Mercato
Il lungo termine soffre, il breve rallenta
Non è una crisi profonda, ma il confronto con l’annata 2023, record per il noleggio a lungo termine, evidenzia un rallentamento che, dopo quello del Nlt, adesso coinvolge anche il rent-a-car (Rac), la locazione breve che, tornata in attivo più tardi, aveva poi prolungato il periodo di crescita. L’analisi congiunta dell’Aniasa, l’associazione nazionale dell’auto a noleggio, condivisa e connessa, e di Dataforce, società di ricerca e consulenza, mostra come i due principali comparti del noleggio, nei primi nove mesi del 2024, si trovano con il breve al 6,7% di quota sul complessivo delle immatricolazioni, comunque lusinghiero in rapporto alle annate delle crisi per Covid e approvvigionamento; e con il lungo al 21,4%.
Rivedere la fiscalità. Di fronte al 28,1% complessivo, Alberto Viano, presidente di Aniasa, mantiene la previsione di aumento della flotta a noleggio italiana, e sottolinea ancora una volta “l’opportunità di allineare finalmente la fiscalità dell’auto aziendale con quella degli altri Paesi europei”, che aumenterebbe, sempre secondo Viano, il numero di nuove vetture elettriche e plug-in di 100.000 unità.
Tutti segni meno. Nel terzo trimestre 2024 il cumulato del settore auto+veicoli commerciali ha totalizzato oltre 77 mila unità, con una variazione del -21,89%, di cui oltre 68 mila per il lungo termine (-22,14%) e quasi 8.800 per il breve (-19,88%): insieme, i due comparti arrivano al 21,86% del mercato. Con alcune differenze: nel Nlt le auto sono al 22,7, i commerciali al -19,43%; nel Rac, le vetture al -14,98%, gli autocarri leggeri al -31,29%.
Graduatorie in movimento. Cambiano significativamente le classifiche dei modelli, sia nel breve sia nel lungo termine, in misura maggiore per le vetture rispetto ai veicoli commerciali. Quanto alle alimentazioni, il motore diesel torna a essere leader dell’Nlt delle auto col 44,3%, le vetture a benzina scendono al 28,1%, mentre le ibride full e plug-in insieme superano il 20% (ma con variazioni rispettivamente del +15,4% e del -12,9%) e le elettriche superano la media del mercato complessivo arrivando al 6,3%. Un valore che scende al 2,3%, in diminuzione, nel caso dei veicoli commerciali, sempre fortemente focalizzati sul motore a gasolio anche nel breve termine.
Il ritorno del diesel. Le auto immatricolate per il rent-a-car nel terzo trimestre sono al 41,3% a benzina, per il 39,6% con propulsore diesel, le full hybrid al 7,2% e le plug-in al 4,9%, mentre le elettriche al 6%. Piuttosto stabili le posizioni nella classifica delle immatricolazioni degli operatori del noleggio a lungo termine, mentre è più vivace la situazione nella graduatoria delle società di locazione a breve.
Fine anno in calo. Dataforce prevede per la fine del 2024 un volume di immatricolazioni del noleggio a lungo termine (privati+aziende senz il rent-to-rent) in discesa: 392.500 unità (-8,8% sul 2023), suddivise fra 320 mila auto (-13%) e di 72.500 veicoli commerciali (+16%). Nel breve (rent-to-rent incluso), invece, si attendono 104 mila registrazioni (+20,2% sul 2023), frutto di un +22,1% nelle vetture e di un +6,2% nei commerciali.