Ieri e oggi
Dacia Sandero, com’è cambiata: dalla prima serie al restyling 2025
Ieri e oggi - Dacia Sandero, com’è cambiata: dalla prima serie al restyling 2025
Dacia Sandero (2008). La prima generazione dell’utilitaria di Mioveni nasce nel 2008 come versione a due volumi della Logan, con la quale condivide più del 70% delle componenti meccaniche.
Dacia Sandero (2008). Le linee sono semplici e funzionali: un design che rispecchia la filosofia low-cost alla base dell’auto, pensata per chi cerca un mezzo pratico, resistente e senza fronzoli. È lunga 4.020 mm, larga 1.750 e alta 1.530, con un passo di 2.590 mm.
Dacia Sandero (2008). Le prime motorizzazioni ad arrivare in Italia sono il 1.2 benzina da 75 CV (su richiesta anche a Gpl) e il 1.5 diesel di pari potenza. Successivamente verranno introdotti il 1.6 benzina da 84 CV e la versione 1.5 turbodiesel da 90 CV.
Dacia Sandero (2008). Anche gli interni rispecchiano la filosofia dell'auto: semplici, spartani e senza fronzoli.
Dacia Sandero Stepway (2009). L’anno successivo debutta la variante crossover Stepway, con un look più “avventuroso”, protezioni in plastica su parafanghi e paraurti, e un’altezza da terra di 2 cm rispetto al modello stradale. Gli altri elementi distintivi sono le barre sul tetto, i cerchi di lega da 16” e le calotte dei retrovisori in grigio chiaro.
Dacia Sandero (2012). A quattro anni dal debutto arriva la seconda serie, che presenta un design più moderno e finiture migliorate. Rimane un’auto dal prezzo assolutamente concorrenziale, ma si arricchisce di optional e tecnologia per soddisfare mercati più esigenti.
Dacia Sandero (2012). Praticamente invariate le dimensioni: la nuova Sandero è lunga 4.058 mm, larga 1.733, alta 1.518 e con un passo di 2.589 mm. Diversamente dalla prima, la seconda generazione condivide con la Logan a tre volumi anche il frontale, così da ridurre i costi di produzione.
Dacia Sandero (2012). Cresce anche la dotazione di sicurezza: quattro airbag di serie, Esp e sistema di controllo di trazione. All’interno arriva un infotainment con schermo touch da 7”, disponibile su richiesta.
Dacia Sandero (2012). Tre le motorizzazioni disponibili dal lancio: il 1.2 benzina aspirato (disponibile anche bifuel a gpl) da 76 CV, il nuovo tre cilindri Renault da 900 cc turbo da 90 CV e il 1.5 dCi aspirato o turbo, con potenze di 75 o 90 CV.
Dacia Sandero Stepway (2012). Confermata la versione Stepway, che il pubblico ha dimostrato di apprezzare: anche su questo modello ci sono i mancorrenti, i paraurti grezzi, gli scudi paracolpi e i cerchi di lega.
Dacia Sandero (2012). L’auto è più lunga di 3 cm rispetto alla versione stradale, e l’altezza da terra superiore di 2 cm. Solo discreto lo spazio a disposizione per chi siede dietro.
Dacia Sandero (2016). Nel 2016 la Sandero è oggetto di un restyling che introduce i fari a led, nuovi gruppi ottici al posteriore e un frontale che ne avvicina lo stile alla Duster. In questo stesso anno la Sandero diventa l’auto più venduta ai privati in Europa.
Dacia Sandero (2020). Nel 2020 arriva la terza generazione dell’utilitaria romena, che segna un salto avanti importante, specialmente nel design, moderno e riuscito, abbandonando definitivamente l’impronta low cost dei modelli precedenti.
Dacia Sandero (2020). Il pianale è il Cmf-B della Clio e della Captur, e permette alla Sandero di guadagnare qualche cm in ogni direzione: adesso è lunga 4.088 (4.099 mm la Stepway), larga 1.848 e alta 1.499 (1.587 la Stepway), con un passo di 2.604 mm.
Dacia Sandero (2020). Notevole il balzo di qualità compiuto anche all’interno: le plastiche rimangono rigide ma le finiture sono molto più curate, a cominciare dal tessuto che riveste la parte centrale della plancia. Su richiesta l’infotainment, con connettività per dispositivi Android e Apple.
Dacia Sandero (2020). I centimetri a bordo sono grossomodo gli stessi della precedente generazione, e confermano una buona abitabilità a bordo anche per chi siede dietro. Notevole, in particolare, lo spazio per le spalle.
Dacia Sandero (2020). La firma luminosa (davanti e dietro) richiama una “Y” rovesciata, e diventa il tratto distintivo delle ultime Dacia.
Dacia Sandero (2020). Pur perdendo una manciata di litri rispetto alla generazione precedente, sono 334 quelli reali messi a disposizione (misurati dal Centro prove) nel bagagliaio. La soglia di carico è alta ma ci sono un po’ di accessori per organizzare il carico.
Dacia Sandero (2020). Spariscono dal listino i quattro cilindri 1.2 e le versioni a gasolio: rimangono i tre cilindri da 999 cc, aspirati e turbo, da 65 e 90 CV. Il primo può essere guidato anche dai neopatentati (con le regole del vecchio codice della strada), il secondo si può avere anche a Gpl.
Dacia Sandero (2020). Il nuovo stile viene premiato dai consumatori: nel 2021 la Sandero è l’auto più venduta in Europa. In Italia riscuote successo soprattutto la versione a Gpl: anche nel 2024 (dati Unrae) è la prima in classifica tra le bifuel.
Dacia Sandero (2020). Nei test condotti dal Centro prove di Quattroruote emerge la vocazione al risparmio della versione a Gpl, ancora vantaggioso in termini di costi: in città si spendono 6,60 euro ogni 100 km, contro i 11,21 andando a benzina.
Dacia Sandero (2020). La Sandero è un’auto dall’indole tranquilla: inutile cercare il divertimento al volante (e anche la ripresa, specialmente nel funzionamento a benzina, è molto lenta).
Dacia Sandero (2020). Anche se non è una regina tra le curve, la Sandero è un'auto sicura: nelle manovre d'emergenza le reazioni sono ben controllate dall'Esp.
Dacia Sandero (2022). A due anni dal suo debutto la terza generazione è oggetto di un leggero restyling, che introduce in gamma il nuovo logo della Casa romena e dà il via a un nuovo corso (anche stilistico) che prende corpo con la terza generazione della Duster.
Dacia Sandero (2022). All’inizio del 2024 viene aggiornata la dotazione di sicurezza con gli Adas obbligatori per legge a partire dal mese di luglio: la “scatola nera”, la predisposizione per alcolock, l’intelligent speed assist, il riconoscimento dei segnali stradali, l’assistente al mantenimento di corsia, il monitoraggio della stanchezza del guidatore, i sensori di parcheggio posteriori e la frenata automatica d’emergenza.
Dacia Sandero (2025). Il nuovo restyling interviene sull’estetica, con una nuova firma luminosa a T rovesciata, una calandra di nuovo disegno e plastica Starkle per i passaruota della Stepway.
Dacia Sandero (2025). Piccole novità anche in abitacolo: nuovi tessuti, supporto per il sistema YouClip, infotainment da 10” e quadro strumenti da 7”. Per entrambe le varianti di carrozzeria arrivano le nuove colorazioni Giallo Ambra e Sandstone.
Dacia Sandero (2025). La versione Streetway apre la gamma a 14.800 euro con il 1.0 aspirato SCe 65 nell’allestimento Essential. Tra le motorizzazioni disponibili anche il nuovo TCe 100, con 10 CV in più rispetto a quello del modello uscente.
Dacia Sandero (2025). Per quanto riguarda la Stepway, con il look da crossover e l’assetto rialzato, il listino apre con la Eco-G 120 a Gpl (20 CV più di prima), che costa 16.500 euro. Questa motorizzazione è disponibile anche con il cambio automatico e comando E-Shifter.
Dacia Sandero (2025). La capacità del serbatoio di Gpl passa da 40 a 50 litri (+20%), per un’autonomia complessiva di 1.590 chilometri.
Arrivata nel 2008 come versione a due volumi della Logan, la Dacia Sandero si è poco alla volta costruita la fama di utilitaria low cost solida e affidabile. Con il passare del tempo è diventata via via più sicura, curata nelle finiture e amata dai consumatori: nel 2016 è stata l’auto più venduta in Europa. Particolarmente apprezzata nelle varianti a Gpl, in Italia rimane saldamente sul podio delle bestseller: anche nella top ten di novembre si è piazzata seconda.
Nelle scorse settimane è stato presentato il nuovo restyling, che interviene sull’estetica, sugli interni (più moderni e razionali) e sulle motorizzazioni. Nelle schede qui sopra ripercorriamo brevemente la storia della piccola Dacia, dalla prima serie a quella attualmente in commercio.