, e da 25.900 euro per quello con il Cvt. La lista degli optional si limita alla scelta della tinta bicolore (1.000 euro).

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Dacia Jogger. Sono state 531 le nuove immatricolazioni della monovolume a sette posti della Dacia, costruita sulla base della Sandero. L’auto è lunga 4.547 mm, larga 1.784 e alta 1.674 mm, con un passo di 2.897 mm. La capacità del bagagliaio passa dai 160 litri nella configurazione a sette posti a 624 in quella a cinque.

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Dacia Jogger. Gli interni riprendono quelli della Sandero, con plastiche rigide ma solide, e il rivestimento di stoffa che attraversa la plancia. Anche il motore è il medesimo tre cilindri di un litro con 101 CV di potenza.

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Dacia Jogger. Il listino parte dalla base Essential a cinque posti, a 18.100 euro, per arrivare alla top di gamma Extreme Up, che costa 21.500 euro. Dall’allestimento Expression è disponibile anche la versione a 7 posti, che costa 800 euro in più.

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Kia Sportage. La Casa coreana ha una ricca gamma di modelli a Gpl che comprende la piccola Picanto, la Suv compatta Stonic, la crossover Xceed e la Suv media Sportage, che a ottobre si è classificata settima: 337 le nuove registrazioni.

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Kia Sportage. La Suv coreana è lunga 4.515 mm, larga 1.865 e alta 1.650, con un passo di 2.680 mm, capace di accogliere con un certo agio cinque passeggeri. Il bagagliaio, ben rifinito (come l’abitacolo) ha una capacità rilevata dal Centro prove di 436 litri.

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Kia Sportage. Nel cofano della Sportage si trova un 4 cilindri 1.6 da 147 CV, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. La trazione è anteriore. Due gli allestimenti, Business e Style, con prezzi che partono da 33.700 euro.

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DR 3.0. Suv compatta derivata dalla cinese Tiggo 3x Plus, la sua versione bifuel ha registrato 275 nuove immatricolazioni nel mese di ottobre. L’auto è lunga 4.170 mm, larga 1.760 e alta 1.570. Il bagagliaio ha una capacità di 420 litri dichiarati.

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DR 3.0. Il motore nel cofano è un 1.5 benzina con potenza di 116 CV (114 a Gpl), disponibile con cambio manuale oppure a variazione continua. Completa la dotazione di serie, che comprende anche la vernice metallizzata e il tetto panoramico apribile elettricamente.

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DR 3.0. Nessun optional, ma solo la scelta della trasmissione: il listino parte da 20.400 euro per quella manuale, e da 21.900 euro per quella automatica.

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Hyundai i20. Come la Kia, anche la Hyundai dispone di una discreta gamma di modelli a Gpl, che comprendono la piccola i10 e la crossover Bayon. Per la i20, nel mese di ottobre sono state registrate 258 nuove immatricolazioni.

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Hyundai i20. Lunga 4.065 mm, larga 1.775 e alta 1.450, l’utilitaria coreana ha un passo di 2.580 mm. La capacità dichiarata del bagagliaio è di 352 litri. Il motore è un 1.2 aspirato da 78 CV, abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti.

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Hyundai i20. Guidabile anche dai neopatentati, quest’auto bifuel è disponibile nel solo allestimento Connectline, che parte da 21.950 euro. Di serie la suite Hyundai SmartSense con cruise control e assistente al mantenimento della corsia di marcia.

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DR 6.0. Sono 234 le nuove immatricolazioni di questa Suv media, lunga 4.500 mm, larga 1.842 e alta 1.740. Il passo è di 2.670 mm, mentre il bagagliaio ha una capacità di 680 litri. Il motore è un 1.5 da 154 CV (149 a Gpl) con cambio manuale oppure automatico.

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DR 6.0. Completa come sempre la dotazione di serie, che comprende cerchi di lega da 19”, tetto panoramico e portellone ad apertura elettrica, climatizzatore bizona, vernice metallizzata, telecamera a 360°. La versione con cambio automatico aggiunge anche la ricarica wireless per smartphone.

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DR 6.0. La versione con cambio manuale costa 27.900 euro, mentre quella con cambio manuale 29.900 euro. Come per tutti gli altri modelli della DR, la garanzia è di 5 anni o 100.000 km.

I dati del mercato auto di ottobre certificano quanto abbiamo già avuto modo di scrivere in diverse occasioni, anche sulla rivista, ossia il successo sempre maggiore riscosso dalle auto a Gpl. Merito di un’offerta commerciale discretamente ricca, ma soprattutto di prezzi alla pompa sensibilmente più bassi rispetto ai carburanti tradizionali: secondo quanto riporta il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, a ottobre il prezzo medio della benzina è stato di 1,755 euro al litro, quello del gasolio di 1,634 euro/litro e quello del Gpl di 727,74 euro/litro. In questa galleria fotografica scopriamo insieme caratteristiche e prezzi dei dieci modelli a Gpl più venduti nel mese di ottobre (fonte: Unrae).

L’analisi del mercato. Andando a leggere più da vicino i dati di ottobre emergono due elementi interessanti: il primo è che il Gpl, nonostante il calo negli ultimi trenta giorni (-16,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), continua a guadagnare quote di mercato. Con 126.436 nuove immatricolazioni dall’inizio dell’anno si attesta a un solido 9,4% contro il 9% dello scorso anno, quando le nuove targhe erano state 120.674, per una crescita del 4,8%. Il secondo elemento è la scomparsa dei marchi italiani dalla top ten delle auto a Gpl più vendute nell’ultimo mese: una scelta frutto della strategia di Stellantis, che ha spinto sull’elettrificazione della propria gamma abbandonando le bifuel. Nella classifica dall’inizio dell’anno è rimasta solo la vecchia Lancia Ypsilon, ferma al settimo posto con 4.255 immatricolazioni, e destinata a sparire nei prossimi mesi.